Capitolo 10

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POV Yuu:

Dopo che Shinya mi spinse poco gentilmente in quella stanza, mi sedetti sulla sedia davanti alla scrivania, mentre Guren si sedette dall'altra parte su una sedia in pelle.
Vedendolo così, sembrava proprio un boss mafioso, gli mancava solo un gatto bianco e una benda sull'occhio.

Questo pensiero mi strappo un sorrisino.

"Che hai da ridere?
Ti sei separato un secondo da quell'omega e ti sei già rincoglionito totalmente?" disse subito l'alpha in tono beffardo.

Incrociai le braccia e lo scrutai "Non usare qual tono di voce quando parli di Yoichi, per favore.
E soprattutto andiamo al sodo, non voglio stare qui un secondo più del necessario".

Lo vidi sorridere sarcastico "Oh poverino, la principessa qua è impaziente?
Però su una cosa sono d'accordo,meglio evitare cose inutili.
Cosa pensi sia successo durante la tua cerimonia?"

Feci spallucce "Il fluido nella coppa è diventato verde e rosso"
"Grazie capitan ovvio" disse chiudendo gli occhi "Riformulo la domanda in modo che anche un idiota come te la capisca, perché secondo te è successo?"

"Se lo sapessi non sarei qui a farmi tante paranoie" risposi stizzito. 
"Quello che è accaduto a te capita molto molto raramente.
Diciamo che su dieci mila persone, una è come te" iniziò a dire, con il tono di uno che stava per iniziare un lunghissimo discorso sull'evoluzione umana fino ai giorni d'oggi. 

Ma io non avevo tutto quel tempo, così tagliai corto "Okay, ma non girarci tanto attorno e dimmi di cosa si tratta" dissi sempre più irrequieto.

Mi guardò intensamente negli occhi
"Il disturbo dissociativo dell'identità o disturbo di personalità multipla sai che cos'è?"

Mi grattai la testa confuso, tutto mi aspettavo, fuorché questa risposta.
"Non nello specifico, è tipo quello che succede nel film 'Dottor Jekyll e Mister Hyde', no?"

"Esatto.
È un tipo di disturbo caratterizzato da due o più tipi di personalità che si alternano.
Il disturbo comprende l'incapacità di ricordare eventi quotidiani, importanti informazioni personali e/o eventi traumatici o stressanti, i quali non sarebbero normalmente dimenticati.
La causa è quasi sempre un grave trauma infantile."

Sospirai "E cosa c'entra tutto questo con me?"

L'alpha mi guardó con i suoi occhi magnetici nero-viola "La tua identità si è divisa a metà, sviluppandosi in modo differente e autonomo a seguito di un trauma.
Ovviamente, da due diverse identità derivano due diversi generi secondari"

Aggrottai le sopracciglia, ma che cazzo sta dicendo?
Dovrei davvero credere a queste sue parole?
Cercai di destreggiarmi tra tutti questi concetti astratti e complicati "E in parole povere questo cosa comporta? Assumendo che davvero io ne sia affetto, c'è un modo per curarmi?"

Guren si appoggiò allo schienale passandosi una mano tra i capelli.
"Per sapere in che modo si manifesta nel tuo caso, dobbiamo farti un analisi psicologica completa, e solo allora sapremo a che livello di gravità è il tuo disturbo.
Devi sapere che il vero problema delle personalità multiple, consiste nelle sue manifestazioni, che possono essere di due tipi..."

Provai a restare concentrato, ma tutti questi paroloni non facevano che farmi venire il mal di testa

"...il primo caso è quello della possessione.
Le identità di solito si manifestano come se fossero agenti esterni, tipicamente un essere soprannaturale o uno spirito, ma a volte un'altra persona che ha preso il controllo, determinando il parlare e l'agire in un modo molto diverso.

Il secondo caso riguarda le forme di non possessione che tendono a essere meno evidenti.
La gente può provare un'improvvisa alterazione di sé stessi e della propria identità, provando la sensazione di essere osservatori piuttosto che fautori dei propri discorsi, delle proprie emozioni ed azioni.
È tutto chiaro?"

Ovvio che no.

"Certo che sí, per chi mi prendi, per uno stupito?"

"Sì, penso tu lo sia.
Detto questo, quello che volevo dirti finisce qui per ora.
Domani dovrai venire all'indirizzo che ti darò per fare il test psicologico di cui ti ho parlato" disse mentre scribacchiava qualcosa sul foglio per poi congedarmi con un "Bene puoi andare"

Con poca grazia, afferrai il foglietto e mentre stavo per afferrare la maniglia, Guren mi disse un'ultima cosa: "Ah, Amane?"
"Umh?"
"Cercheremo di contattare un ragazzo a cui l'anno scorso era successo la stessa, penso che vi potrete aiutare a vicenda" e detto questo, tornó a guardare i documenti che aveva in mano, facendomi intendere di aver finito con me.

" Sì..sì okay, come volete" dissi borbottando.
Ormai non avevo più i neuroni necessari per rispondere senza utilizzare monosillabi.

Uscito da quella stanza tirai un profondo sospiro.

Cavolo, ero più teso di quanto pensassi. "Yuu!" vidi Yoichi correre verso di me e abbracciarmi forte "Sono contento che finalmente sei uscito da lì.
Come stai?
Che ti ha detto?
Ti ha fatto del male?"                        
Feci un sorriso forzato "Parliamo davanti una tazza di cioccolata bollente.
Ho bisogno di zuccheri".

Mio amato serafinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora