Leggete la mia nuova ff in collaborazione con InLucasarms sul nostro profilo Calssmile , si chiama Homework e parla di Calum.
Grazie mille se lo farete cercheremo di seguirvi tutte e di ricambiare.E presto si fece mezzogiorno, e così anche l'una. Era venuto il momento di uscire a bere il mio famoso caffè con Luke, dopo un pomeriggio di urletti strozzati e sbuffi, con Sophie e intere conferenze a proposito del mio abbigliamento avevamo concordato che se non mi fossi vestita da stracciona le sarebbe andato bene.
In realtà non credevo che Sophie reputasse così tanti capi d'abbigliamento 'vestiti da stracciona'. La mia felpa preferita di Snupy e Mafalda era rimasta appesa alla gruccia dell'armadio a prendere polvere e mi sentivo tremendamente offesa per questo, dopo tutti quegli'anni di collaborazione...
Invece aveva approvato la scelta della camicia in jeans e dei pantaloni leggeri blu. Le scarpe erano le solite e nascondevano quasi del tutto il bordino dei terrificanti fantasmini a righe blu e giallo maionese. Saranno sicuramente risaliti ad uno di quei mercatini dove si comprano i calzini a pacchi di nove o dieci per risparmiare, se poi si conta che perdevo i calzini con la stessa frequenza delle chiavi di casa, ne compravo uno all'anno.
Arrestai la mia camminata davanti all'edificio attendendo Luke.
Passarono i primi cinque minuti tranquilli, curiosai con lo sguardo gli altri studenti che traboccavano dalle porte imponenti dell'atrio. Indugiai su qualche chioma bionda, ma non trovavo mai quella giusta.
Arrivata a dieci minuti iniziai a spazientirmi, il piede sbatteva a terra a ritmo costante mentre sbuffavo e mi ripetevo mentalmente il discorso sul ritardo, io avrei dovuto essere in ritardo, non lui, inoltre se fossi arrivata in ritardo sarei stata comunque in anticipo.
A quota venti minuti iniziai a pensare che forse era stato trattenuto a scuola più a lungo e che dovevo solo avere pazienza e non sfogare la mia rabbia sul piccolo guscio di arachide sul pavimento.
Mezz'ora era passata e di lui nemmeno l'ombra, cosa ci facevo ancora lì ad aspettare?
A più Quaranta minuti decisi di andarmene decretando che si fosse dimenticato di me, o si era divertito a fare uno stupido scherzo dandomi buca, se fosse stato così non avrei riso, neanche un po'.
Mentre affrettavo il passo sulle strisce pedonali attraversando la strada impettita e forse un po' delusa, vidi correre da lontano un ciuffo biondo retto in una cresta spettinata, abbigliamento total black con tanto di felpa abbinata.
Mi raggiunse con poche falcate.
"Luke..." Sbattei le palpebre con tono gelante. Lo guardavo severamente facendo trasudare tutta la mia irritazione verso il ritardo, avrei voluto che non mi trovasse li ad aspettarlo. Avrei voluto farlo sentire in colpa, anche solo un po'.
"Catherine, scusa per il ritardo. Ho-ho avuto un impegno improrogabile, mi h-hanno chiamato all'ultimo secondo!" Aveva il fiatone, forse fu proprio questo che addolcì il mio tono di voce prepotente.
"Niente di grave, spero." Borbottai infilando le mani in tasca, il mio ruolo da antagonista era finito, non avrei retto ancora.
"Scusa..." Ripeté ansimando e puntando i suoi occhi profondi nei miei.
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Black sunglasses||5sos
FanfictionPrimo libro della serie. **** "Due appuntamenti, con due ragazzi diversi? Chi sei tu e cosa ne hai fatto della mia migliore amica?" Un urletto eccitato echeggiò nella mia piccola stanza. #cosa succede se Catherine Dixon, una particolare ragazza di o...