Nota bene!
per distinguere la persona che "parla" in prima persona nel capitolo userò queste emojie,
🌸 = Sakura 🖤 = Sasuke🌸
Da piccola fantasticavo su cosa avrei fatto da grande. Desideravo tanto diventare una veterinaria, amo gli animali, specialmente i cani, quelli sono i miei preferiti. Ne possedevo uno, si chiamava Eathon ma morí, purtroppo, l'anno prima che compissi 16 anni, di un tumore maligno al pancreas.
Nonostante volessi dimostrare l'opposto, la mancanza di quest'ultimo mi procurava un enorme ferita dentro di me.Mi manca la sua presenza al suo fianco, talvolta è come se avessi un vuoto dentro. Però gli anni son passati e quella bambina è ormai diventata una donna.
Alta, snella, carnagione chiara, occhi verdi e insoliti capelli rosa che ho tinto e decolorato da sola. E che disastro che ho fatto! Ricordo ancora il viso basito di mia madre quando vide ciò che avevo combinato.Ma sono felice così, possiedo poco ma è come se avessi tutto. Mi chiamo Sakura, proprio come quei fiori giapponesi che mia madre tanto ama (e da qui la mia ossessione per il rosa) ; mia madre, un esempio di vita per me. È la donna che tanto amo e che considero un eroina e questa è una cosa tanto buffa quanto straziante; perché di solito, l'eroe, per una bambina è il padre.
Ma dov'è mio padre?
Per me è come se non esistesse, l'ho cancellato dalla mia mente e sto bene senza di lui. Due denunce per violenza domestica e maltrattamenti su minore. Ho ancora impresso nella mente l'odore del sangue e il suo colore vivido che sporcava le mura di casa mia. Le lacrime di mia madre e le mie orecchie tappate con dei piccoli peluche.Più volte mi è stato chiesto dagli avvocati se volessi ancora aver a che fare con lui. Avendo vissuto tutto in tenera età, il giudice reputava ancora possibile l'instaurazione di un rapporto con lui però rifiutai.
Sapevo già di voler essere felice e sapevo che mio padre non sarebbe stato in grado di rendermi felice.(questa scena va approfondita, si intuisce ma soffermati sulle sensazioni della protagonista)
Ho la passione per la lettura, amo qualunque tipo di libro, dal Fantasy al Romantico, è una vera e propria droga per me. È la mia "pace dei sensi", proprio come quando hai bisogno di staccare la spina e vuoi che il tempo passi più velocemente. Per me è così leggere.
Trascorro intere giornate a farlo, la saga di Harry Potter è la mia preferita, mi ha aiutato a credere che oltre la realtà si nasconda tanto da scoprire, che non bisogna mai arrendersi.
Mi ha anche aiutata a superare quel che succedeva anni fa a casa mia. Le stagioni cambiavano e con loro anche i miei genitori: mio padre gridava sempre più forte nel cuore della notte e i singhiozzi e i pianti di mia madre erano sempre più violenti. Fino a quel giorno, il giorno della separazione dei miei e alla condanna di mio padre per "violenze domestiche". Mi sono ritrovata sin da piccola a combattere contro la dura realtà e a capire quanto fosse difficile vivere.
Da quel giorno il solo pensiero di aver a che fare con un "uomo" mi causa paura, terrore e questo a causa di mio padre. L'uomo che avrebbe dovuto proteggermi da tutto e tutti era ed è in realtà, la causa dei miei mali.
Ma sono ancora qui, nonostante tutto.Amo la vita e voglio viverla a modo mio e al meglio soprattutto.
Abito con mia madre poco distante da Tokyo, in una cittadina piccola chiamata Konoha con circa 1.000 abitanti. (qui bisogna aggiungere dettagli e particolari dell'ambientazione)
Mi sono appena iscritta all'università e ho da poco superato il test per entrare alla facoltà di medicina.
Inutile dire di quanto mia madre sia fiera di me.
Mi definisce il suo più grande orgoglio e sono felice di seguire le sue orme. Il mio obiettivo è, infatti, quello di diventare un medico bravo quanto lei e ci riuscirò, ma prima dovrò superare il mio primo giorno di università.
Il passaggio al primo giorno è troppo brusco, aggiungi dettagli sulla decisione presa, metti particolari su dove si trovi l'Università come è strutturata, come siano i corsi, stai parlando di una cultura diversa da quella occidentale per cui il lettore vuole capire conoscere.
Eccolo già arrivato, il mio primo giorno.
Arrivo all'università in anticipo di un'ora e approfitto di quel tempo libero per sfogliare un nuovo libro da leggere che mi è stato regalato da Kaito, il compagno di mia madre, come augurio di questo suo nuovo percorso: Cime tempestose, un romanzo scritto da una scrittrice britannica pochi secoli fa. (qui devi mettere nome e descrizione copertina, come risulta al tatto, perché proprio quel libro, è un testo importante, non uno qualsiasi, devi dargli un significato)
Amo il profumo dei libri nuovi, quel profumo che lentamente sparisce per lasciare il posto al mio profumo personale: lavanda e vaniglia
Spirito di vendetta e gelosia, sono questi i temi principali della trama.
Spirito di vendetta e gelosia.
Gelosia.
Spirito di vendetta.
Proprio come i miei genitori.
- Cime tempestose? L'ho già letto - sento pronunciare improvvisamente da una voce robusta e decisa che interrompe i miei pensieri malinconici.
Alzo lo sguardo e mi ritrovo davanti un ragazzo alto, dai capelli scuri, ben vestito e uno sguardo freddo e penetrante. Ha gli occhi spenti e tristi.
- Ci conosciamo per caso?- domando inserendo l'immancabile segnalibro e
stringendo a me il volume.
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Eyes never lie (ORIGINALE)
FanfictionSakura, una ragazza di 18 anni che al suo primo giorno di università si imbatte in Sasuke, un ragazzo di 19 anni, fratello maggiore di una sua compagna di corso. Da subito i due iniziano a trovarsi in sintonia ma qualcosa andrà storto. Cosa succeder...