Capitolo 49

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Del viaggio in macchina ricordo ben poco,se non che ero tra Guren e il finestrino,mentre la testa non connetteva,senza che ne capissi il motivo.
Inoltre avevo un'ansia tremenda,che non capivo che fosse da imputare al calore o fosse un presentimento.
Finalmente arrivammo nel parcheggio di quella che sembrava essere una clinica come le altre,mi portarono quasi a peso morto fino all'ingresso,dopo mi piazzarono su una barella, e mi portarono in una stanza che aveva praticamente solo una vetrata.
Quello che individuai essere un medico,mi piazzò una flebo sul dorso della mano destra che iniettiva uno strano liquido biancastro, e un'altra nell'avambraccio sinistro.
Non riuscivo a reagire,era come se stessi sognando tutto.
Dove erano le travolgenti sensazioni che avevo provato una volta svegliato?
Non riuscii a tenere gli occhi aperti e così li chiusi sprofondando in un sonno senza sogni.
Quando mi svegliai,mi sentivo un po' meglio,così provai ad alzarmi ma una voce metallica mi bloccò
"Signor Yuichiro la preghiamo di restare a letto,per qualsiasi richiesta saremo noi a venire da lei"
Ei ma come facevano a sapere che stavo per alzarmi?
Poi mi guardai meglio intorno.
Ma certo,tutte quelle vetrate erano di quelle che permettono di vedere dentro senza che l'osservato se ne accorgesse.
Sbuffai e mi appoggiai al letto
"Posso parlare con Guren o Shinya?" chiesi al nulla.
Ci fu un po' di silenzio
"Sta per entrare il signor Guren,la preghiamo di non fare mosse azzardate" disse la solita voce metallica. 
Sorrisi amaramente,cosa pensavo facessi?
Che lo stuprassi davanti a tutti?
O che gli piantassi l'ago della flebo nell'occhio?
Sentii la porta aprirsi da cui comparse Guren
"Yo,stai meglio piccolo manianco sessuale che non sei altro?"
Mi misi le mani sugli occhi
"Per favore non ricordarmelo. Comunque ora sto bene non posso andarmene da qui?" chiesi speranzoso.
Speranze puntualmente infrante da un cenno del capo di Guren
"Assolutamente no,dovrai stare qui per tutta la durata del tuo calore.
Questo è un momento di pace momentaneo,ma poi tornerai a comportarti come sta mattina"
"Grandioso" sbuffai
"Dai sono solo 4 giorni,non fare il moccioso" 
"E..gli altri?
Hanno..chiesto qualcosa?"  lui annuii
"Li abbiamo già avvertiti noi" 
Volevo anche sapere di Mika,ma mi vergognavo di chiederlo a lui come un fidanzata preoccupata,così mi morsi il labbro e stetti in silenzio.
"Bhe?
Non mi chiedi del tuo fidanzatino?"
Arrossii,parlarne con lui era come parlarne con un padre
"Gurda che non è.."  fece un gesto con la mano
"Si si va bhe.
Comunque ha insisito molto,chiedendo di essere portato qua anche lui."
Mi illuminai,Mika era qua?
"Ma dato che non era possibile,ci chiama quasi ogni ora" 
Poi fece un sorriso sincero,senza sarcasmo
"Ci tiene davvero a te".
Mi sentii al settimo cielo,nel mio cuore avevo paura che c'è l'avesse con me per quello che era successo sta mattina,meno male.
"Comunque sono le 2 passate,hai fame ?" Appena lo disse sentii lo stomaco gorgogliare
"Un po'"  
"Aspettami qui" 
"E dove vuoi che vada?"    
Dopo pochi minuti tornò con un vassoio pieno di brodaglia con qualche pezzo galleggiante di pane.
"Ecco a te,il pasto dei malati" 
"Oh non vedevo proprio l'ora" dissi sarcastico,ma in realtà avrei potuto mangiare qualsiasi cosa.
Così,in fretta finii la mia minestra
"Non c'è un dolcetto?" chiesi speranzoso.
"Anche tu hai le voglie di dolci durante il calore?
Penso che se me ne andassi un giorno di casa durante il calore di Shinya,tutte le cose grasse della mia dispensa sparirebbero"  
Sorrisi,erano proprio carini insieme "Comunque se vuoi posso portarti un po'di cioccolata calda"
Mi si illuminarono gli occhi
"Sii grazie mille Guren"
Lui scosse la testa "Sei ancora un bambino" poi si alzò
"Bene,ora devo andare,a breve potrebbe tornarti una vampata come quella di stamani,ed è meglio che io non sia qui" 
Lo guardai ammiccante
"Eh lo so non riusciresti a resistere al mio fascino" mi diede una cartellata sulla testa
"No,altrimenti sarei costretto a staccarti con la forza" ridacchiai e lo salutai.
Mi appoggiai al letto,facendo qualche respiro profondo,aspettando una qualche segnale che mi stesse arrivando,ma arrivò senza preavviso,facendomi piegare in due a causa del dolore al ventre che provavo.
Cazzo ma perchè doveva fare così male? Cominciai a dimenarmi nel letto,cercando una qualsiasi posizione che desse un po' di conforto dal mio vulcano interno.
Dopo qualche minuto,il dolore passò,trasformandosi in bramosia.
Però rispetto a sta mattina riuscivo a pensare un pochino più lucidamente,sarebbe stato imbarazzante fare come quella mattina davanti a non so quante persone che mi osservavano.
Ma il mio corpo voleva comunque essere toccato,anche se cercavo di resistere ai miei più bassi istinti
Non ero una bestia che cavolo,dovevo controllarmi.
Più facile a dirsi che a farsi però
Avevo la pelle ipersensibile,e ogni tocco della coperta di cotone,mi faceva sussultare,desiderando solo un contatto pelle contro pelle.
Avevo una dolorosissima erezione in mezzo alle gambe,che supplicava di essere toccata,provocandomi dolore e piacere ad ogni mio momento.
Cercai di rannicchiarmi cercando di fare un qualsiasi movimento,mordendomi il labbro,per trattenere alcuni gemiti che sembravano avere vita propria.
Chiusi gli occhi e provai a distrarmi pensando ad altro,la prima cosa che mi venne in mente fu il volto di Mika,ma la mia mente perversa subito ripercorse gli eventi accaduti la serata prima,facendomi pulsare l'erezione.
"Cazzo.." sibilai a bassa voce
Concentrati Yuu,fai respiri profondi.
Sembrava quasi di sentire la voce di Mika che con dolcezza mi aiutava a calmarmi,mi aggrappai alla sua voce e cercai di fare come il Mika del mio subconscio mi aveva suggerito.
Servii a ben poco,era tutto troppo doloroso,ogni nervo era teso e ipersensibile,come se fossi in pericolo e dovessi scappare da un momento all'altro.
Intanto la mia mente era spaccata in due,la parte razionale continuava a dirmi che non potevo lasciarmi andare davanti a tutte quelle persone,che dovevo anvere autocontrollo.
Mentre la parte vogliosa,cercava di convincermi su quanto fosse eccitante segarsi davanti a tutte quelle persone che ti guardavano.
Inutile dire che la seconda parte stava avendo il sopravvento sulla prima nettamente.
Come potevo andare avanti così per quattro giorni?
Mi sembrava di impazzire.
Cercando di fare stare zitte le voci nella mia testa,urlai,ma tanto più urlavo,più sembrava che le voci sovrastassero il mio grido.
Sentii a malapena la voce metallica dire qualcosa e la porta aprirsi.
Venni scoperto di colpo,facendomi sentire nudo davanti a tutti quegli alpha che mi tenevano ferme le braccia
"Yuu per favore calmati non puoi andare avanti così"
Voltai lo sguardo verso Guren che mi teneva il braccio destro. 
"Cosa cre-credi che io mi s-stia divertendo?" dissi borbottando.
"Nessuno pensa questo,ma devi controllarti o dovremo sedarti"
Alla parola 'sedarti' coiminciai a impanicarmi,dimenandomi ancora di più
"No,no..vi prego basta,non fatemi del male"
All'immagina di Guren,si sovrapposero quelle di altri medici che mi osservavano.
Non avevo più le mani bloccate dalle loro mani,ma da cinghie di pelle che mi bloccavano mani e piedi,mentre quelli mi scoprivano il braccio,che ora diventato più piccolo e meno muscoloso,per iniettarmi un liquido con una siringa.
"BASTA BASTA,non voglio altre inieizioni basta" anche la mia voce era cambiata,era più acuta e bambinesca.
"Yuu quello che stai vedendo non è reale! Non ti stiamo facendo niente noi..."
Non riuscivo a scindere la realtà con i ricordi,cosa era reale?
Dov'ero?
Cosa stavo facendo?
Perchè ero li?
In lontanaza sentii una voce metallica "Non c'è altra scelta,aprite il sachetto della flebo di destra veloci!"
Poi,sentii un liquido fresco entrambi dalla mano, e espandersi in tutto il corpo,dandomi sollievo,facendomi sospirare
"Finalmente..." per poi chiudere gli occhi

Mio amato serafinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora