Capitolo 42

327 25 1
                                    

Andai verso la camera di Yoichi con il cuore in gola, lì davanti c'erano due persone, li annusai, un beta e una omega.
Mi avvicinai, convinto che mi avrebbero fatto passare, invece uno dei due mi fermò "Non puoi entrare qui, c'è un ragazzo che sta avendo il suo primo calore"

"Lo so, ed è proprio per questo che sono qui" dissi allontanando la sua mano dal mio braccio.
"Ti ripeto che senza autorizzazione qui non si può..."
"Yuu sei tu?" disse Shinya sbucando dalla porta "Ah, lui fatelo passare, scusate è colpa mia che non vi ho avvertito" lanciai un'occhiata vittoriosa al beta ed entrai.

 Subito venni investito da una folata di feromoni di Yoichi.
Il suo odore si era moltiplicato ed ora impregnava tutta la stanza; presi un respiro profondo, era molto buono.

Cercai la fonte di quel profumo e lo trovai steso sul letto, con il viso accaldato, sudato e con davvero pochi vestiti addosso. Aveva due persone a fianco del suo letto che gli facevano delle domande, per poi annotarsi le domande su un bloc notes, mentre il bruno rispondeva debolmente, dimenandosi cercando invano conforto.

Mi avvicinai e dolcemente gli accarezzai la fronte sudata "Ei Yoichi" sussurrai.
"Yuu?"
"Si sono io. Va tutto bene non agitarti" mi sedetti per terra di fianco al suo letto, mentre gli accarezzavo la mano "Certo che sei proprio un esibizionista se ti fai vedere da degli sconosciuti solo con una maglietta e dei boxer" dissi cercando di distrarlo "Cosa direbbe Kimizuki se lo venisse a sapere?"

"Kimizuki?" al sentire il suo nome, gli occhi dell'omega si accesero e si alzò di colpo "Già...lui potrebbe placare le mie voglie e farmi stare meglio!" disse alzandosi dal letto.
"Non scherzare Yoichi devi stare qui" dissi ributtandolo a pancia in su.
"Ma Yuu...lo voglio. Ora.
Io sto male, non te ne importa niente?" disse guardandomi negli occhi.

Questa frase mi fece male, so che durante il calore le reazioni delle persone sono incontrollate e che non dipende da loro, però....

Mentre mi ero distratto solo qualche secondo, Yoichi si bloccò e mi guardò, sorrise. Ma non era il solito sorriso dolce che adoravo: era un sorriso pieno di desiderio "Bhe tu in parte sei alpha...potrei accontentarmi" e detto questo mi saltò addosso cercando di baciarmi.

"Yoichi fermati, ma che stai facendo?" dissi mentre cercavo di staccarlo da me "Cosa direbbe Kimizuki se ti vedesse ora, mh?
Pensi che sarebbe felice di vedere che il suo ragazzo bacia un altro?" dissi cercando di far leva sul senso di colpa.

Ma lui non demordeva "A lui penserò dopo, ora ho bisogno di scopare.
E poi se non vuoi che il mio sia un tradimento, basta che lo fai venire qui" disse semplicemente.

Mi inorridii, queste cose non sono da Yoichi.
Fortunatamente arrivarono Shinya e un altro beta ad aiutarmi e lo rimisero sul letto mentre quest'ultimo si dimenava "Fermi! Non toccatemi!" urlava il piccolo mentre gli inserivano un ago in vena, contenente quello che penso sia un calmante "Basta! Yuu ti odio.
Come puoi non aiutarmi proprio tu che sei il mio migliore amico? Vattene via di qua" poi finalmente l'anestetico fece effetto "Per favore...io voglio solo...stare meglio" disse mentre le forze lo abbandonavano.

In tutto ciò, io ero rimasto fermo in un angolo, con i pugni stretti e il labbro stretto tra i denti.
Perché Yoichi doveva stare così male ?
Perché a farlo stare male dovevo essere proprio io?

Sentii Shinya che gentilmente mi conduceva verso la porta e una volta usciti parlò "Scusami Yuu, non avevo considerato l'eventualità che tu...." non lo disse, ma non ci voleva un genio per capire cosa volesse dire.
Ero un problema; anche per il mio amico.

Quando aveva bisogno di me io non facevo che incasinarlo di più "Non importa nessuno poteva saperlo" dissi piatto "Se non ti spiace, io vado a dormire" e senza neanche aspettare una risposta, girai i tacchi e me ne andai.

Una volta in camera scivolai contro la porta per qualche minuto, ma poiché avevo i muscoli che facevano ancora male, mi alzai e a passo zombie mi buttai sul letto, presi il telefono e mandai un messaggio al rosa che recitava 'Il calore di Yoichi è cominciato. Possiamo vederci domani per fare colazione alle 10?' che detto per inciso, per me è presto.

Indugia un po' sulla chat di Mika.
Non volevo stressarlo ancora con i miei problemi.
Ho sempre odiato parlare di quello che mi preoccupava, così sospirai e spensi il telefono.
Gliene avrei parlato domani, nel caso l'avessi visto.

Passai la restante notte in modo inquieto, girandomi nel letto senza riuscire a prendere sonno, e le rare volte in cui succedeva, sembrava che avessi chiusi gli occhi per dieci minuti per poi risvegliarmi subito di soprassalto; continuò così fino alle 9, quando decisi di alzarmi per farmi una bella doccia calda.

Kimizuki mi aveva risposto verso le 8 che andava bene, tanto neanche lui non riusciva a dormire.
Mi asciugai i capelli, mi misi dei vestiti puliti e andai in mensa, trovando il rosa già al tavolo che mi aspettava e a pochi tavoli di distanza anche Mika con i suoi amici.

Cercai di far finta di niente e gli feci un sorriso il più vero possibile, ma da come mi guardava, non sembrava esserci cascato "Ei" dissi al rosa sedendomi.
"Hai visto Yoichi?" dritto al punto, annuii mordendomi il labbra "Eh...come sta?
Devo tirarti fuori le parole di bocca?" disse innervosito alzando un po' la voce.

Non ero in vena di rispondere come al solito, così mi limitai ad un "Ecco...diciamo che potrebbe stare meglio.."
"Yuu mi stai facendo incazzare, perché sei così vago? È  successo qualcosa?" disse alzando ancora di più la voce.
"Ecco..."

POV Mika:

Chi credeva di ingannarmi con quel falsissimo sorriso che mi aveva rivolto in mensa?
Si vedeva che c'era qualcosa che non andava, così tesi le orecchie per sentire cosa diceva, ma non c'è n'era bisogno; infatti il rosa stava alzando un po' troppo la voce con lui per i mei gusti.

"Yuu mi stai facendo incazzare, perché sei così vago? È successo qualcosa?" contrassi la mascella cercando di mantenere la calma, chi si credeva di essere per parlare in questo modo a Yuu?

"Lui ha fatto...COSA?" urlò l'alpha nuovamente, ad un tono il triplo più alto delle volte precedenti.
Persi la pazienza; stavo per girarmi per dirgli di darsi una calmata, quando vidi il rosa tirare uno schiaffo a Yuu, talmente forte da farlo cadere dalla sedia.

E lì non ci vidi più.

Mi alzai e come una furia mi lancia sul rosa prendendolo per il colletto della maglietta "Che cazzo credi di fare? Non ti permetto di alzare un solo dito su Yuu" dissi guardandolo con tutto il disprezzo di cui ero capace.
"Mika..lascia stare" disse debolmente Yuu mentre si alzava da terra.
Scordai quel coglione e corsi da lui "Yuu, Yuu stai bene?" dissi controllandogli il volto.

"Sì sì Mika, sto bene, per favore stanne fuori"

Starne fuori? Come potevo starne fuori?  "Non scherzare Yuu, questo qua ti ha appena fatto del male, non posso perdonarlo"
"Per favore Mika...me lo meritavo..." disse mesto mesto.
E questo cosa voleva dire?

Mi girai per guardare il rosa, che intanto cercava di avvicinarsi ma veniva bloccato da Renè, mentre Lacus se ne stava a guardare.
Stronzo, dopo ci avrei fatto i conti.

Mi misi davanti a Yuu per proteggerlo "Dammi una buona motivazione per cui io ora non dovrei picchiarti" dissi sibilando.
"Te la do subito, quel pezzo di merda la dietro ha fatto impazzire il mio Yoichi con i suoi feromoni da alpha di 'sto cazzo, facendolo soffrire ancora di più. E non contento l'ha indotto a farsi baciare" a sentire queste parole sgranai gli occhi e guardai Yuu.

Era ancora seduto per terra, con lo sguardo fisso sul pavimento mentre si torturava il labbro inferiore.
Ma ragionava quell'alpha?
Era ovvio che non fosse colpa sua.

Cercai di riprendere la calma, nonostante mi tremassero ancora le mani dalla voglia di dargli un pugno. "Ora non stai pensando lucidamente, ti consiglio di andartene prima che io ti faccia pentire di aver fatto del male a Yuu" dissi fulminandolo con lo sguardo.

Dopo aver dato uno strattone per liberarsi dalla presa di Lacus, se ne andò, non prima di aver lanciato un'occhiataccia a Yuu che mi fece uscire un ringhio dalla gola.

Una volta che fui sicuro che si fosse andato, mi girai nuovamente a guardare l'omega che si era rialzato in piedi e guardava con sguardo addolorato il rosa mentre se ne andava.
Lo abbraccia e gli sussurrai "Stai tranquillo, ora ci sono io qui con te"

Mio amato serafinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora