Chapter 17.

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Su mi porse la mano per alzarmi da terra.

"Grazie." Le sorrisi afferrandola e facendo leva sulle gambe per tirarmi su.

Cercò di aiutare anche Amanda ma rifiutò con un sorriso la mano, e si tirò in piedi da sola con molta agilità.

"Esibizionista..." Sbuffò Su.

"EmhemhTroiaemhemh.." Tossì Amanda.

"Stupida!" Le lasciò un pugno sulla spalla.

La bionda le fece in risposta una linguaccia.

"Emh... Ma di preciso... Cosa stavate facendo?" Domandai guardando il cemento ai piei piedi iniziando a calciare una noce trovata a terra.

"Arte." Amanda esibì lo zainetto in jeans rovinato con orgoglio.

Aggrottai le sopracciglia.

"Si... Graffiti." Chiarì Susan.

"Ah." Commentai.

"Ti piacciono?" Domandò la bionda sistemando in ciuffo dietro l'orecchio destro.

"I graffiti?" Chiesi.

Annuì.

"Non mi dispiacciono..." Scrollai le spalle.

"E tu cosa fai?" Domandò Susan.

"'Cosa faccio' cosa?" Arricciai il naso passandovi un dito sotto.

"Che arte hai nelle vene?" Amanda iniziò a camminare sul ciglio del marciapiede cercando di stare in equilibrio con le braccia spalancate.

Ci pensai qualche secondo.

"Non penso di avere arti nelle vene. A meno che tu non ti riferisca a servire cappuccini." Ammisi.

La verità é che non avevo mai pensato al fatto di avere qualcosa nel sangue. Qualcosa di concreto, un'arte, una cosa che amavo fare. Che mi riusciva bene. Non mi ero mai posta un interrogativo del genere.

Forse avrei dovuto farlo.

"Come no!" Sbottò Amanda.

"No. Non hai nulla. Non fai niente che non sia diverso da casa-scuola?" Domandò Susan.

Ci pensai un attimo. Realmente era così. Tranne qualche uscita con Sophie non avevo mai fatto altre esperienze che coinvolgessero le mie passioni.

"No." Sospirai.

"Che merda-" Esclamò Amanda beccandosi una gomitata nelle costole dall'amica.

"Senza offesa. Ovvio." Mi guardo un paio di secondi prima di distogliere lo sguardo.

"Non fa niente." Sorrisi.

"Niente niente?" Chiese dopo qualche secondo.

"Niente." Confermai.

"Woah..." Sospirò.

"Cioè. Fammi capire, tu rimani a casa a girarti i pollici tutto il giorno?" Spalancò la bocca. "Impossibile. Non saresti così magra!" Scosse la testa.

"Leggo." Esclamai.

"Leggi?"

"Leggo!"

"Leggi leggi?"

"Leggo leggo!" Risi.

"Oh poveri noi." Sospirò. "Sta sera esci con noi." Sorrise.

"Eh?" Chiesi.

"Con noi sta sera!" Sbraitò nell'orecchio.

"Era una domanda retorica Am!" La rimproverò Susan.

"Se ti va di venire é ok!" Sorrise.

"Ho fatto una sfuriata a casa e non credo che mia madre mi farà uscire." Commentai dispiaciuta.

"Ah. CAZZONA, sta sera si andava al campetto!" La mano di Amanda colpì con forza la coscia.

"Staremo fuori al campetto di calcio dietro gli spogliatoi a disegnare e a berci due birre mentre i ragazzi giocano a calicetto fino alle tre." Sorrise Susan.

"Quello vicino al centro commerciale?" Domandai.

"Quello!" Sorrise Su.

"Ci abito affianco" mormorai.

"Adesso hai una scusa in più per venire." Esclamò Susan.

"Mi sembra giusto!" Concordò ridacchiando Susan.

Spazio-me☕️:

Incontra due nuovi personaggi, come vi sembrano? A me piacciono molto.

Susan é una ragazza molto particolare e dopo si capirà meglio, invece Amanda é schietta e sincera e un po' volgare. Ma chi non ha un'amica un po' volgare e coinvolgente, un' "Amanda" insomma?

PROSSIMO CAPITOLO A 105 VISUALIZZAZIONI E 17 VOTI.

Baci,
Charlie🐱💕

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