"Allora Buonanotte." La voce metallica di mia madre si fece spazio e nella cabina semi-aperta.
"Buonanotte." Agganciai posando la cornetta argentea e sbattendo più volte le palpebre.
"Se l'é bevuta?" Domandò Sophie che si era appostata affianco a me per non perdersi nessuna frase detta da Theresa.
"Penso di si." Scrollai le spalle.
Uscimmo dalla cabina e ci incamminammo per il marciapiede stretto a lato della parete.
Eravamo dirette ad un locale notturno a pochi passi da casa della biondina accanto a me. Indossavamo abiti leggeri abbastanza scollati e le gambe erano ricoperte appena da un sottile strato di collant neri, i miei più coprenti dei suoi.
Aveva delle belle gambe e desiderava mostrarle. Anche la sua scollatura era notevolmente più profonda e azzardata della mia. Il vestitino bordeaux lasciava delle parti di pelle al disopra delle costole scoperte facendolo assomigliare più ad un copri costume che ad un vero e proprio mini-dress .
A sua discolpa però, il mio scopriva la schiena lasciandola intravedere attraverso la stoffa semitrasparente color blu scuro.
Ai piedi avevamo entrambe delle parigine, le mie nere e le sue grigie di camoscio.
Arrivammo davanti al locale e notammo subito la calca all'entrata.
Un ammasso starnazzante di gente is spintonava per farsi strada all'interno del locale illuminato da neon verdi.
Sophie mi trascinò verso la fila per un polso incidendo la mia pelle con le sue unghie smaltate di rosso.
"Ahia" mugolai accarezzando la pelle lesa.
Storse il naso alla vista, come a confermare il fatto che non gliene importasse più di tanto.
"Sei sicura che Theresa non rientrerà prima delle sette di domani mattina?" Domandò picchiettando la punta delle scarpe sul tappeto nero steso a terra.
Annuii. "Rimarrà in fabbrica a fare il turno notturno." Confermai.
"Bene..." Sussurro portandosi le mani a districare le lisce ciocche bionde.
"Avanti muovetevi..." Borbottò d'un tratto fissando la folla avanti a noi.
Scorsi lo sguardo sulle pareti del locale, leggermente isolato dal quartiere residenziale per non creare troppa confusione.
Erano in ferro colorate malamente di argento e bullonate irregolarmente tra loro.
Scorsi una piccola porticina a circa metà della seconda parete.
Scossi la spalla della bionda accanto a me.
"Seguimi." Ordinai in un sussurro al suo orecchio trascinandola con me.
Borbottò qualcosa prima di farsi scortare facilmente davanti alla porta.
"Grande." Sussurrò. Gli occhi le si illuminarono.
Abbassai la maniglia verniciata in nero, ma la porta era stata chiusa a chiave.
Sophie sbuffò.
"É chiusa Cat torn-" Fù bloccata dalla porta che veniva spalancata da una figura alta di un ragazzo.
"Signorine." Sorrise beffardo prima di lasciarci tranquillamente entrare.
"No... Mi ero imparata anche a memoria il discorso per convincere il buttafuori che avessi vent'anni." Mugolò lei ridacchiando.
"Meglio così" constatai.
"Allora ragaz- ehy tu sei la ragazza che ho accompagnato a casa." Ghigno il ricciolo.
"Rinfrescami un attimo la faccenda. Ho una pessima memoria." Aggiunsi alzando il tono di voce e corrucciando le sopracciglia.
"Dalla caffetteria a casa tua, ti ho prestato l'ombrello." Spiegò urlando, sorrise.
"Ashton. Ciao." Capii finalmente chi fosse il ragazzo sorridendogli a mia volta.
"Certo che ci hai preso gusto a farmi favori." Ridacchiai.
"Sei in debito con me doppiamente!" Rise sovrastando la musica del locale fin troppo alta.
"Come mi posso sdebitare?" Urlai.
"Fatevi offrire un drink da me." Sfoggio una splendida dentatura.
Guardai per un secondo la biondina accanto a me che mi lasciò un occhiolino in risposta. Lei era daccordo.
Annuii al riccio.
Mi prese per mano tirandomi verso il bar dove andò incontro ad un altro ragazzo.
"Hey Will." Urlò. "Ho un paio di persone da presentarti." Ci indicò con il pollice.
"Certo amico!" Disse lui.
"Catherine" mi presentai stringendogli la mano e vedendo Sophie fare lo stesso.
La loro stretta durò qualche secondo in più della nostra. I due si scambiarono un sorriso.
Will si sporse sull'orecchio della mia amica sussurrandole qualcosa.
Annuì.
La trascino al centro della pista per mano.
Storsi il naso.
Non l'avrei più rivista fino a che non sarebbero state le cinque meno venti, l'orario d'incontro davanti al locale.
"Ti va di bere qualcosa? La tua amica é scomparsa con il mio." Sorrise Ashton.
"Si! Non farmi ubriacare." Urlai.
Rise porgendomi un bicchierino con dentro un miscuglio rosaceo.
Lo assaggiai, sapeva di fragola.
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Bacioni,
Charlie🐱💕
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Black sunglasses||5sos
FanfictionPrimo libro della serie. **** "Due appuntamenti, con due ragazzi diversi? Chi sei tu e cosa ne hai fatto della mia migliore amica?" Un urletto eccitato echeggiò nella mia piccola stanza. #cosa succede se Catherine Dixon, una particolare ragazza di o...