Capitolo 8

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Più quel tipo e Shinya si avvicinavano, più mi veniva voglia di nascondermi sempre di più sotto il banco. Ma non appeni formulai quel pensiero, ebbi una rivelazione.

Ehi, ma a che accidenti sto pensando?
È un effetto collaterale del mio essere...bah non so cosa sono, o è dato dal fatto che è la prima volta che vedo un alpha così...alpha?

In ogni caso, non sarà il mio genere secondario a comandare la mia vita, qualunque esso sia.

Mordendomi il labbro, continuai il contatto visivo con i due individui, mentre questi si facevano sempre più vicini, e mentre Yoichi al mio fianco si faceva sempre più irrequieto.
                   
"Tu devi essere Amane" mi disse l'alpha con una voce cavernosa che mi arrivò fin al mio midollo osseo e alle viscere. Era come sentire il ringhio di un predatore.
"S-si sono io. Con chi ho il piacere di parlare, se così si può dire?" domandai, mascherando come sempre la mia fragilità con il sarcasmo.

Ovviamente sapeva benissimo che era stato appena presentato.
Guren sembrò divertito da questa risposta, e lo intuì dal sorriso beffardo che dipinse il suo volto.

"Ahh, qualcuno fa lo sbruffone ed è anche duro d'orecchi. La prossima volta vedi di prestare attenzione moccioso, io sono Guren Ichinose"

POV YOICHI: 

Certo che di stranezze oggi ne stavano accadendo fin troppe. 

In primis, il fatto che Yuu sia arrivato in orario al nostro appuntamento. Ma con il senno di poi, mi sarei dovuto aspettare che la giornata sarebbe stata strana dall'inizio alla fine.

Poi c'è stato quell'incontro con quel bel figaccione di Kimizuki che dio...tra lui e il suo profumo mi faceva dubitare di essere un ventenne e non una sedicenne in piena tempesta ormonale che ha appena visto la sua prima crush passargli vicino.

Ovviamente questo non mi ha fatto dubitare sul mio essere eterosessuale, quello l'ho sempre saputo nel momento in cui nello spogliatoio dei ragazzi scrutavo con attenzione tutti i miei compagni senza maglietta.

Ma lasciando per un momento i miei ormoni chiusi in un angolo recondito della mia mente; dopo la poca sorpresa derivata dalla scoperta del mio genere secondario, c'è stata la vera bomba: lo strano colore di Yuu.

Ho sempre pensato che i suoi comportamenti e  le sue attitudini fossero un po'...borderline in tutto ciò che faceva, a partire dal suo essere bisessuale, allo sport che praticava, alla gentilezza con cui si prendeva cura di me e alla bellezza dei suoi tratti.
Ma ho sempre dato per scontato che una volta scoperto il suo genere, i suoi comportamenti si sarebbero un po' omogeneizzati con esso.

Ma ora non so proprio cosa pensare.

E dulcis in fundo, ho incontrato il mio primo alpha dopo essere diventato un omega, e diciamo che non mi sento molto a mio agio. Tutto quello che trasudava quell'alpha era sicurezza, potere e dinanzi a lui mi veniva solo voglia di rannicchiarmi in un angolo e non contraddirlo.

Cosa che puntualmente Yuu stava facendo.

Annusai ancora una volta Yuu...da quanto ho studiato, ogni odore cambia a seconda di chi lo sente, e quando annusai Yuu nel corridoio, lui profumava di biscotti fatti in casa.

Ma in questo momento, mentre stava fronteggiando quel Guren il suo odore era un pochino cambiato, facendosi più deciso.

Ma nonostante questo, il profumo di sottofondo(si può dire sottofondo per i profumi? mah) di biscotti rimaneva, ma ne sembrava solo una sfumatura lontana.

"In ogni caso Amane, ho bisogno che tu venga con me un attimo" disse l'alpha di nome Guren, portandomi a guardare con preoccupazione il mio amico.
Yuu inarcò un sopracciglio "Posso sapere dove?"
"Seguimi e lo vedrai" gli rispose coinciso l'altro, doveva essere una persona abituata a farsi rispettare.

Vidi Yuu sospirare e corrugare la fronte "Tch va bene, Yoichi andiamo" 

"Non mi sembra di avere detto 'Amane e il suo amico seguitemi'. Ma forse sei troppo stupido per capirmi, vuoi un disegnino?" disse sarcastico l'alpha, provocandomi un altro brividio lungo la spina dorsale. I caratteri 'piccolo omega potrei schiacciarti sotto le mie scarpe' lampeggiavano come un neon di avvertimento sulla sua fronte.

Guardai Yuu, perché solo io sembravo vederli?!                                                                                                     
Il mio amico strinse la mascella "Ascoltami bene..." iniziò a dire, ma fortunatamente venne fermato da Shinya.

"Su, su Guren, fai venire anche Yoichi; tanto qualcuno dovrà spiegargli come funziona essere un omega, no?" disse con un sorriso angelico.

Fortunatamente Guren non fece notare che potevo benissimo imparare da lì, e a me andava benissimo così.                                                                                                        "Come vuoi, ma sarà tutto sotto la tua responsabilità" cedette l'alpha, facendomi venire il sospetto che non avesse vietato la mia presenza solo per vedere come avrebbe reagito Yuu. "Certo certo, voi andate io vado ad avvisare Ferid e arrivo" rispose Shinya, sorridendo e allontanandosi da noi.

Mentre seguivamo Guren nel corridoio, guardai con la coda dell'occhio Yuu.
Gli si poteva leggere in faccia quello che provava. Da quel che ricordo, è sempre stato così fin da quando ci siamo conosciuti.

In quel momento, il suo volto esprimeva diffidenza e una punta di preoccupazione.
Sembrava una molla, pronta a scattare alla minima turbolenza.

Dopo qualche scala salita giungemmo in davanti a una porta.
"Ma quanto grande è questo posto?" mormorò Yuu.
"Molto più di quanto tu possa immaginare" rispose serafico Guren "Bene Satome Yoichi, il tuo cammino per ora si ferma qua" 

"Cosa? No, io voglio che ci sia anche Yoichi li dentro come me" rispose prontamente Yuu, afferrandomi il braccio esplicitando la sua intenzione di non lasciarmi andare per niente al mondo.

Eppure l'alpha non sembrava essere dello stesso avviso; scosse la testa "Non se ne parla. Satome starà fuori, e quando Shinya arriverà, parlerà con lui"

"Perché non può entrare?
C'è qualcosa che non può vedere o sapere?
Tanto statene pur certi che qualsiasi cosa mi dirai o vedrò, al ritorno lo racconterò al mio migliore amico!" Yuu non indietreggiò di un passo dalle sue convinzioni, sfidando a testa alto quello che, nella teoria, doveva essere il suo nemico naturale.

Un'espressione enigmatica si dipinse sul volto affascinante dell'alpha "Questo sempre se quando uscirai di qua sarai sempre lo stesso" 

Mio amato serafinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora