*scusate se rompo, ma volevo avvertirvi che in questo capitolo ci saranno delle parti un po' hot, vi indicherò quando inizieranno e finiranno così a chi da fastidio leggere queste parti può benissimo saltarle. buona lettura*
JOSH'S POV:
Eravamo appena entrati nel bar e di Sam con altri ragazzi non c'era neanche l'ombra.
W:" pensi che siano in una camera?"
io:" non lo so, spero di no"
andammo da un ragazzo che lavorava dietro il bancone per chiedergli delle informazioni.
io:" scusi ha per caso visto entrare una ragazzina di più o meno quattordici anni insieme a dei ragazzi?"
X:" si hanno prenotato una stanza"
W:" che numero è la stanza? per favore ce lo dica, mia sorella potrebbe essere in pericolo!" lo guardai confuso. Sorella? non aveva detto che era una sua amica?
X:" scusi non posso, andrebbe contro la nostra politica sulla privacy" Vedevo Will sempre più incazzato
W:" mi ascolti bene perché lo dirò solo una volta. Se lei non mi dice, immediatamente, dove si trovano quei ragazzi che hanno portato qui mia sorella faccio un casino. E se scopro che le hanno fatto qualcosa vi denuncerò e fidati se ti dico che alla fine vincerò io, quindi in che stanza stanno?"
il cameriere si stava facendo sempre più piccolo, intimorito dal discorso appena fatto da Will, provò a cercare conforto in me guardandomi, ma trovò soltanto il mio sguardo freddo che non lasciava trasparire nessuna emozione.
X:" ok ok ve lo dirò, ma per favore non causate risse, altrimenti mi ritroverò senza stipendio. Hanno preso la stanza numero 88, non fate troppo rumore e non urlate vi scongiuro"
SAMANTHA'S POV:
Questi stronzi mi avevano portato in un bar vicino alla villa dove c'era la musica, infatti si sentiva ancora la musica, avevano noleggiato una camera e ora avevo seriamente paura di quello che stava per succedere. Dovevo trovare un modo per scappare immediatamente.
Io:" posso andare in bagno?"
x:" puoi scegliere se andarci da sola, ma con la porta aperta oppure viene uno di noi con te"
Io:" COSA?! NESSUNA DELLE DUE!" il ragazzo più alto mi si avvicinò e da vicino mi sembrava ancora più alto e spaventoso.
X:" abbassa la voce, ci sentono."
(qui inizia la parte un po' più hot)
X:"Sei solo una stupida puttana che ora si farà scopare da tutti e quattro facendo la brava troia senza urlare e scappare, intesi?" non avevo la forza di rispondere, rimasi in silenzio e sul volto di quel cretino si formò un sorrisetto.
X:" bene" si iniziò a slacciare la cintura dei pantaloni " puoi benissimo chiamarmi Daddy piccola troia"
si lasciò cadere i pantaloni e subito dopo si tolse anche i boxer "Ora succhialo stronza" mi allontanai da lui indietreggiando fino ad arrivare con le spalle al muro. Lui si avvicinò fino ad arrivare a pochi centimetri da me, sentivo il suo amichetto toccare il basso del mio ventre. Mi prese per i capelli facendomi inginocchiare davanti a lui e mi aprì con forza la bocca facendoci entrare il suo pene.
in quel momento, mentre lui mi muoveva la testa in modo da darsi soddisfazione, lungo le mie guance scesero calde lacrime non era così che volevo vivere, non era così che mi immaginavo di perdere la mia verginità. Sapevo che non si sarebbe limitato a questo e purtroppo non potevo ribellarmi o per lo meno ci avevo provato più volte, ma lui era troppo grande e forte rispetto a me gli lasciavo solo dei graffi che forse neanche sentiva. Non sarebbe venuto nessuno ad aiutarmi, anche se Will si accorgesse della mia assenza sarebbe tutto inutile perché non saprà mai dove sono. Lui mi alzò buttandomi, con poca grazia, sul letto e iniziò a spogliarmi provai ad allontanarlo da me, ma mi fermai subito quando mi tirò uno schiaffo in faccia vicino al labbro che ora stava sanguinando. Mi aveva tolto tutto i vestiti, il reggiseno color carne che portavo e mi aveva anche tolto la mia dignità umiliandomi davanti agli altri quattro ragazzi che si facevano i cazzi loro guardando il cellulare. X:" è ora di divertirsi vero?" non risposi lo guardai soltanto sperando di ricevere un po' di compassione, ma come ci si aspetta dagli stronzi lui non fece niente, anzi sorrise poggiando il suo amichetto sulla mia entrata stuzzicando il clitoride. Dopo poco lo sentì entrare dentro di me, ormai la mia verginità è andata a puttane pochi anni fa, quando avevo scoperto da poco tutto il discorso del sesso, sognavo di avere la mia prima volta con una persona che amavo non mi importava se era con un ragazzo o una ragazza l'importante era l'amore, invece ora avevo avuto la mia prima volta con uno sconosciuto che non ha avuto neanche il mio consenso.
(fine della parte hot)
Dopo un po' si sentì qualcuno bussare alla porta e lui si bloccò, uscendo da me e rivestendosi.
X:" portatela in bagno e chiudetela dentro" mi alzai e cercando di non farmi vedere presi la maglia e la gonna che portavo prima.
in bagno c'era una finestra con una scala d'emergenza il che era perfetto per la mia fuga, nell'altra stanza si sentivano delle voci maschili, ma non ci feci molta attenzione ora il mio obbiettivo era quello di scappare. Mi vestì in fretta con solo i vestiti presi senza intimo e aprì la finestra facendomi quattro rampe di scale di corsa rischiando più volte di cadere. Appena scese le scale iniziai a correre verso la villa dove c'era la festa da lì avrei cercato di orientarmi cercando di ricordami la strada percorsa per arrivare alla festa, sentivo i piedi, scalzi, doloranti e a volte mi era capitato di prendere delle spine o ancora peggio dei piccoli pezzi di vetro, ma ora l'unica parola che avevo in testa e che faceva alleviare un po' il dolore era "corri". Arrivai davanti casa di Mason dopo una quarantina di minuti di corsa, forse prima l'adrenalina che circolava nel mio corpo mi aveva fatto dimenticare della stanchezza e del dolore, ma ora che mi ero fermata stavo sentendo tutto. mi affrettai a suonare e mi accorsi delle mie mani che non smettevano di tremare, per fortuna Dilan non ci mise molto ad aprire la porta e io mi fiondai tra le sue braccia piangendo.
D:" hey hey che succede?" non risposi, non ci riuscivo, avevo paura di cosa avrebbe pensato di me. Ero finalmente riuscita a farmi volere bene da qualcuno e ora non volevo che pensasse delle cose sbagliate su di me.
D:" stai tremando come una foglia, ma che ti prende?" nel mentre lui si era abbassato e io appoggiai la mia testa nell'incavo del suo collo.
D:" Mason per favore mi puoi aiutare!" urlò Dilan, che nonostante la sua apatia stava iniziando a preoccuparsi per me. Mi prese in braccio portandomi in salone dove incrociai lo sguardo preoccupato e confuso di Mason.
M:" che cazzo è successo?"
D:" credo che ora non ne voglia parlare ce lo dirà quando si sarà calmata"
M:" Sam hai la coscia sporca di sangue, ti è venuto il ciclo per la prima volta e hai avuto paura?" negai con la testa ancora troppo scossa per parlare.
D:" non credo sia ciclo, ma cosa può essere." sussurrò pensando
M:" hai anche i piedi tutti feriti e il labbro che sanguina, prendo il disinfettante"
Mason stava per attraversare la porta che portava al bagno del piano terra dove teneva i medicinale, ma un imprecazione detta a voce molto alta di Dilan lo fece fermare.
D:" porca puttana Mason potrebbe essere la rottura dell'imene! il sangue è secco quindi il ciclo non può essere. Porca troia che cazzo è successo Sam?!"
*angolo per me*
ho finalmente finito gli esami quindi ora credo di riuscire a pubblicare più spesso.
volevo ringraziarvi di leggere la mia storia e mi scuso per il ritardo del capitolo.
buona notte o buongiorno (dipende da quando lo leggete dato che ora è quasi l'una di notte e lo sto pubblicando ora )
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i miei fratelli mi odiano
Short StoryCosa succede se un giorno i genitori di Samantha faranno un incidente stradale che li porta alla morte. Samantha, dopo aver scoperto di essere stata adottata, va a vivere a Los Angeles dai suoi fratelli biologici. Cosa succederà a Sam? *** È la mia...