Capitolo 7

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Puntai i piedi a terra, sfilando con rabbia la mano da quella fresca del più grande "No, non me ne vado finché qualcuno non mi dà una CAZZO di spiegazione!" Il mio urlo attirò l'attenzione di alcune guardie alla fine del corri-, aspetta... DELLE GUARDIE? Ma che diavolo ci facevano delle guardie in un posto come questo? Ero sempre più confuso.

Sentii una mano sul braccio "D-dai Yuu, andiamo di là. Vedrai che non c'è niente di strano"

Mi lasciai condurre docilmente per un braccio lungo il corridoio, fino a sbucare in una specie di aula universitaria. Appena sbucammo nella sala, il mio naso percepì una miriade di odori diversi, come se dopo un lungo raffreddore finalmente il mio naso si fosse stappato. "Yoichi... questo posto non è normale... una casetta in centro città, un anfiteatro, un'aula universitaria e in tutto questo anche delle guardie?" dissi scuotendo la testa.

Ancora tenendomi per il braccio, Yoichi mi condusse verso i banchi con la scritta 'OMEGA' e così facendo fummo costretti a passare davanti ai banchi degli alpha.                                               
Casualmente, incrociammo lo sguardo dell'alpha prima di noi... Kizuki forse... umh, no, non mi sembrava.

Vidi che Yoichi e il rosa si seguivano con lo sguardo e mi venne una curiosità che avrei chiesto subito al moretto, se poi il rosa non avesse spostato su di me uno sguardo di fastidio, probabilmente legato al fatto che io e Yoichi eravamo quasi a braccetto. Ricambia con uno sguardo altrettanto freddo e poi ci sedemmo vicini nei nostri banchi.

Anzi, più che sedermi sulla sedia, mi lanciai con un sonoro sbuffo.

Appoggiando la testa sullo schienale chiudendo gli occhi e ispirando profondamente. Questo gesto fece arrivare alle mie narici un sacco di odori diversi, riuscì a riconoscere gli odori degli alpha: tutti diversi ma caratterizzati da un odore forte. Sentivo del muschio, del legno bruciato e del terriccio bagnato.Ma che odori sono? Perché una persona dovrebbe odorare di terriccio bagnato?

Cercai di sentire gli odori degli omega: erano tutti odori dolci, torta alla panna, zucchero filato, ammorbidente... e Yoichi sapeva di sapone alla vaniglia!

Ah, giusto, dovevo chiedere una cosa a proprio quest'ultimo "Ei Yoichi" "Umh?" "Hai annusato prima Kimu... Kime... vabbé quello, quando ci siamo passati davanti vero?" a queste parole arrossì.

Bingo.

Sorrisi e continua "Per curiosità... che profumo ha?"
Rosso come un pomodoro mi disse: "E-ecco, penso che il suo odore sia simile all'odore dei gigli, hai presente?"
"Ahh certo, l'odore del cimitero" dissi in tono serio, facendo ridere il mio amico
"Yuu dai, non scherzare" disse tirandomi un pugnetto sul braccio.

Per un momento dimenticai l'ansia che mi attanagliava lo stomaco... per un attimo però.

A rompere la nostra bolla di tranquillità, fu lo stesso uomo che ci accolse nell'anfiteatro"Bene, ci tengo a dare il benvenuto ai nostri nuovi alpha, beta e omega! Ora ci sarà un brevissimo seminario introduttivo dove vi spiegheranno le caratteristiche del vostro genere secondario, molte cose le saprete già ma da oggi avrete la possibilità di fare domande specifiche.
Vi presento i vostri tutori provvisori. Fate un bell'applauso a Shinya Hiragi per gli omega, Guren Ichinose per gli alpha e Aoi Sangu per i Beta".

Partì un applauso svogliato da tutti noi.

Annusai il loro odore, quello di Shinya sapeva di bucato ma era molto tenue e inoltre, sembrava essere mischiato ad un altro odore... cosa voleva dire?
Poi spostai lo sguardo, e il naso, sull'uomo alla sua sinistra. Era proprio bello: alto, con i capelli nerissimi tirati all'indietro con del gel e gli occhi allungati molto magnetici, i suoi feromoni sapevano di schiuma da barba.

Quando posò lo sguardo su di me mi salì un brivido lungo la schiena.

Cercai di ricambiare lo sguardo, ma stranamente vacillai un pochino, ma riuscì a non distogliere lo sguardo finché il nero non sussurrò qualcosa all'orecchio del bianco e fece un cenna verso di me con il mento.

Quando lo vidi avvicinarsi a me, un senso di irrequietezza mi pervase... che giornata di merda.

Mio amato serafinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora