eravamo in auto io ero seduta dietro e mi facevo i cavoli facendo finta di non ascoltare il loro discorso. (scusate se rompo, ma fate finta che il discorso era in americano.)
x:" Samantha giusto?"
io:" si, che succede?"
x:" sai che non dovresti camminare da sola di notte?"
io:" si" risposi con poca attenzione
x:" non è un quartiere molto sicuro, non ci dovresti passare neanche di giorno" alzai gli occhi al cielo
io:" lo so." mi stavo leggermente incazzando, insomma ci ero cresciuta qui e conoscevo i luoghi più o meno sicuri della città.
io:" non è colpa del quartiere se viene frequentato da pedofili, stupratori che invece di farsi una vita si divertono a fare i coglioni cazzuti. Inoltre se sarebbe successo qualcosa non sarebbe stata colpa mia"
x:" per come sei vestita in realtà si" ecco! un altro caso umano. Ero più che incazzata non mi importava se Marck si sarebbe potuto incazzare, sentivo il sentimento, la voglia, di rispondergli e fargli capire che gran cazzata aveva detto.
io:" secondo te la colpa è di noi ragazze?! ti sbagli. Noi ci dobbiamo sentire libere di indossare quello che vogliamo, non dobbiamo avere paura di indossare una maglia un po' più scollata solo perché in questo mondo esistono dei coglioni. non dobbiamo avere paura di indossare dei jeans stretti, o skinny come li vuoi chiamare tu, solo perché in giro ci sono dei morti di figa che fra un po' scopano con il primo buco che trovano! Poi scusa, ma come sarei vestita? ho una felpa che arriva a metà coscia e dei leggins. Questo sarebbe "provocante"?" quasi urlo. Dopo quello che avevo detto in macchina era calato il silenzio. Una volta arrivati Marck saluta il cretino, mentre io lo aspetto.
M:" hai le palle sorellina"
io:" e io non penavo che avevi amici così rincoglioniti" a quanto pare mio fratello aveva capito che ero ancora incazzata e aveva smesso di parlare.
***************
erano ormai le sette di sera, Marck stava disteso sul letto mentre io mi stavo facendo un bagno caldo per rilassarmi. Credo che ormai era passata un'ora da quando ero entrata in bagno e ogni tanto sentivo mio fratello urlarmi di uscire dal bagno, questo perché lui aveva fame e voleva andare a mangiare.
M:" Sam, ti prego esci dal bagno? ormai è passata un'ora da quando sei entrata in bagno. se non esci tu giuro che entro e ti tiro fuori io!" dato che mi ero stancata di sentirlo, uscì dall'acqua e mi avvolsi nell'asciugamano. Dopo essermi vestita, in modo semplice e non troppo elegante, con dei jeans neri e una maglietta non troppo corta nera e non avendo voglia di asciugami i capelli feci una treccia.
quando uscì dal bagno Marck balzò in piedi quasi incredulo di quello che stava vedendo.
M:" finalmente sei uscita e possiamo andare a cena!" dopo questa frase lui corse ad aprire la porta per poi andare verso l'ascensore, mentre io me la prendevo con calma camminando lentamente e guardando il telefono, infatti non mi accorsi che Marck stava vedendo verso di me per caricarmi in spalla come un sacco di patate e mi portò cos' al ristorante. Appena finito di mangiare siamo andati in una stanza dove c'erano 2 animatori che ballavano insieme a molti bambini. In quel momento mi ricordai quanto adoravo stare con i bambini e che prima di trasferirmi mi piaceva badare a bambini anche se non venivo pagata. continuando a tenere lo sguardo fisso sui bambini non mi accorsi che mio fratello mi stava guardando da circa dieci minuti.
M:" ti piacciono molto i bambini vero?"
io:" si molto. Sono così piccoli e innocenti" Marck sbuffa dopo aver sentito la mia risposta
M:" per me sono solo delle piccole pesti che non sanno stare fermi, comunque passando avanti come ti senti?"
io:" i bambini sono piccoli e coccolosi, sto bene? In che senso scusa?"
m:" come ti senti per domani? per la gara intendo"
io:" oh ho un po' di ansia mischiata a paura, ma niente di che" avevo mentito, non volevo deludere Marck che per farmi partecipare a questa gara aveva fato di tutto e di più.
M:" non mentirmi piccoletta" dopo questa frase passò il suo braccio intorno al collo facendo finta di strozzarmi mentre con l'altra mi scompigliava i capelli. Stavamo ridendo tutti e due e non ci siamo accorti della piccola bambina che si stava avvicinando. Marck si fermò solo quando sentì una piccola manina toccare la sua gamba.
x:" ciao voi vi amate tanto vero? siete una bellissima coppia" disse la bambina arrossendo. avrà avuto minimo 5 anni, ma parlava come una bambina di 8 anni.
io:" no no piccola, siamo fratelli. Comunque come ti chiami?"
x:" Emma, voi?" si avvicinò a me e io la presi in modo da farla sedere sulle mie gambe.
io:" io Sam e lui Marck." la bambina si avvicinò al mio orecchio e sussurrò, in modo che potessi sentire solo io.
E:" ma lui è fidanzato?" dopo questo scoppiai a ridere e Marck si incuriosì alla nostra conversazione.
io:" perché non lo chiedi direttamente a lui?"
E:" s-sei fidanzato?" balbettò la piccola e subito dopo nascose la faccia nell'incavo del mio collo. Marck mi guardò con uno sguardo che chiedeva aiuto.
M:" No" Per come lo aveva detto sembrava più una domanda è un'affermazione. Emma si tirò subito su e lo guardo con gli occhi luccicanti. E:" allora sarò io la tua fidanzata!" disse euforica allungando le braccia verso Marck, che non perse tempo a prenderla in braccio. La faccia di mio fratello avrebbe fatto ridere tutti. la bambina continuava a dargli baci sulla guancia e lui mi guardava con una faccia confusa, ma allo stesso tempo divertita. E:" domani ci sposiamo, tu Sam vieni vero?" smise di riempire di baci Marck e si girò verso di me guardandomi con i suoi occhi azzurro celo. io:" mi sembra ovvio! E come sarà il tuo vestito?" E:" come quello della mamma! Il suo è lungo e bianco con tante perline luccicanti qua" disse euforica toccandosi, con la sua piccola e adorabile manina, il petto per poi ricominciare a descrivere il suo abito da sposa:" poi ha dei lunghi guanti bianchi con un velo che gli arriva alle spalle. Ah e ha anche dei tacchi che la rendono alta alta" io:" deve essere un bellissimo vestito, non vedo l'ora di vederti domani" finì facendole l'occhiolino.
x:" Emma, quante volte devo dirti che non devi dare fastidio alle persone che non conosci?" ci si avvicinò una signora bionda con gli stessi occhi di Emma, probabilmente sulla 40 di anni. Si assomigliavano molto quindi dedussi che era la madre di Emma. E:" molte volte, scusa mamma" disse con tono triste e guardando verso il basso. E:" lui però non è uno sconosciuto! è il mio sposo, ci sposiamo domani!" aggiunse poi rialzando lo sguardo. La madre scoppiò a ridere e si avvicinò ancora di più. x:" dai Emma chiedi scusa ai ragazzi e torniamo in camera, devi fare la nanna signorina" E:" ma mamma io voglio stare con loro" affermò stringendosi sempre di più alla maglia di Marck. x:" Cucciola devi andare a dormire, non farmi arrabbiare. Dai saluta i ragazzi e andiamo in camera." io:" signora guardi che non serve scusarsi, anzi Emma è molto divertente" x:" la ringrazio, a volte è molto appiccicosa. Ma ora questa bella e piccola sposa deve andare a fare la nanna." E:" no, io resto con loro punto e basta!" sul suo volto si formò un broncio che invece di sembrare duro, agli occhi di noi tre sembrava cerino e coccoloso. io:" Emma facciamo così ora tu vai con la mamma a fare la nanna e domani torniamo a giocare insieme, va bene?" proposi, ma la bambina non sembrava voler cedere. E:" io vado a dormire solo quando ci andate anche voi!" volevo rispondere, ma mio fratello mi anticipò. M:" anche noi ora dobbiamo andare a dormire piccolina" E:"va bene" disse sbuffando, per poi scendere dalle gambe di Marck e correre in braccio alla mamma.
Avevamo passato una decina di minuti con Clara, la madre di Emma. La piccola era caduta in un sonno profondo dopo circa 2 minuti e questo fece ridere tutti quanti.
*angolo per me*
scusate l'attesa, ma come già detto sono ancora in punizione. Anche se cercherò di aggiornare comunque. un bacio:)
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i miei fratelli mi odiano
Short StoryCosa succede se un giorno i genitori di Samantha faranno un incidente stradale che li porta alla morte. Samantha, dopo aver scoperto di essere stata adottata, va a vivere a Los Angeles dai suoi fratelli biologici. Cosa succederà a Sam? *** È la mia...