Capitolo 12🖤

410 31 5
                                    

Quelle voci improvvise che ho sentito erano quelle di Kiyomi e Sakura.

Sono disteso vicino a lei e stasera ho intenzione di dirgli le cose come stanno, devo dirgli che tra di noi non potrà continuare.

-Vado a farmi una doccia- esclamo alzandomi dal letto.

-Si, hai ragione, vado anch'io- mi dice uscendo da camera mia.

Il fatto che lei rimanga qui per un po' complicherà solamente la situazione.

-Che disastro- esclamo pensando a tutto ciò

🖤

Sono le 7 e Gaara è già in camera mia che aspetta che mi finisca di preparare mentre le ragazze, a quanto pare, sono già in salone ad aspettarci.

Subito dopo scendiamo e saliamo in moto per raggiungere la spiaggia più vicina.

Il sole sta per tramontare e quale modo più romantico di dichiararsi se non davanti ad un tramonto?

Quanta sdolcinatezza.

Arriviamo in spiaggia e proprio secondo i piani io e Sakura ci allontaniamo da loro due rimanendo Gaara con un espressione perplessa stampata sul viso.

-Hey allora! Muoviti che sei una lumaca- continua ad esclamare Sakura mentre ha già steso il telo da mare sulla sabbia.

Sono stupito di come stia affrontando così superficialmente questo lutto ma dentro di me so che c'è qualcosa che l'ha cambiata.

Ormai ho imparato a conoscerla bene e so che infondo sta soffrendo ma nonostante ciò preferisco non citare tale argomento.

Mi sentendo di fianco a lei mente il sole inizia a tramontare.

-Amo il tramonto sai- esclama appoggiando la testa sulla mia spalla.

-Io preferisco l'alba- continuo

-Come sei antipatico oggi. Tutto bene?-

-Sono sempre lo stesso- continuo distogliendo lo sguardo su di lei che inizia a baciarmi lentamente il collo per poi passare alle labbra e nonostante io voglia respingerla non riesco a dividere le nostre lingue.

È normale che io stia provando tutti questi sentimenti?

Fa leva su di me per poi appoggiarsi proprio sul "mio adorato amichetto" che, proprio in questo momento, non mi sta affatto aiutando.

-Sai Sasuke, è da un po' di tempo che io stavo pensando ad una cosa...- esclama staccandosi dalle mie labbra

-Cosa?-

-Stavo pensando che forse sia arrivato il momento di-

-Di?-

-di iniziare ad avere un contatto fisico maggiore-

-Sei sicura?-

Cosa cazzo le ho appena chiesto?
Sono uno stupido!
Avevo intenzione di lasciarla e invece mi ritrovo a fare il fidanzatino sdolcinato che le chiede se è sicura di avere un rapporto con me?

Sono uno stupido.

-Si lo sono, ho solo un po' paura di farmi male in realtà, ma penso che farlo con te...-

-Perché vuoi dar via la tua virtù ad una persona che conosci da quasi due mesi?-

-Perchè è come se ti conoscessi da sempre, sei diventato parte fondamentale della mia vita e sai una cosa? io ho capito di amarti- esclama lasciandomi un leggero bacio sulle labbra che mi lascia parecchio spiazzato.

Il sole è ormai tramontato e attorno a noi regna solo il buio della sera.

Sfila i suoi pantaloncini e con loro anche l'intimo che indossava.

Sta succedendo tutto così in fretta che non trovo neanche il tempo di elaborare una scusa per respingerla.

Ma alla fine neanche ci riesco perché, sotto sotto so che voglio farlo anch'io.

Inizio a strusciare lievemente la mia intimità contro la sua per poi fare leva con i suoi fianchi in modo da far riuscire la penetrazione perfettamente.

-Non urlare- esclamo rimanendo seduto con la schiena retta.

-Fa male- continua lei stringendosi ancora più forte a me

-È normale tranquilla- gli dico continuando a spingere il suo corpo verso il mio.

Iniziamo a scambiarci baci profondi alternati a dei gemiti di piacere che rendono l'atmosfera meno imbarazzante.

🖤

-Alla fine ti sei dichiarata a Gaara?- domando a Kiyomi mentre entriamo in casa

-Si- risponde

-E allora?- continua Sakura

-Gaara mi ha detto che non è pronto ad affrontare una relazione in questo periodo però vuole comunque provare ad avvicinarsi più a me-

-Ottimo no?- continua Sakura salendo le scale

-Si, per ora va bene così. Sakura vieni in camera?- le domanda aprendo la porta

-Devo parlargli- intervengo

-Vieni- dico tirandogli il braccio verso il cortile.

Eyes never lie (ORIGINALE) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora