33. Bad choices

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Si alzò a sedere di scatto. Era in un bagno di sudore e non riusciva a respirare, il cuore le batteva all'impazzata come se le stesse per esplodere. Tastò il materiale morbido sul quale era seduta e si accorse che quello non era il suo letto. La sensazione di panico peggiorò fino a che due mani non la toccarono.

"Cassie, che succede?"

La voce impastata dal sonno di Luke fu abbastanza per farle fare un respiro profondo.

"Sei qui."

Gli toccò un braccio. Il biondo sprofondò il viso sul cuscino e sbuffò.

"Sei a casa mia, Cassie. Dove pensavi che fossi?"

La ragazza ridacchiò e si portò una mano sul cuore. Il battito si era calmato subito. Si stese sul letto e si girò su un fianco per poter guardare Luke.

"Mi abbracci?"

Il ragazzo schiuse gli occhi e fece un sorriso. L'avvolse con le sue braccia e la strinse forte.

"Possiamo dormire, ora?"

Cassie annuì e chiuse gli occhi con la certezza che lui non sarebbe scomparso.

***

Tirò un calcio a un sassolino e fece un altro tiro dalla sua sigaretta. Sbuffò avvicinandosi al centro di recupero. Non voleva essere lì. Buttò con rabbia la sigaretta a terra e si passò una mano tra i capelli scuri per poi entrare.

Davanti a sè trovò una grande stanza da cui si diramavano due corridoi. Si avvicinò al tavolo della segreteria e consegnò il foglio. La donna seduta dall'altra parte della scrivania gli lanciò uno sguardo annoiato.

"Corridoio di sinistra, seconda porta."

Calum fece un cenno con la testa per poi inifilare le mani nelle tasche della giacca di jeans e procedere nella direzione che gli era stata indicata. Nella stanza c'erano sedie disposte in circolo e molte persone erano già sedute.

"Prendete posto, è ora di iniziare."

La voce veniva da un uomo sui quarant'anni. Calum sbuffando prese posto il più lontano possibile da lui maledicendo se stesso, i suoi genitori e quello stupido circolo per drogati.

***

La campanella suonò e Zoe si alzò dal suo posto. Aveva matematica in comune con Calum ma evidentemente quel giorno non era venuto a scuola. Chissà cosa stava facendo, chissà se si sarebbero mai riparlati. Raccolse le sue cose per dirigersi alla mensa. Era persa nei suoi pensieri quando qualcuno le mise le mani davanti gli occhi.

"Indovina chi sono?"
"Ashton smettila."

Il ragazzo si mise al suo fianco guardandola perplesso.

"Va tutto bene?"

Zoe alzò le spalle.

"Devo recuperare un sacco di cose a scuola, sono solo stanca."

Il riccio annuì e aprì la porta della mensa per farla passare.

"Ti aiuterei se non fossi insufficiente nella maggior parte delle materie."

Zoe ridacchiò e gli baciò la guancia.

"Grazie comunque."

Si stavano dirigendo verso il loro solito tavolo ma si bloccarono a metà strada quando videro Rylee vicino a Michael e Cassie vicino a Luke. Stavano dialogando tranquillamente come se tra loro non fosse successo mai niente.
Presero posto al tavolo e li salutarono. Luke aveva il viso più riposato e lo stesso valeva per Cassie.

Without Control. || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora