-Io quella la distruggo, ma come si permette?- disse la voce innervosita della ragazza dentro al bagno del quinto piano.
-Ma poi da dove è spuntata fuori?- convenne un'altra voce femminile, mentre lo scroscio dell'acqua del rubinetto ovattava le loro voci.
-Infatti, non è nessuno, viene fuori dal nulla a fare la snob e pensa di potersi prendere chi vuole- disse nervosa chiudendo il rubinetto dell'acqua.
-In realtà vi siete lasciati....- le ricordò l'amica.
-Non c'entra nulla!- si difese l'altra sbuffando sonoramente. -Dobbiamo indagare su di lei, voglio sapere tutto della sua vita. Tutti hanno dei segreti e li scopriremo- disse con la voce alterata dalla rabbia.
-La distruggiamo- concordò l'altra in tono deciso.-Allora? Chi ha vinto?- chiese James festante quando Elektra e Willow tornarono in sala comune.
-Tassorosso- disse Elektra appoggiandosi contro le spalle di Remus, che era seduto sul tavolino della sala comune assieme a Lily e agli altri Malandrini in preda un ripasso generale.
-Sybella ha preso un bel boccino, sembrava che Black non l'avesse visto e lei era in netto vantaggio, ma Serpeverde rimane comunque sopra a Tassorosso col punteggio- spiegò Willow stando in piedi tra Sirius e James.
-A quanto sono?- chiese James stringendo gli occhi per concentrarsi.
-I Serpeverde 550, noi siamo a 440- disse lei e James storse appena il naso.
-Quindi siete secondi?- chiese Lily ingenuamente e James fece un'espressione di dolore.
-Noi e i Corvi abbiamo una partita in meno, i Corvonero sono primi con 580, poi ci sono momentaneamente i Serpeverde con 550 e noi con 440- le spiegò Willow.
-Momentaneamente- chiarì James.
-Meglio se mi metto a riguardare gli schemi- disse Willow con voce ansiosa.
-Siamo meglio dei Corvonero- disse Elektra con gli avambracci appoggiati su Remus.
-Indubbiamente- convenne James allegro ma Willow storse il naso.
-Comunque- disse Sirius chiudendo il suo libro con un tonfo sordo. -Io ora ho da fare- continuò raggruppando le sue pergamene.
-Ah sì?- chiese Willow confusa.
-No, non siamo neanche a due terzi del programma- lo rimproverò Remus ma lui lo ignorò alzandosi dalla sedia.
-Sì, ho da fare con te- disse lanciando un'occhiata a Willow che sorrise.
-Okay- disse solamente vedendolo raccattare le sue cose.
-Felpato- disse Remus in tono rimproverante.
-Lunastorta il mio cervello merita una pausa di un paio d'ore dopo un paio d'ore di studio- disse lui con fare serio e Elektra soffocò la risata mentre Remus alzò gli occhi al cielo mentre Sirius si alzava dalla sedia. -Andiamo- disse secco a Willow che lo seguì fuori dalla sala comune, senza prestare troppa attenzione agli altri.
-Se devi studiare ci vediamo dopo- disse Willow uscendo dietro di lui oltre al buco del ritratto.
-Oh no, per una volta che sei libera devo approfittarne- disse in tono ironico mandandole uno sguardo duro e Willow fece un sorriso malinconico.
-Ti sei arrabbiato perché sono andata a vedere la partita?- gli chiese camminando accanto a lui.
-Sì, soprattutto perché ci sei andata con quel coglione biondo- disse e Willow accennò una risata.
-Quindi sei geloso?- azzardò e Sirius le lanciò un'altra occhiata.
-Sono infastidito- specificò e Willow sorriso, avvinghiandosi al suo braccio e appoggiando la testa sulla sua spalla.
-Non c'è niente di male a dire che sei geloso- disse ridacchiando con tono seducente e lui scrollò appena il braccio.
-Non trattarmi come uno di quei coglioni che ti vengono dietro- disse rigido e Willow alzò le mani in segno di resa.
-Okay- disse divertita e Sirius si fermò sul posto a guardarla con gli occhi grigi pieni di rabbia. -Scusa- aggiunse subito lei e lui prese un respiro nervoso.
