27. High

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"Riesci a sentirmi?...Avanti ragazzo alzati."

Qualcosa punzecchiava il fianco di Calum. Sbattè gli occhi più volte per riuscire a mettere a fuoco ciò  che lo circondava. Una scarpa consumata lo stava scuotendo. Il viso di un ragazzo sconosciuto lo guardava dall'alto al basso. Gli porse una mano e il moro l'afferrò per rialzarsi.

"Stai bene?"

Calum ignorò quella domanda. Nello specchio attaccato alla parete intravide il suo volto. Del sangue, ormai secco, gli era colato dal naso. Cercò di sciacquarsi la faccia nel lavandino del bagno sudicio per poi uscire senza degnare di uno sguardo i presenti.

Scene interrotte di quanto era successo gli si presentavano nella memoria. Strinse i pugni mentre camminava nella strada semivuota. Dovevano essere le tre di mattina o qualcosa del genere. L'oscurità avvolgeva ogni cosa, cambiandone l'aspetto. I pensieri giravano vorticosamente nella sua testa e in quel momento seppe benissimo dove doveva andare.

"Smettere di pensare?"

Zoe annuì guardandolo da sotto le lunghe ciglia nere.

"Sei sicuro di voler provare?"

Calum annuì.

"Molti non sono più riusciti a smettere."

Scosse la testa per levare l'immagine di lei dalla sua mente. Nel giro di qualche minuto si trovò  in una stradina deserta, in cui in fondo stava un magazzino.

La ragazza lanciò l'accendino lucido in aria riprendendolo al volo con agilità. Fece schioccare una scintilla per poi riscaldare il cucchiaio.

"Dammi il braccio."

Calum le porse il braccio sinistro. La ragazza posò l'accendino per poi prendere la siringa.
Guardò il ragazzo negli occhi come per cercare in lui qualche incertezza.

"Zoe, voglio provare."
"Non si tratta solo di provare. Non è  come una sigaretta o una canna."
"Lo so."

E invece ai quei tempi non lo sapeva. Bussò alla porta e dopo qualche minuto un uomo robusto gli venne ad aprire.

"Hood?"
"Sono io."
"E' da tanto che non ti si vede in giro."
"Ora sono qui."
"Cosa ti serve?"
"Il solito."

L'uomo fece scorrere lo sguardo su di lui.

"Vuoi entrare?"

Calum annuì.

Se da fuori sembrava un edificio squallido, dentro lo era ancora di più.
L'uomo lo portò in una stanza vuota. Un tavolino stava al centro di essa con sopra accendini, cucchiai, siringhe e varie bustine.

"Per i soldi passo domani."

Quando rimase completamente solo si sedette a terra e prese quanto gli serviva.

Le dita fredde smaltate di nero toccarono la pelle ambrata del suo braccio. Era così vicina a lui che poteva sentire il suo profumo. La punta della siringa lo toccò.

La punta della siringa entrò dentro il suo braccio. Calum chiuse gli occhi e attese l'effetto.

Nel giro di pochi secondi sentì una grande sensazione di pace espandersi in tutto il suo corpo. Come un'esplosione. Sentì la risata di Zoe ma non era molto sicuro che fosse la sua. Magari era la propria, magari la droga gli aveva fatto cambiare corpo. Vide un'altra siringa entrare nel braccio della ragazza vicino a lui. La vide chiudere gli occhi e inspirare profondamente. La imitò e la sensazione di pace aumentò.

Without Control. || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora