Cassie si alzò di controvoglia. Quel giorno sarebbe dovuta stare con Luke. Aveva l'ansia a mille. Si piazzò davanti all'armadio cercando di trovare qualcosa di decente. Perché si faceva così tanti problemi? Sbuffò e acciuffò una semplice maglietta a maniche lunghe nera. Si infilò i suoi soliti jeans e gli stivaletti neri. Alla faccia del trovare qualcosa di carino.
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Luke si alzò frastornato. Ricordava la sera precedente a tratti. Gli effetti di quella roba erano passati lasciandogli solo un grande senso di disorientamento. Prese un'aspirina e acciuffò la prima maglietta che gli capitò, i suoi soliti skinny jeans e le converse nere.
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Preparò la borsa e si trascinò in bagno. I lunghi capelli neri erano tutti arruffati e ci mise un bel po' a spazzolarli per bene. Si lavò la faccia e si truccò come al suo solito, semplicemente con del mascara. Si lavò i denti e scese giù. Aveva l'abitudine di non fare colazione. Afferrò la giacca, la sciarpa e uscì.
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Accese il telefono per ritrovarsi un messaggio da Ashton: "Ci sto lavorando anch'io."
Luke sogghignò e si infilò l'iphone nero in tasca. Si trascinò nella piccola cucina del suo appartamento e aprì il frigo. Non essendoci niente di entusiasmante, si limitò a bere un po' di latte. Abitava da solo. Sua madre si era trasferita in Australia quando Luke aveva compito diciotto anni. Aveva bisogno di cambiare aria, e Luke non rientrava nei suoi programmi. Prese il suo quadernino e sfogliò velocemente le pagine. Sorrise e canticchiando andò in bagno. Si sistemò il ciuffo biondo, si lavò i denti e anche lui uscì di casa, dopo essersi infilato la giacca e aver preso il quadernino. Lo portava sempre con sé.
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L'aria era frizzante e Cassie si strinse nel suo giubbotto. Questa volta era in perfetto orario perciò poteva andare con calma. Arrivò nel giro di un quarto d'ora. Casa sua non distava molto dalla scuola. Si appoggiò su un muretto e si mise a giocare con il telefono. Non aveva nessuno con cui parlare.
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Si accese una sigaretta mentre camminava. Con la mano sinistra tamburellava ritmi di canzoni inventate sulla copertina del quadernino, con la destra teneva la sigaretta quasi finita. Era costretto a uscire presto perché abitava lontano da scuola. Avrebbe fatto prima prendendo l'autobus ma preferiva andare a piedi. Adorava la sensazione del vento freddo sul viso. Arrivò nel giro di mezz'ora. Vide che gli altri erano già arrivati. Mancava poco al suono della campanella.
"Hemmings!"
Calum lo salutava sempre così anche se sapeva che il biondo lo odiava.
Salutò tutti e poi rivolse la sua attenzione al riccio."Allora chi è la ragazza misteriosa?"
Ashton sorrise.
"Cleo."
Calum si mise a ridere.
"Ti piace vincere facile, eh?"
Ashton sogghignò.
Michael sorrise alla battuta del moro ma a Luke quella situazione non piaceva. Mascherò la tensione con un sorriso."Bene. Oggi si inizia sul serio."
Gli altri annuirono.
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In prima ora Cassie aveva inglese. Si sedette all'ultimo banco e si mise a scribacchiare sul quaderno. Dopo poco sentì la sedia affianco alla sua spostarsi e la chioma rossa di Rylee la fece sentire sollevata."Posso sedermi qui Cassie?"
"Certo."Le sorrise. Rylee era diversa dal giorno precedente. Le era sembrata una ragazza sicura di sé, che sapeva ciò che voleva, ma quella mattina le sembrava completamente assente. La professoressa la dovette riprendere più volte perché stava disattenta e Cassie non sapeva come aiutarla. C'era qualcosa che non andava. La mora strappò un pezzo di carta dalla pagina del suo quaderno e scribacchiò: "Rylee, va tutto bene?"
Fece scivolare il bigliettino vicino al braccio della rossa. Rylee lo prese.
Dopo averlo letto, annuì per poi bisbigliare alla compagna.
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Without Control. || Luke Hemmings
FanfictionErano fuori controllo e nessuno dei due aveva intenzione di recuperarlo. --- "Doveva essere solo un gioco e invece sono finito per innamorarmi di te. Tutto questo non era previsto. Mi fai uscire fuori di testa, odio non avere il controllo." #36 in F...