-Non sono qui per giocare.- le disse secco e lei gli si avvicinò.
-No hai ragione, scusa.- disse passandogli le mani intorno al collo. -Mi dispiace se sono stata sfuggente- si scusò e Sirius fece una smorfia poco convinta.
-Oggi pomeriggio devo andare all'Ordine- le disse e lei sbuffò separandosi appena da lui.
-Ancora? Ci sei andato anche l'altro giorno- si lamentò lei.
-Era cinque giorni fa- le ricordò lui e lei sbuffò ancora.
-Posso venire con te?- gli chiese e lui rise appena.
-Lo sai che non puoi- le disse e lei alzò gli occhi al cielo. -Tornerò circa a mezzanotte- le disse e lei annuì con una smorfia. -Mi dispiace se sono sfuggente- le disse facendole il verso e Willow rise appena, tornando ad avvicinarsi a lui fino a pochi centimetri dal suo viso.
-Dovresti trovare del tempo per la tua ragazza- disse sfiorandogli il naso con il suo ma Sirius si allontanò appena.
-La mia ragazza? Pensavo fosse "solo un'uscita"- disse citandola con sguardo furbo e Willow aprì la bocca con sorpresa, che poi si inarcò in un sorriso.
-Beh...- cercò di giustificarsi, distogliendo lo sguardo. Sirius si sporse appena verso di lei, colmando quei centimetri che li separavano, baciandola dolcemente. -Questo cosa vuol dire...?- chiese lei confusa ancora vicina alle sue labbra.
-È solo un bacio- ironizzò lui e lei inclinò la testa di lato con una smorfia infastidita sul viso.
-Quindi non stiamo insieme?- gli chiese e lui rise appena, scoccandole un altro bacio.
-Non ho detto questo, anche se devo ammettere che è stato eccitante vederci di nascosto- disse lui e Willow si guardò intorno, notando che c'erano altre persone lungo il corridoio.
-L'ultima volta che ci siamo baciati davanti ad altre persone era l'anno scorso- disse lei sentendosi di colpo in imbarazzo e anche Sirius guardò gli altri studenti lungo al corridoio, dove era palese che alcuni li stessero guardando.
-Non mi dispiace dare spettacolo- disse prendendole una guancia e baciandola di nuovo.
Era giovedì mattina e Anthea stava facendo colazione immersa nella lettura del suo giornale. Il tavolo dei Serpeverde era piuttosto calmo e taciturno anche quando arrivava la posta, ma quella mattina sembrò che tutti avessero ricevuto qualcosa di veramente interessante nelle loro lettere mattutine e un brusio sorpreso si stava divagando come un'onda per tutto il tavolo.
-Anthea ma...- disse piano Leah accanto a lei, attirando la sua attenzione. -Questa sei tu?- le chiese mostrandole una foto. Anthea puntò lo sguardo sul rettangolo di carta che teneva in mano e parve sprofondare. Gliela rubò di mano con un gesto sgarbato e la accartocciò in fretta.
-Dove l'hai presa?- chiese allarmata guardandosi intorno con fare sospetto, notando che tutti, tutti al tavolo la stavano fissando.
-È arrivata questa busta con delle foto...- disse Leah confusa. Anthea prese la busta bianca davanti a Leah e si alzò in fretta dal tavolo e se ne andò verso l'uscita della Sala Grande. Tutti la stavano guardando, tutti. Allungò l'occhio fino al tavolo dei Tassorosso ma non vide neanche una di quelle lettere che invece tappezzavano la tavola dei Serpeverde. Si chiese perché allora la fissassero, ma la risposta le venne data non appena mise piede fuori dalla Sala Grande: tutta la scuola era tappezzata di sue foto.
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1978
FanficÉ il 1978. L'ultimo anno. L'anno della svolta. L'anno che ha segnato la fine dell'era dei Malandrini ad Hogwarts. L'anno delle scelte che cambiano il futuro. L'anno dell' "ora o mai più". L'anno del cosa è giusto o cosa e facile. L'anno dei segreti...