Chapter 3.

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Alzai lo sguardo dal romanzo che stavo divorando quella sera.

"Catherine, apri un po' il libro di algebra e studia!" Esclamò Theresa irruppendo in camera mia, territorio di conflitto.

"Io sto già studiando, mi diletto con la lettura. Sicuramente meno pallosa del libro di algebra." Dissi con pathos sbattendo le lunghe ciglia sugli zigomi pallidini.

"Ecco, al posto di "dilettarti con la lettura" leggi il libro di algebra. Puoi anche alliterarlo tutto se ti pare. Basta che impari la algebra." Mi rimproverò lanciandomi addosso una pallina di carta appallottolata precedentemente con il mio compito in classe di grammatica.

"'Ma, non stufare!" Risposi sbuffando.

Affiancò il letto.

"Transigo avere la mia privacy." Ululai appoggiando il libro con le pagine rivolte verso il tessuto leggero del mio pigiama adagiato sul mio petto.

"Io 'transigo' che tu ti applichi un pochettino, almeno, e che non appallottoli più le tue verifiche!"disse con voce grossa.

"Smettila utilizzare mie parole..." Mi lamentai.

"Da quando la parola 'utilizzare' é nel tuo vocabolario?!" Domandò con voce sottile.

"Da quando ho iniziato a leggere Sparks!" Sorrisi.

"Typique!" (*tipico) Sbraitò uscendo da camera mia sbattendo la porta con violenza.

Iniziò a imprecare in francese.

"Ti sento!" Urlai in risposta.

"Tais-toi!" (*zitta) rispose.

Ho dimenticato di avvisarvi, sono per un quarto francese!

Mi alzai e mi incamminai verso la porta di casa.

"Sento se la vicina mi può prestare il computer per la ricerca!" Avvisai Theresa.

'Sempre che non lo stiano usando quei tre mocciosetti' aggiunse il mio subconscio.

Suonai alla porta della nostra deliziosa vicina di casa: Lauren.

Mi accolse con un abbraccio e un bacio su entrambe le guance.

Si scostò dalla soglia facendomi beare del tepore della casa.

"Vuoi cenare qui tesoro?!" Sorrise.

"No, grazie Lauren. Vado di fretta! Volevo chiederti se potessi usare, per caso, il vostro computer per una ricerca scolastica!" Sorrisi.

"Ma certo tesoro, se non lo sta occupando Robin- ROBIN LASCIA IL COMPUTER A CATHERINE!" Urlò a suo figlio, appena teenager e così tanto adolescente...

"SI 'MA" si sentii qualche passo.

"Tutto tuo!" Sorrise.

"Grazie mille!" Sorrisi a mia volta riconoscente.

Salii le scale due a due. Conoscevo quella casa a memoria.

"Ciao!" Mi salutò Jane con un sorrisone aggrappandosi alle mie cosce.

"Ciao..." La salutai con una scompigliata di capelli.

"Hey..." Si sistemò i capelli castani.

Andai dritta verso la stanza dei due gemelli dov'era situato il computer.

I gemelli avevano entrambi 15 anni e andavano alla mia stessa scuola, li incrociavo a volte per sbaglio, ma non ci salutavamo neanche.

Meno li vedevo e meglio era!

Black sunglasses||5sosDove le storie prendono vita. Scoprilo ora