11. Wrapped around your finger

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Due giorni dopo
Cassie camminava verso la scuola. Era mercoledì mattina e Luke era scomparso. Non rispondeva ai suoi messaggi e non si era fatto vedere fuori scuola come la ragazza si era aspettata. Era come se senza Luke vivesse a metà e ciò era assolutamente insano. Come poteva dipendere così tanto da un ragazzo che conosceva solo da una settimana? Si sentiva come se camminasse sopra un filo, sospesa sopra il nulla in attesa di cadere.

"Cassie? Mi stai ascoltando?"

La rossa affianco a lei le sventolava una mano davanti al viso.

"Cosa?"

Rylee sbuffò.

"Si può sapere che hai? Ti sto parlando almeno da dieci minuti."
"Scusa, sono solo stanca."

Si passò una mano tra i lunghi capelli neri continuando a fissare l'asfalto che scorreva sotto i piedi. Rylee riprese a parlarle di Michael e la ragazza provò a seguire il filo della conversazione con scarsi risultati.
Dopo pochi minuti raggiunsero il cancello della scuola e si avvicinarono ai ragazzi appoggiati sul muretto. Rylee si avvicinò a Michael che la prese per mano trascinandola in disparte. La mora non badò a loro e rivolse la sua attenzione a Calum.

"Hai sentito Luke?"
"Ti volevo chiedere la stessa cosa. L'unica cosa che mi ha chiesto è di riaccompagnarti a casa oggi."
"Nient'altro?"
"Nient'altro."

La ragazza sbuffò e il moro fece un altro tiro dalla sua sigaretta. Perché non si faceva sentire più con nessuno?

"Ah, tu sei la ragazza che ha scelto Hemmings?"

Cassie si girò verso la voce che aveva parlato. Una ragazza con dei lunghi capelli ricci e degli occhi castani la stava fissando in attesa di una risposta. Era abbastanza alta ed era magra ma con le curve al punto giusto. L'esatto opposto di lei. Stava abbracciata a un ragazzo che Cassie suppose dovesse essere Ashton visto i lividi violacei che gli coloravano la mascella.

"Scelto per cosa?"

Cassie aggrottò la fronte e Ashton rise freddamente.

"Lukey non te l'ha detto?"
"Di che state parlando?"

Calum buttò la sigaretta a terra e si mise in mezzo.

"Cleo, Ashton smettetela di rompere il cazzo."

Il moro trascinò via Cassie.

"Di che stavano parlando?"

Il ragazzo continuava a camminare verso l'entrata. Non poteva risponderle. Luke non glielo avrebbe mai perdonato.

"Calum, rispondimi."

Il suono della campanella stroncò la conversazione.

"Vai in classe, Cassie. Ne riparliamo dopo."

***
Ashton saliva le scale velocemente. Sarebbero dovuti essere in classe già da un bel po'. Il terzo piano le aveva sempre dato un senso di tristezza. Cleo aveva sentito dire che un tempo le classi erano popolate ma da quando la scuola aveva iniziato a perdere iscrizioni era rimasto inutilizzato. Il bagno sporco si presentò davanti a loro.

"Quindi è questo il posto misterioso?"

La ragazza sputò quelle parole con tono sprezzante. Ce l'aveva ancora con lui per come l'aveva trattata a casa sua.

"Cleo, zitta e seguimi."

Il riccio spalancò una porta. Le mattonelle bianche della parete erano coperte di nomi. La ragazza deglutì e si bloccò davanti alla soglia.

"Perché mi tratti così?"

Ashton sogghignò.

"Che significa?"
"Potresti cercare...potresti cercare di comportarti gentilmente."

Without Control. || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora