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"Alla tavola di pietra vi era il completo silenzio, tutti dormivano e le vedette stavano in silenzio nascoste fra le foglie.
Lucy non chiuse occhio quella notte, era preoccupata per i suoi fratelli e la gente che era con loro.
Fu l'alba quando i superstiti rientrarono stanchi e sporchi di sangue e terra.
Molti erano feriti, l'unica persona che riuscirono a salvare fu Trumpkin che respirava a stento.
Appena raggiunsero l'ingresso, la Regina Lucy uscì con il suo estratto fra le mani e guardava il fratello e Caspian con un aria afflitta e giudice."

《cos'è successo?》"Domandò Lucy."
《chiedilo a lui》"Borbottò Peter in risposta."
《il tempo c'era!》"Disse Caspian."
《il tempo non c'era grazie a te! Se avessi seguito il piano quella gente sarebbe ancora viva!》"Sbottò Peter."
《se fossimo rimasti qui come ho detto ieri, lo sarebbe di sicuro!》"Disse Caspian, alzando il tono della voce un po troppo."
《ci ha chiamati tu, ricordi?!》"Rispose Peter guardando Caspian severamente."
《il mio primo errore》"Sputò Caspian, a quel punto Peter sembrò volerselo mangiare a morsi"
《no, il tuo primo errore è stato pensare di poter guidare questa gente.》"Rispose avviandosi all'interno."
《HEI!》
"Caspian urlò e Peter si voltò fulminandolo con lo sguardo."
《non sono stato certo io ad aver abbandonato Narnia.》"Sputò ancora Caspian."
《TU HAI INVASO NARNIA! NON HAI IL DIRITTO DI COVERNARLA, COME NON CE L'HA MIRAZ! NÈ LUI NE TUO PADRE! Narnia sta molto meglio senza tutti voi!》
"Caspian, sentito nominare suo padre urlò e sfoderò la spada puntandola contro Peter, che non perse tempo a sfoderare la sua."

《SMETTETELA!》
"Esclamò Edmund visibilmente seccato dal comportamento dei due.
Aiutò Glenstorm a posare il morente Trumpkin a terra e Lucy non perse tempo e gli corse incontro. Si inginocchiò e versò una sola goccia nella bocca del suo piccolo amico che subito dopo si svegliò."

《cosa ci fate tutti qui? Tellmar arriverà da un momento all'altro》"Disse rialzandosi."
《grazie, cara piccola amica.》

...

"Leysa si sistemò in un posto appartato per medicarsi e riposare."

《Leysa》
"Si voltò e vide Edmund con fra le mani delle bende e una brocca d'acqua."
《non pensare a me, ci sarà sicuramente qualcuno a cui serviranno di più le tue cure.》"Boffonchiò Leysa guardando Edmund con l'espressione di chi desiderava sprofondare in un posto silenzioso e vuoto."
《stai ancora sanguinando, mi sembra tu ne abbia bisogno.》"Disse avvicinandosi.
Posò la brocca e le bende su un masso poi si sedette accanto a Leysa."

《devo togliere le frecce, farà un po male.》
"Leysa con un colpo secco strappò via le due frecce che aveva ancora addosso. Edmund non proferì parola dopo quel gesto e pensò solo a medicarle le ferite."

《è successa la stessa cosa.. a Chair Paravel》"Sussurrò Leysa ma Edmund la zittì stringendo la fasciatura con troppa forza."

《so che è dura da mandar giù, ma devi farti forza》
"Leysa sbuffò e si chinò sulle ginocchia."
《sai, Peter ha detto qualcosa dopo esser uscito dal portone...》
"Edmund alzò un sopracciglio curioso e domandò:《cosa?》
《ha chiesto cosa avrebbe pensato vostra madre..》
"Edmund sembrò perdere un battito, il solo pensare di dover tornare a casa senza Leysa, era una fitta al cuore."
《la mia vita è qui, io non appartengo al vostro mondo..》
"Edmund non rispose e la sua espressione sembrò incupirsi."
《se dovessi morire qui, per il vostro mondo non sarebbe un problema.》
《lo sarebbe eccome..》
"Leysa alzò il volto al soffitto e sospirò."
《era solo un ipotesi, non mi farò uccidere》

"Intanto Edmund finì di medicare le braccia di Leysa e tirò un mezzo sospiro di sollievo per le ultime parole di Leysa.
Lei s'alzò, si voltò e sfilò la camicia così che Edmund potesse aiutarla medicando le ferite all'addome."

"Leysa portava delle larghe spalle muscolose, i muscoli erano ben segnati ed evidenti.
La sua silhouette era snella ma muscolosa, il suo era un corpo nato per combattere.
La pelle candida mostrava infiniti segni scuri lungo tutta la schiena.
Edmund rimase incantato da una grande e funesta cicatrice che percorreva la schiena orizzontalmente, dalla spalla fin sotto la scapola.
Quella fu la cicatrice che s'infettò e portò Leysa sull'orlo del precipizio.
Ma la cicatrice non era ben visibile perché Leysa portava il seno fasciato strettamente.
Edmund s'alzò stupito e tremante forse, per medicare le ultime due ferite."

"Le sue mani scorrevano lisce e veloci sulla pelle dura e scolpita di Leysa.
Edmund versò dell'acqua su una delle sue ferite e delicatamente la tamponò con un panno, ad ogni suo tocco i peli di Leysa si drizzavano ma lei sembrò non farci caso, anche se lui toccando quel corpo così insolito e bello percepiva qualcosa sullo stomaco.
Pulì l'ultima ferita e infine bendò entrambe con delicatezza e appena finì, quasi sperò che ci fossero altre ferite...così da poter sfiorare quella pelle ancora una volta."

《Leysa..》"Mormorò Edmund guardando la grossa cicatrice."
《grazie..》"Sussurrò sfiorando lo squarcio su quella bella pelle marmorea.
Leysa si voltò."

《di cosa?》"Domandò."
《hai passato le pene dell'inferno per cercarci..》
"Leysa lo guardò dolcemente."
《è mio dovere..》"Mormorò per poi rimettersi la camicia e sedersi di nuovo.
Edmund fece per parlare ma delle urla provenienti dalla Tavola di Pietra lo interruppero.
Più che urla, fu un ululato.
I due non persero tempo e corsero verso la sala.
Leysa purtroppo, ancora stanca e dolorante dalla precedente battaglia non riuscì a proseguire. Cadde colpita da una delle solite fitte alla testa."

...

"Leysa riuscì finalmente a raggiungere la Tavola di Pietra.
Stanca e ansimante, osservò la sala appoggiata alla parete."

"Peter fu davanti ad uno specchio di ghiaccio in cui era riflessa la figura di Jadis. Alla vista di quella donna, Leysa sfoderò la spada ma subito dopo, la lastra di ghiaccio si frantumò in mille pezzi."

《lo so, era tutto sotto controllo》"Disse pacato guardando il fratello, per poi andarsene.
Leysa lo vide uscire dalla sala pulendo la sua spada con un colpo secco. Lei diede uno sguardo a Caspian che stava a terra e successivamente guardò Peter, in piedi mentre guardava il basso rilievo di Aslan davanti a lui.
Leysa barcollante, seguì Edmund che si avviò al piano superiore."

"Leysa s'affaciò dal muro e vide Edmund seduto sul piccolo terrazzo, immerso nella sua nube di pensieri.
S'avvicinò a lui e si sedette."
《tutto ok?》
《Si》"Rispose in un sussurro."
《non avresti voluto vederla... lo so..》
《è da quando siamo tornati che penso a Jadis e a ciò che ho fatto, a Finchville avevo smesso di pensarci. Ora non fa che tormentarmi, voglio rimediare al mio errore-》

"Leysa l'abbracciò con una dolcezza che all'apparenza non le apparteneva, ma provava ciò che provava Edmund e si sentiva in dovere di dargli il suo appoggio.
Lui sgranò gli occhi stupito dal gesto ma fu forse felice di ricevere quell'abbraccio e affondò il muso sul braccio di Leysa, chiuse gli occhi e scacciò delle lacrime."

"In quel momento Edmund ruppe la promessa fatta a sé sesso. Giurò di non far parola a nessuno di ciò che provava, disse che se la sarebbe cavata da solo in qualsiasi situazione, ma, in quel momento, Leysa sembrava strappargli via tutta la rabbia e la tristezza che portava con sé da ormai molti anni.
Eppure, Edmund sapeva di averne bisogno.
Sapeva che solo Leysa sarebbe stata in grado di farlo parlare.
Ne era felice, forse iniziava a sentirsi meglio con sé stesso. Grazie a lei."

《hai già rimediato a quell'errore》"Mormorò Leysa."

"Edmund abbracciò il braccio di Leysa come a volerla trattenere accanto a sè."

《ma io non lo sento, non mi sento a mio agio. Certe volte penso se davvero io mi meriti il titolo che ho. Ho tradito tutti per dei dolci》

"Leysa non proferì parola, fu quasi sconvolta dai dolcetti, ma cercò di non farci caso."

《hai fatto più di quanto immagini per questa terra, quell'esperienza ti è servita a crescere e a diventare il ragazzo che conosco ora. Quando i tuoi fratelli hanno dei problemi ci sei sempre, indipendentemente dalle circostanze. Anche quando sto male, sei sempre il primo a farti avanti per aiutarmi, quella notte mi hai aiutata tantissimo e te ne ringrazio. Ti ringrazio anche per avermi medicata prima》

"Edmund affogò ancora il viso sul braccio di Leysa e quelle parole, provocarono una lacrima che bagnò la camicia di Leysa.
Lei strinse Edmund un po' più a sé rimase in silenzio."
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Lisa~

𝑺𝒐𝒍𝒖𝒎 𝒊𝒏 𝑴𝒐𝒓𝒕𝒆𝒎 𝑭𝒊𝒏𝒊𝒂𝒕 𝑶𝒇𝒇𝒊𝒄𝒊𝒖𝒎 ● abt Edmund PevensieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora