Capitolo 53

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"Boss,Yuu è qui"
Non capivo a chi stesse parlando di tutti quelli,finchè uno di quelli seduto in una specie di zona mini-bar si girò,facendomi rabbrividire. Quella persona la conoscevo...ma dove l'avevo già vista?
Ma appena parlò mi venne in mente "
Ei Yuu quando tempo"
"Ma tu sei..."
Mannaggia a me e la mia scarsa memoria per i nomi
"Frien...Fire....Fren.."
Lo vidi ridere
"Sono tutte valide opzioni ma no,io sono Ferid"
Schioccai le dita
"Ah già ecco com'era"
Lo scrutai cercando di capire le sue intenzioni,ma tutto ciò che vidi era un sorriso divertito e un po'squilibrato.
Sospirai,meglio non fare vedere che ero spaventato
"Bhe ti ringrazio Ferid di questa festa di benvenuto,però sono davvero stanco e vorrei solo andare a casa mia a dormire"
Lo vidi annuire comprensivo
"Lo capisco,prenditi tutto il tempo che ti serve" fece un ampio gesto con le mani
"Tutte le persone che sono in questa stanza saranno a tua disposizione per qualsiasi tua richiesta"
"No,penso tu abbia frainteso.
Io intendo...casa casa.
Non in questo posto" 
Lui non sembrò fare caso alle mie parole
"Vedrai ti abituerai a stare qua,diventeremo tutti una grande famiglia felice" poi sorrise sornione 
"Non è ciò che hai sempre voluto...Yuu-chan?"
Mi si rizzarono i peli sulle braccia,cavolo questo qui era pericoloso.
Feci istintivamente un passo indietro
"S-si certo.
Ora se non vi dispiace vado nella mia stanza,ci vediamo domani"
Feci in fretta marcia indietro impacciato 
"Certo Yuu-chan buona notte" rispose allegro Ferid.
Sentivo dei passi dietro di me,ma non c'era bisogno che mi girai per capire chi fosse
"Eiji come ho detto sono stanco e vorrei dormire" 
"Yuu non provare a fregarmi,ti sei appena svegliato e non penso che tu sappia tornare in camera da solo"
Cazzo,ma allora ogni tanto la usava la testa.
Cercando di sembrare più naturale possibile risi
"Non mi sottovalutare Eiji.
So benissimo come tornare in camera,quindi non c'è bisogno che tu mi segua"
"Lo dubito,ma in ogni caso quella è anche la mia camera quindi.."
Mi bloccai e lentamente mi girai
"C-cosa?"
Lo vidi sorridere e avvicinarsi per prendermi le mani
"Non sei contento Yuu?
Finalmente potremmo dormire insieme.." poi passò un dito sulla mia guancia "..e poi chissà"
Mi tirai indietro di scatto
"Eiji ma..cosa stai dicendo?
Ti hanno drogato? Minacciato?
Se me lo dici posso aiutarti"
Rise divertito scuotendo la testa
"Perchè dici queste cose?
Non posso semplicemente dormire con il ragazzo che mi piace?"
Quasi mi strozzai con la mia stessa saliva "Che..ti piace?"
Lui annuii,facendosi ancora più vicino,mentre io arretravo,ma sfortunatamente ad interrompere la mia ritirata fu un dannato muro.
"Non sai da quanto tempo avrei voluto baciarti,toccarti,possederti,farti mio"
Ormai mi stava praticamente schiacciando contro il muro con il suo corpo
"Vederti fare la doccia nudo davanti a me,ha...messo a dura prova il mio autocontrollo molte volte sai?" disse con un luccichio pericoloso negli occhi.
Ero terrorizzato,non riuscivo a pensare lucidamente
"Non..non è possibile,tu..tu non me lo hai mai detto"
Lo vidi intristirsi mentre giocava con una mia ciocca di capelli
"Purtroppo non era il momento,avevo una missione da svolgere e non potevo farmi coinvolgere dai miei sentimenti personali"
"Mi-missione?" lo vidi annuire,prendermi la mano e correre verso quella che pensavo fosse la stessa camera da dove eravamo usciti,per poi  chiudere la porta con il chiavistello.        "Esatto. Ero stato incaricato di sorvergliati,di fare amicizia con te, e poi una volta che ti fossi risvegliato,portarti via con me"
Ero sempre più confuso
"Sorvegliarmi? Portarmi via?
Ma di cosa stai parlando Eiji?" si avvicinò ulteriormente
"Mi spiace ma per ora non posso dirti niente altro"
Poi si fermò e mi squadrò da capo a piedi,con uno sguardo che mi fece accapponare la pelle.
Cercai di prendere tempo,mentre la mia mente viaggiava ai mille all'ora "Quindi..la nostra amicizia..era tutto falso?"
Probabilmente non si aspettava questa domanda perché la sua espressione mutò in quella del ragazzo a cui tenevo tanto,facendomi venire un groppo in gola.
"Assolutamente no Yuu.
Non ti ho detto tutto è vero,però il legame che abbiamo costruito era reale" 
"Quindi perchè farmi questo?"
Cominciò ad avvicinarsi di nuovo
"Non posso dirtelo Yuu"  
Mi spazientii
"Eiji ma ti ascolti quando parli?
Non vuoi dirmi la tua 'missione',non vuoi dirmi perchè mi hai rapito,non vuoi dirmi perchè mi hai portato qua, e ti aspetti che io creda a queste stronzate e mi ne stia buono qua?"
Il suo viso si indurì
"Esatto Yuu è quello che tutti si aspettano da te" 
Sempre più nervoso urlai
"Tutti chi?Rispondimi una cazzo di volta Eiji!" 
Prima che me ne rendessi conto,ero sdraiato a pancia in su sul letto,con sopra Eiji che mi teneva ferme le mani con le sue e le gambe con la parte inferiore del suo corpo
"Modera i termini Yuu.
Questo non è il modo di parlare che si addice a una puttanella omega come te"
Mi sibilò vicino all'orecchio.
Poi mi tenne entrambe le braccia ferme con una mano,mentre con l'altra prese a tracciarmi il contorno del viso.
"Yuu sei così bello,non vedo l'ora di poterti scopare come si deve" poi cominciò a baciarmi il collo,mentre io facevo di tutto per dimenarmi
"Eiji basta ti prego,io non voglio farlo con te"            
Mi si riempirono gli occhi di lacrime. Non poteva star succedendo per davvero,non potevo essere stuprato da un mio amico.
Cercai di tirargli un calcio nelle parti intime,ma il suo corpo mi bloccava i movimenti,così Eiji interpretò male il mio comportamento
"Ahh allora vedi che lo vuoi anche tu Yuu.
Se sei così impaziente iniziamo subito"
"No Eiji fermo io non.." ma venni bloccato da una mano sulla bocca,mentre con il viso scendeva sempre più giù,fino ad arrivare all'elastico dei miei pantaloni,strofinandoci sopra il naso.        In quel momento mi venne un'idea,disgustosa,ma probabilmente era l'unico modo che avevo.
                                 Vm18
Cercando di spegnere il cervello per non pensare troppo a quello che stavo per fare,cominciai a passare lentamente la lingua sulla mano che mi tappava la bocca,guardando verso il basso con il mio miglior sguardo da seduttore che avessi nel repertorio.
Lo vidi alzare gli occhi per guardarmi "Finalmente ti sei deciso a collaborare eh?"
Gemetti per fargli capire che volevo dirgli qualcosa,così che lui togliesse la mano
"Eiji prima di quello..posso farti un pompino?"
Provai a dirlo sensualemente,mentre vedevo che lui strabuzzò gli occhi e poi si leccò le labbra.
"Dio Yuu non puoi chiedermelo con questo tono,come potrei dirti di no?"
Si alzò da sopra di me,per mettersi seduto,con le gambe che penzolavano da sopra il letto.
Presi un profondissimo sospiro tremante e mi misi in ginocchio davanti a lui,cominciando ad abbassargli i pantaloni.
Sentivo un conato di vomito che saliva,ma lo rimandai giù.
Cercai di focalizzarmi sull'obbiettivo,una volta che Eiji sarebbe stato preso dalla passione,gli avrei tirato un calcio nelle palle,avrei aperto la porta e sarei scappato.
Le probabilità che funzionasse? Bassissime,ma almeno mi sarei allontanato da lui.
Gli tirai giù anche le mutande,mordendomi forte l'interno della guancia per non scappare, e lo presi in bocca,facendo scappare un sospiro all'alpha.
L'unica sensazioni che mi veniva in mente era disgusto,ribrezzo e paura.
Cominciai a pompare piano per abituarmi alla sua presenza nella mia bocca,cavolo se era grande.
Chiusi gli occhi e mossi la testa più velocemente,per farlo venire il più in fretta possibile, e far finire questa tortura.
A un certo punto Eiji mi prese per i capelli e cominciò a dettare lui il ritmo,facendomi andare sempre più a fondo.
Strinsi in pungi con le lacrime agli occhi
Forza Yuu un'ultimo sforzo,meglio che ti stupri la bocca piuttosto che tutto il corpo.
Gli passai la lingua sulla cappella finchè i suoi gemiti non si fecero più forti e capii che stava venendo,mi staccai poco prima che Eiji venisse con un rantolo profondo e sdraiandosi sul letto.
                             Fine Vm18
Non persi tempo, gli assestai un calcio potentissimo che lo fece piegare in due,piroettai su me stesso,aprii la porta e scappai nel corridoio.                                    Mi affidai alla fortuna e cominciai a scendere
Se fossi stato fortunato,al piano terra avrei trovato l'uscita e questo incubo sarebbe finito.
Scesi gli scalini due a due,con l'adrenalina in circolo.
Arrivato davanti alla sala di prima,mi appiatti contro il muro ad osservare la situazione.
Nella sala non c'era nessuna porta che assomigliasse a quella che cercavo.
Ma come un miraggio,nel corridoio davanti a me,c'era una uscita di sicurezza.
Sentii il cuore colmo di gioia per un attimo,l'unica cosa che dovevo fare era passare davanti alla sala abbastanza velocemente da non dargli il tempo di reagire e poi uscire.
Mi si tesero i muscoli,il cuore prese a pompare più velocemente e l'adrenalina mi desse la carica di cui avevo bisogno.
Scattai come un fulmine verso la porta,sentendo qualche sedia che strisciava e qualche altra che cadeva,ma i miei occhi erano concentrati solo sulla porta che pian piano si avvicinava sempre di più.
Quando toccai il maniglione e lo spinsi,avevo le lacrime agli occhi, e riuscii a mettere un piede sul pianerottolo.

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