Sarà epico

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Anthea uscì confusa da quell'ufficio, ma Lumacorno continuava a ripetere quanto fosse contento che avesse deciso di restare a scuola, facendo sparire il suo baule dal corridoio con un colpo di bacchetta e accompagnandola a cena. Non appena entrò le sembrò che tutti ignorassero la sua presenza appositamente, ma gli sguardi curiosi le arrivarono da un po' tutte le tavolate. Leah la salutò con la mano, facendo segno di raggiungerla. Anthea si incamminò piano verso il tavolo, sedendosi accanto a lei e a Regulus, che sorrideva.
-Allora, io e Ryan avevamo un dubbio- disse Justin come se nulla fosse, prima di guardare Anthea curioso. -Quello era champagne?- le chiese e tutti ridacchiarono, mentre lei sorrise appena.
-Sì- disse semplicemente, rendendosi conto che non aveva fame.
-Non ho mai bevuto champagne- disse impressionato.
-È solo vino più costoso- liquidò in fretta Regulus, con indifferenza.
-Molto costoso- intervenne Stephy.
-Comunque, passando alle cose più importanti: chi dobbiamo uccidere? Hai dei sospetti?- le chiese Justin e lei aggrottò la fronte.
-Justin, lasciala in pace- la difese Leah e lui alzò le mani.
-Era per sdrammatizzare- disse lui tornando sul suo piatto.
-Lo scopriremo- disse Leah in tono serio.
-Ragazzi, grazie, ma non è necessario- disse Anthea a bassa voce.
-Certo che lo è! Le cose dei Serpeverde restano tra i Serpeverde, chiunque violi questa regola la deve pagare- disse Justin con fare sicuro.
-Nessun Serpeverde avrebbe mai fatto una cosa del genere- disse pensierosa Stephy.
-No, infatti- concordò Regulus.
-A me sembra più una cosa da Grifondoro, così plateale- disse Justin tranquillo, come se stessero parlando dei vari dessert.
-Ai Grifondoro piace essere al centro dell'attenzione, non mettere al centro dell'attenzione- gli ricordò Regulus e Justin parve storcere il naso.
-Che dite se non ne parliamo per stasera, mh?- disse Leah sorridendo appena ad Anthea.
-Okay- disse semplicemente Justin, cominciando a parlare con Regulus di Quidditch.
-Grazie, davvero- disse Anthea sorridendo appena a Leah che in risposta le diede una pacca affettuosa sulla spalla.
-Come ti ho detto: noi non ci giudichiamo e ci spalleggiamo- le disse e anche Stephy le sorrise, in un modo in cui non le aveva mai sorriso.

James si lasciò cadere sul divano della sala comune con fare poco aggraziato, lasciando che Lily scuotesse la testa nel vederlo appoggiare i piedi nei braccioli.
-Eve questo weekend bisogna comprare la roba per la festa del tuo compleanno- disse il ragazzo passandosi una mano tra i capelli.
-Farò una lista del necessario e sabato andiamo ad Hogsmeade tutti insieme- disse Willow felice di avere qualcosa da organizzare.
-Dobbiamo anche comprare qualcosa per il post partita di domenica- le ricordo James e lei annuì.
-Speriamo ci sia qualcosa da festeggiare- disse scaramantica.
-Ma quando la faccio la festa? Venerdì?- chiese Elektra.
-Per forza, sabato è escluso, domenica abbiamo la partita- disse il fratello con ovvietà.
-Di che giorno è il tuo compleanno?- le chiese Sirius.
-Il 18- disse Willow in tono infastidito alzando gli occhi al cielo.
-Intendevo il giorno della settimana- disse lui in tono cantilenante, dandole una leggera gomitata sul fianco.
-Giovedì- gli rispose Elektra.
-Allora venerdì, per forza- concordò Sirius.
-Dove vorresti farla?- le chiese gentile Remus.
-Che domanda- disse James ridacchiando.
-In sala comune- disse Elektra lanciando un'occhiata al fratello.
-Non esiste- disse lui scuotendo la testa.
-James sarà libera di fare la festa del suo compleanno dove le pare?- lo rimproverò Lily.
-No- rispose James con ovvietà.
-Sono 17 anni, si festeggiano una volta sola e vanno festeggiati bene- disse Sirius guardando Elektra con sguardo convincente e lei sospirò, alzando gli occhi al cielo.
-Possiamo occuparci noi di tutto, se vuoi- le propose Willow.
-E va bene, come volete- disse Elektra e James esultò.
-Bene, stasera cominciamo a pensare al vestito- disse Willow entusiasta.
-In Francia avete comprato così tanti vestiti che vi bastano per trenta compleanni- disse James facendole ridere.
-Non è vero, avremmo comprato sì e no una decina di cose- sminuì Willow.
-Lo sai che le cose si possono mettere anche più di una volta, Wake?- le chiese James scherzoso.
-Davvero? E io che ho cambiato divisa ogni giorno- disse lei facendoli ridere.
-Comunque- disse Remus alzandosi. -Io devo andare voi al quartier generale- continuò e Elektra fece un mugolio di disappunto.
-Ah anche io ho il turno stasera- disse Lily alzandosi e James si mise subito a sedere con sguardo confuso.
-No, tu Lily sei con me domani- disse con gli occhi sgranati.
-Ho fatto cambio con Marlene che questa sera aveva un impegno- gli disse e anche lui emise un mugolio poco contento.
-Ci vediamo domani- disse Remus uscendo con Lily e tutti li salutarono.
-Non è più divertente se Lily non viene con me- si lamentò James con voce infantile una volta che i due furono usciti.
-Quand' è che noi potremmo farne parte?- chiese invece Willow con un sorriso propositivo e Elektra si sedette più dritta.
-La risposta è la stessa dell'ultima volta: quest'estate, forse- disse Sirius con tono annoiato e lei sbuffò.
-Parlando di cose serie, ora che i due rompi balle se ne sono andati- disse James sedendosi meglio e sporgendosi verso gli altri. -Come Caposcuola, pensavo di organizzare una festa prima degli esami- disse con sguardo malandrino.
-Esattamente quanto prima?- chiese Elektra.
-Sabato 27 maggio- disse lui contento.
-Lo sai che gli esami cominciano il primo giugno?- gli chiese e lui alzò gli occhi al cielo, guardando Sirius.
-Mi correggo: una terza rompipalle è ancora qui- disse lui facendo ridere l'amico e Elektra gli tirò contro un cuscino.
-Ne hai parlato coi poteri forti?- gli chiese Sirius rilassato.
-Sì, Silente è d'accordo, purché ci siano solo quelli dell'ultimo anno, io ho cercato di spiegargli che non possiamo separare eventuali fidanzate e fidanzati- disse facendo un cenno a Elektra e Willow -Così sono riuscito a convincerlo a renderla una festa +17 dove l'alcool scorrerà a fiumi nella Sala Grande- disse con fierezza.
-Nella Sala Grande?- chiesero Willow e Elektra in coro, stupite.
-Gran lavoro, Ramoso- disse Sirius annuendo soddisfatto e James piegò appena la testa di lato in risposta.
-Sarà epico- disse Willow emozionata.
-Lo sarà e soprattutto non pagheremo uno zellino- disse contento James.
-Finalmente abbiamo trovato qualcosa per cui valga la pena che tu sia Caposcuola- disse Sirius facendoli ridere tutti, accanto al fuoco della sala comune di Grifondoro.

1978Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora