Capitolo 28

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Appena arrivata a scuola mi affrettai ad andare in classe in modo da poter stare il più lontano possibile a Logan. La stanza era vuota così mi sedetti in uno dei banchi in terza fila e posai sul banco il quaderno con le penne, per far scorrere più velocemente il tempo iniziai a fare qualche schizzo. La lezione passò in fretta e quando uscì dall'aula trovai Josh e la ragazza dell'altra sera che si baciavano, il cuore mi si spezzò ancora di più. Ho avuto la possibilità di conoscerlo un po' di più quando uscivamo e da quanto avevo capito lui non stava mai con la stessa ragazza per più di un giorno, quindi stava facendo sul serio con Taylor. Quando mi vide si avvicinò a me saltellando invitandomi a fare due chiacchere con lei e il suo ragazzo, ma rifiutai dicendo che dovevo andare a prendere i libri della prossima lezione e che dovevo ripassare per un test che avrei avuto oggi, l'unica che mi salutò fu lei Josh mi guardò per pochi secondi poi spostò lo sguardo sul suo cellulare. Con il cuore dolorante mi diressi, prima, verso il mio armadietto poi entrai nell'aula, vuota.

La giornata scolastica passò molto velocemente e ora mi trovavo fuori dalla scuola, vicino alla macchina, ad aspettare che arrivasse Logan. Durante tutto il viaggio verso casa Logan parlava al telefono. Arrivati a casa Thomas, che nel mentre preparava il pranzo, ci chiese come era andata la giornata, mentì non volevo dirgli la verità.

V:" Sam puoi venirmi un'attimo ad aiutare con Eleonor?" mi chiamò Violet dal piano superiore.

Io:" che succede?" chiesi una volta arrivata da lei

V:" puoi tenermi un'attimo Eleonor? devo andare in bagno, ma oggi la bambina ha deciso di fare i capricci"
Io:" certo vai pure, noi ti aspettiamo qui" sorrisi.

Quando tornò restò un po' a guardarmi e io pensando di aver fatto qualcosa che non dovevo fare mi allarmai "questa è la volta buona he mi sbattono fuori di casa, ma che ho fatto di male? perché continua a fissarmi senza dire una parola?" pensai

V:" che succede?"
Io:" niente"

V:" sono una ragazza anche io mi accorgo se c'è qualcosa che non va, lo capisco da piccoli gesti ad esempio prima mi hai fatto un sorriso che si vedeva da lontano che era forzato, quindi cosa succede? Dimmi la verità" mentre diceva queste parole si sedette accanto a me nel letto.

io:" Mi piace un ragazzo che però è già fidanzato e che non mi guarda neanche"

V:" ah so come ti senti ci sono passata anche io, ti consiglio di non dargli troppo peso hai ancora quattordici anni goditi la vita non è il tempo di pensare all'amore."
Io:" ma non ci riesco, è troppo difficile." gli occhi iniziavano a pizzicare mentre dicevo queste parole.

V:" ti capisco." dopo aver detto questo continuò:" dai andiamo giù gli altri ci stanno aspettando per il pranzo e dopo andiamo a fare shopping solo io e te"

Thomas aveva cucinato della semplice pasta al sugo, durante il pranzo non ho parlato molto avevo paura che i miei fratelli si arrabbiassero. Anche se ora a proteggermi c'erano Violet e Thomas loro prima o poi se ne sarebbero andati lasciandomi da sola con i miei fratelli e a quel punto loro erano liberi di farmi quello che volevano.

La giornata passò molto velocemente e quando tornammo a casa dal centro commerciale trovammo Thomas con dei palloncini in mano e una busta. Erano quattro anni che stavano insieme e lui ha deciso di farle una sorpresa comprando i biglietti del cinema, poi sarebbero andati al ristorante e infine in una camera d'hotel per passare una serata da soli. Eleonor sarebbe rimasta con noi e dentro di me iniziava a crescere la paura di rimanere un'intera serata da sola con i miei fratelli.

Cercai di passare più tempo possibile insieme a Eleonor, che dormiva, nella mia camera per non dover vedere o parlare con gli altri tre, ma qualcuno bussò alla mia porta. Mark mi aveva detto che dovevo sbrigarmi e scendere in salotto perché Rayan voleva parlare con me, quando scesi c'erano solo i due fratelli di cui avevo più paura e questo non mi tranquillizzò per niente. Dentro di me sapevo che sta sera sarebbe successo qualcosa che non mi sarebbe piaciuto, probabilmente dopo avermi urlato contro i peggio insulti si sarebbero divertiti a picchiare il mio corpo.

Come avevo pensato si sono divertiti a picchiare il mio esile corpo e io ho dovuto subire il tutto senza urlare o ribellarmi, se lo avrei fatto non oso immaginare di cosa sarebbero stati capaci. Mi avevano colpita in posti dove i lividi non si sarebbero visti e i pochi lividi che avevo in faccia li avrei dovuti coprire cn il trucco oppure loro mi avrebbero punito.

Ora ero in camera a piangere, mi chiedevo perché tutto questo doveva succedere a me cosa avevo fatto di male? Ma, ovviamente, le mie domande rimaneva tutte senza risposta. Non capivo perché mi hanno voluta adottare per farmi vivere così, molte persone vogliono un figlio o una figlia, ma non possono averlo quindi vanno negli orfanotrofi per regalare una vita migliore ai bambini li dentro. Quindi perché dovevano rovinare la mia vita costringendomi a stare con loro? Potevo rimare in Italia e aspettare che qualcuno, che mi volesse bene, mi adottasse oppure aspettare lì i miei diciotto anni. Forse volevano solo qualcuno di fragile su cui sfogare la propria rabbia, per divertirsi, così hanno scelto la loro sorellina indifesa che fino a pochi mesi fa non era a conoscenza di avere dei fratelli.

Sentivo di star per avere un attacco di panico così provai a calmarmi e presi anche delle pillole, di solito guardare il cielo mi tranquillizzava così mi avvicinai alla finestra di camera mia e guardai in alto, le stelle brillavano in cielo e la luna era coperta da una piccola nuvola.

" Chi lo sa se questa tortura finirà prima o poi, se qualcuno deciderà di aiutarmi?" Dopo essermi calmata mi distesi sul letto addormentandomi dopo poco.

*spazio per me*
Mi scuso se ci sono degli errori nei capitoli, credo che appena avrò finito di aggiornare li correggerò tutti. Grazie di star leggendo la storia, al prossimo aggiornamento :)

i miei fratelli mi odianoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora