Capitolo 28

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POV Mika:

Mi girai e lo abbracciai, prendendolo alla sprovvista.

Probabilmente a causa della sorpresa, per diversi secondi non ricambiò il mio abbraccio.
Cazzo ho fatto un casino.
Lui non voleva questo abbraccio da me, probabilmente avrebbe preferito Yoichi o ...

Mentre mi pentivo di questa scelta, sentii due braccia un po'insicure che mi avvolgevano le spalle. In questa situazione lui era più alto di me, perché era su un gradino più su.

Sembrava quasi che fosse lui a consolare me.

Avevo il viso premuto contro la sua spalla sinistra, permettendomi di sentire il suo cuore leggermente accelerato, e il suo profumo tutto in torno a me.

Salì anche io il gradino così da trovarmi alla sua stessa altezza...anzi un po' più alto, osservai con soddisfazione.

Saranno stati solo 5 cm, ma tanto bastava per farlo sentire, speravo, al sicuro.

POV Yuu:

Devo aver perso qualche battito quando Mika mi ha abbracciato.
Cavolo non me lo aspettavo proprio.
Probabilmente gli facevo solo un gran pena, e perciò avrà sentito il mio odore cambiare e avrà provato a fare qualcosa.
Tutto qui.

Ma alle paranoie ci avrei pensato dopo, ora volevo solo stringermelo a me.
Era così caldo e rassicurante, proprio come quando eravamo bambini.

Quando salì il gradino per abbracciarmi meglio, lo strinsi ancora più forte, seppellendo le faccia sul suo petto e godendomi il tepore che lui mi donava.

Mi sentivo così triste, ma le lacrime non scendevano, come se con la sua sola presenza, fosse in grado allo stesso tempo di farmi pensare a cose tristi e confortarmi immediatamente.

Il mio cuore batteva all'impazzata sentendo le sue mani sulla mia schiena, il suo respiro sui miei capelli e il suo corpo così vicino a me.

Volevo che quell'attimo non finisse mai.
Gli sussurrai un "grazie" che apparentemente non sembrava aver sentito dato che non aveva risposto, ma poi con delicatezza si staccò da me e mi sorrise.

Penso sia il primo sorriso che vidi che sembrava ai livelli di quelli che faceva da bambino.

Mi si strinse il cuore e mi persi a guardarlo, era così bello.
A partire da quegli occhi che mi piacevano così tanto e che in quale momento erano così chiari e limpidi che mi davano pace solo guardandoli, continuando sulle guance un pochino rosse, finendo sul suo sorriso bellissimo.
Ma non è che io....

"Se ti senti meglio possiamo andare dagli altri" mi disse con gentilezza.
Io annuì, cercando di trattenere il rossore che sentivo espandersi sulle mie guance.
Ora stavo davvero meglio.

Uscimmo e ci infilammo in macchina con Yoichi e gli altri.
Finii tra Yoichi e Shinoa, mentre Mika stava davanti con Guren, e Kimizuki dietro. Vedendolo lì dietro, un po' a disagio e causa del suo essere troppo alto, mi venne istintivamente da ridere.

"Ti sembra divertente bastardo?" mi ringhiò il rosa.
"Assolutamente no, sembri così a tuo agio lì dietro" dissi ridacchiando innocente.
"Ringrazia che non possa uscire qui, perché se no ti avrei già fatto vedere chi dei due sarebbe stato comodo"

Il viaggio passò tra risate, prese in giro verso al rosa, a cui prese parte anche Mika notai felice, e canzoni cantate in modo stonato.

Yoichi mi aveva toccato il braccio, chiedendomi se andava tutto bene e io sorridendo gli fece cenno che glielo avrei detto una volta rimasti soli.
Per la prima volta da quando mi ero svegliato controllai il telefono.

Avevo un messaggio.
Lessi il messaggio: era da parte da Eiji e mi chiedeva se prima della partita avremmo potuto scaldarci a casa mia perché da lui ci sarebbe stati i parenti.

Allenarci assieme prima di una partita era una cosa che facevano spesso, ci aiutava a concentrarci e a caricarci a vicenda.

"Ehm Guren"
"Umh?" disse guardandomi attraverso lo specchietto retrovisore.
"Al dormitorio...possono venire anche persone esterne?" domandai mordendomi il labbro.

Vedendo il suo sopracciglio alzato continuai "Prima della partita di sabato di solito mi alleno con un mio compagno, e...ha chiesto se potessimo farlo insieme da me, perchè a casa sua non si può" vedevo che Mika guardava fuori disinteressato, continuai "..Quindi posso?"

"Umh, dato che dovete fare allenamento è meglio se usate la palestra, no?" fece notare Guren.
"Oh certo ancora meglio"
"Ottimo così vengo anche io "si auto-invitò il rosa.
"Sai che è maleducazione intromettersi tra le altre persone?" dissi io acido.
"Ei, guarda che la mia è una gentilezza. Ho visto come ti guardava, quindi è meglio se ci sono anche io. Dopotutto sono la tua garanzia, no?" mi disse con un sorriso da stronzo.

Quasi mi strozzai con la mia saliva.
Mi girai e lo guardai male.
Perchè doveva dirlo davanti a tutti?

Se a Guren questa cosa non fosse andata a genio, mi avrebbe anche potuto vietare di andare alla partita.

"Che c'è Yuu, ti vergogni di dirci del tuo fidanzato?" disse con un sorriso Guren.

Fulminai l'alpha dagli occhi neri attraverso lo specchietto, ora ci si mette pure lui? "In primis, non è il mio fidanzato, in secondis non sono affari vostri" dissi guardando con la coda dell'occhio Mika per vedere una qualche reazione.

POV Mika:

La conversazione stava prendendo una piega che non mi piaceva.

Chi era questo?
Perché dovevano vedersi prima per allenamento?
Ma soprattutto, cosa voleva dire Kimizuki con la frase degli sguardi?

Che fastidio; fortunatamente eravamo arrivati davanti al dormitorio e così con la scusa di avere fretta, me ne andai senza aspettare gli altri. Ma al posto di andare in camera, girai l'angolo e andai alla pista di pattinaggio.

Dovevo schiarirmi le idee, e sapevo che quello era il modo migliore per farlo.
Entrai nella struttura con le mie chiavi, tranne qualche corso per bambini, il palazzetto era sempre a mia disposizione. Così andai negli spogliatoi, presi alcuni indumenti che tenevo li per occasioni come queste, mi misi i pattini e entrai in pista.

Non volevo allenarmi seriamente, volevo solo stare un po' nel mio elemento.

Cominciai a fare qualche giro di pista per scaldarmi, senza smettere di pensare.
Odiavo non capire quello che provavo perché cavolo...se non lo capisco io come possono capirlo gli altri?
Forse era perché ero troppo convolto?
Quel ragazzo mi fa pena e quindi, mi sento un pochino in colpa e sto cercando di espiarmi aiutandolo?
Potrebbe avere senso, ma quindi perché non voglio che si alleni da solo con quel suo compagno?

A dirla tutta, mi dá fastidio anche che lo faccia con Kimizuki, però lui vedo che è preso da quell'altro omega.

Quindi non dovrebbe essere una minaccia.

Ma una minaccia per cosa poi?

Cominciai a pattinare sempre più veloce, provando diverse combinazioni, senza un senso logico.
Quando dopo il terzo fallimento di un quadruplo Salchow mi ritrovai a fissare il soffitto, mi arresi.

Restai a terra, incurante del freddo che provavo continuando a pensare.

Non poteva piacermi, dopotutto l'ho visto ieri per la prima volta.
Saranno gli ormoni? Sta arrivando la primavera e io non ho un ragazzo da ormai due anni.

In tal caso è meglio che stia lontano da lui, sembra averne passate parecchie e non penso che voglia un scopamico, e allo stesso tempo io non voglio illudere e essere l'origine di una sua sofferenza, anche se effettivamente lo sono già.

"AHH CHE CAZZO" urlai al nulla cosmico frustrato mettendomi le mani sugli occhi "Io... non so cosa fare" sussurrai a bassa voce.
Ma sapevo che nessuno avrebbe accolto la mia richiesta di aiuto.

Mio amato serafinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora