32. The only reason

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Il riccio bussò piano alla porta della ragazza. Zoe aprì subito dopo. Indossava un vestito nero e ai piedi aveva le sue solite dr. Martens. Ashton sorrise a quel particolare.

"Sei pronta?"

La ragazza annuì e uscirono. Fuori l'aria era fresca e il tramonto aveva iniziato a colorare di rosa le nuvole. Zoe si girò verso il ragazzo e intrecciò le dita con le sue.

"Dove mi porti?"
"Lo scoprirai quando arriveremo."
"Lo sai che odio non sapere le cose."

Ashton ridacchiò e poggiò il braccio sulle sue spalle. Camminarono per circa un quarto d'ora e alla fine arrivarono in un parco. Zoe sorrise guardandosi intorno.

"Qui ci siamo baciati per la prima volta."

Ashton annuì.

"Non sapevo se te lo ricordassi o meno però..."
"Ma smettila."

La ragazza ridacchiò e inspirò l'aria primaverile. Si tolse le scarpe e iniziò a correre verso una collinetta. Il riccio scosse la testa ridendo e le corse dietro. Quando la raggiunse la prese per i fianchi e caddero sul prato. Risero ancora più forte e lei si strinse a lui.

Il suo profumo le entrò nelle narici e in quel momento desiderò di rimanere così per sempre.

Ashton le mise i capelli dietro un orecchio e le accarezzò la guancia morbida.

"Quando sono con te sono felice. Tu mi rendi felice, Ash."

Il ragazzo avvicinò il viso a quello di lei. Le loro labbra si sfiorarono, i loro respiri si fecero più pesanti. Zoe poggiò le labbra contro le sue e schiuse la bocca. In quell'istante annullarono tutti il tempo che avevano trascorso separati.
Le loro bocche ritrovarono le curve familiari, le lingue si intrecciavano in quel gioco comune e i loro cuori battevano allo stesso tempo. La ragazza affondò le mani nei capelli ricci di Ashton e lui la strinse di più a sé.

Si erano persi e ora si erano ritrovati.

***
Cassie non aveva la giacca con sé ma per fortuna l'aria era tiepida. Lungo il tragitto pensò a cosa gli avrebbe potuto dire ma non le venne in mente nulla.

E così si ritrovò davanti al condominio del ragazzo. Sfiorò con le dita quel cancello malandato e lo aprì. Percorse il cortile familiare dove si erano baciati per la prima volta. Entrò dentro il palazzo e salì le scale verso l'appartamento di Luke.

Quando si ritrovò davanti a quella porta il suo cuore perse un battito. Che cosa avrebbe fatto ora?
Bussò piano e da dentro si sentirono dei passi che si bloccarono sull'uscio. La ragazza poté immaginarsi il corpo del biondo chinarsi leggermente per poter sbirciare dallo spioncino. La porta rimase chiusa.
Cassie appoggiò la fronte sul legno scuro e vecchio.

"Luke...non me ne vado finché non mi apri."

Nessuna risposta.
La mora si sedette per terra con la schiena appoggiata alla porta e le ginocchia strette al petto.
Questa volta non si sarebbe arresa.

E non poteva immaginare che dall'altra parte della porta, Luke era seduto nella sua stessa posizione sperando che non se ne andasse.

***
Ashton aveva steso un telo sopra il prato umido e aveva tirato fuori due panini e due birre.
Zoe sorrise e stappò la sua.

"Brindiamo?"
Il ragazzo ridacchiò, "a cosa?"
"Ai nuovi inizi e...a noi."

Stappò a sua volta la birra e la avvicinò a quella della ragazza.
Bevvero un sorso e poi Zoe si sporse verso di lui per baciarlo.
Non si sarebbero mai abituati al sapore delle labbra dell'altro. Puntò i suoi occhi verdi in quelli grigi di lei e sorrise. Tutta quella felicità non poteva durare, lo sapeva lei e lo sapeva lui, ma per il momento poteva bastare. Loro si bastavano e questo era tutto quello che contava al momento.

Without Control. || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora