XXXV

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[consiglio di leggere il capitolo ascoltando questa canzone <3]


"Ramandù.
Possente isola dalle alte montagne.
Squarciata in due dal mare, unita da un ponte in pietra, probabilmente datato ai primi decennni di vita di Narnia.
Svariate le correnti d'acqua sotterranee che sgorgavano in gorgoglianti cascate vomitanti acqua dolce nel mare...dolce.
Isola dalle scoscese alture e rigogliosi arbusti sui quali crescevan more, corbezzolo, e quant'altre bacche.
Isola incredibilmente fertile, avvolta in una flebile coltre di umidità.
Sulla punta più alta dell'isola, la stella azzurra, brillante e sontuosa illuminava il crepuscolo con le sue dita blu."

"Tutta la ciurma, nessuno escluso, si addentrarono fra i bassi alberi dell'isola.
Stanchi e morti di fame percorsero un alto ponte in pietra che collegava la breve spiaggia alla sontuosa e candida roccia dell'isola.
Una grezza scala in pietra condusse l'equipaggio al ponte che collegava quell'isola spaccata.
Valicaron quel ponte antico in fila indiana e proseguirono il tragitto finché non giunsero all'ingresso di un piccolo spiazzo con al centro: una lunga tavola addobbata.
Ai lati dell'ingresso vi erano dei grifoni di pietra gridavano in una posa plastica e elegante.
I tre sovrani, seguiti da Leysa, oltrepassarono quei due grifoni e s'addentrarono per quello spiazzo.
La tavola era imbandita dai cibi più sfiziosi e ricchi che si potessero immaginare. Una salvezza per un morto di fame."

"Edmund accese la sua torcia e illuminò quel cibo che tanto profumava e faceva venir l'acquolina in bocca a tutto l'equipaggio."

《mh, si mangia》"Brontolò il minotauro leccandosi i baffi."
《aspetta.》"Esclamò Caspian avanzando verso una parte della tavola coperta di rovi.
Edmund illuminò quella cacofania di arbusti e notò parecchie cose scintillanti."
《Lord Revilian, Argoz e Mavramorn》"Disse Caspian indicando i loro anelli con la spada."
《le loro spade》
Lucy s'avvicinò per prenderle ma sentì un alito caldo sul suo viso e s'allontanò gridando."
《che succede?!》"Domandò Leysa preoccupata."
《respira...》《anche lui》"Ribattè Edmund."
《è il cibo!》"Gridò Caspian provocando un sussulto nel minotauro che stava per addentare una mela.
Edmund e Lucy si impegnarono a prender le loro spade."
《Edmund, fermo, guarda lì》"Disse indicando un punto sulla tavola non molto distante dalla mano di Lord Revillian. Edmund fece luce su un coltello nero, rifinito in argento e dal corpo squadrato."
《quel coltello...》
《che cosa Lu?》
《ma certo! È il coltello di Jadis, quello con cui ha ucciso Aslan! Questa è la tavola di Aslan!》
"Appena Lucy nominò Jadis, Edmund e Leysa si guardarono e l'espressione di lui era quella di chi sapeva di aver ragione."
《presto le spade sulla tavola!》"Esclamò Caspian.
Tutte quelle lame vennero poste sulla fredda pietra di quel tavolo e, lentamente cominciaron a brillar di una forte luce blu.
Non fu la sola luce a colpire gli occhi dei presenti, anche una seconda luce, molto più forte che investì quelle povere cornee senza ritegno.
Poco dopo quella luce s'affievolì mostrando una dolce figura minuta dal lungo abito candido come le stelle.
La postura di questa era diritta, perfetta, portamento di una principessa si potrebbe dire.
Delicate le sue mani e braccia, candide e luminose, come il suo intero corpo.
Lungo la schiena vi erano vaste onde color avorio. Delicate e setose all'apparenza.
Le spalle morbide e dolci come lo zucchero.
Portava un volto piccolo e elegante, fatto di luminose pietre azzurre al posto degli occhi e altrettanti meravigliosi lineamenti.
Il tutto contornato da un sorriso zuccherino."

"La donna aprì le braccia e le candele della tavola s'accesero."
《benvenute e benvenuti, viaggiatori impavidi di Narnia, alla tavola di Aslan. Prego mangiate, le persone di cuore sono sempre accette alla tavola di Aslan.》
"La sua voce suonava come le corde più dolci di un arpa."
《chi siete...?》"Dimandò Caspian alquanto curioso riguardo quella maestosa figura."
《io sono Lilandill, figlia di Ramandù, vi ho guidati fino a qui.》
《voi siete una stella...》
"La giovine annuì."
《siete bellissima》"Disse in un soffio Caspian, il cui cuore era oramai incantato da cotanta bellezza."
《se è di distrazione per voi... posso cambiare aspetto.》
《no!》"Esclamarono Caspian e Edmund.
Caspian rivolse uno sguardo sbieco a Edmund, Lucy fece altrettanto. Edmund li guardò senza proferir parola, aveva altro a cui pensare.
Appena la vide si pentì di ogni pensiero riguardo la bellezza di quella stella.

Quale stella poteva esser più bella della luna?

Quale stella poteva desiderar, quando la luna era al suo fianco?

Come poteva... chi era quella stella per poter offuscare la luna? Qualcosa di sconosciuto. Quando la sua luna ormai, sapeva tutto di lui, lo conosceva, sapeva come scrutar la sua anima, come placare le sue paure.
Come poteva dimenticarla per quella stella.
Colei che tanto aveva rischiato per lui... colei che avrebbe affrontato un drago pur di saperlo salvo, vivo.
Colei che aveva giurato di proteggerlo anche a costo della vita.
Nella luce emanata da quella stella, Leysa brillava.
Era stanca, il viso ascitto e gli occhi spenti, eppure ai suoi occhi appariva più bella delle stelle.
Per Edmund, Leysa era sempre stata bella... ma ora tale bellezza aveva un sapore diverso. Un sapore che mai aveva provato in vita sua.
Con gli occhi percorse ancora una volta quella figura rigida, ne osservò ogni centimetro.
Le sue forti mani che stringevan quella imponente lancia, esponendo le proprie vene.
I suoi muscoli tesi che s'intravedevano sotto la manica di quella delicata camicia.
Quel viso impassibile, austero e spigoloso, sotto quella candida luce parve dipinto da Leonardo.
Aureo.
Guardandola, sorrise, sorrise perché forse la sua mente aveva compreso ciò che il suo corpo aveva assimilato da giorni.
Ripensò a quell'ormai lontano mattino e si pentì di non aver toccato quelle labbra allora.
Si pentì per aver dato ascolto al suo orgoglio.
Se allora avesse ascoltato il suo cuore... cosa sarebbe accaduto?
Fece piazza pulita di quella inquieta domanda, ricordandosi che insieme, avevano ancora tutta la vita davanti.
Dimenticò il motivo per cui era lì e girò tutta la lunga tavolata per poi avvicinarsi alla sua luna e sorreggerla, evitarle quello strazio, da sola.
Appena la sfiorò il suo cuore accellerò, gli andava bene così.
Leysa mormorò un grazie stanco, lasciandosi reggere dalle forti braccia di Edmund."

《aspettate, cos'è accaduto a loro?》"Dimando Caspian."
《quando sono giunti su quest'isola, atteggiamenti d'odio e egoismo prevalevano sui loro animi, simili comportamenti sono vietati alla tavola di Aslan. Ora son dei dormienti, pagano per la loro golosità.》
《si risveglieranno mai?》"Domandò Lucy."
《se l'incantesimo verrà spezzato, seguitemi, non v'è tempo da perdere.》

"Lilandill sollevò il dolce abito con le mani e a passo svelto si diresse verso un balcone sgangherato in rozza pietra grigia coperta di muschio.
Lucy, Caspian, Leysa e Edmund la seguirono."

《di spade ne avete trovate solo sei, la settima si trova laggiù.》"Le sue esili e piccole dita indicarono la non molto distante Isola delle Tenebre di cui Coriakin parlava."
《è quella l'origine di tutti i nostri problemi. Recuperate l'ultima spada e posatela insieme alle altre, la magia farà il resto.》
《cosa ci attende su quell'isola?》"Farfugliò Leysa che per la fame si sarebbe mangiata quella sconosciuta."
《i vostri incubi peggiori. Lì diventeranno realtà.》
《siamo spacciati quindi》"Continuò Leysa."
《siate forti navigatori impavidi. Non ci rimane molto tempo oramai, il terrore di quella nebbia prende sempre più anime ogni giorno...》
《per favore, rifocillatevi, riconquistate le forze miei guerrieri, la tavola di Aslan è per voi.》
《spero si incontrarvi ancora quando sarò di ritorno》"Disse Caspian guardando quella stupenda donna con quei suoi grandi occhi d'onice nera. Ipnotizzanti e profondi come l'oceano."

《allora, arrivederci》"Ancora una volta la sua voce suonò come una dolce nota musicale e, la stella tornò nel cielo senza preoccuparsi di non privare della vista quelle persone che le stavano intorno.
Emanò così tanta luce che tutti si dovettero coprire gli occhi per non perder la vista."

"La ciurma si godette quel delizioso pasto con tutto il cuore e la fame che potessero aver accumulato in quei giorni di magra sulla nave. Salparono alla volta di quella temibile isola prima dell'arrivo del seguente giorno."

"Prima che potessero lasciare la tavola di Aslan, Edmund si fermò a guardar quel pugnale che tanto gli ricordava quella squilibrata.
Ragionò per qualche secondo per poi prenderlo e portarlo a Caspian."

《custodiscilo nel luogo più remoto che conosci, nessuno deve sapere che è lì.》
《perché cotanta premura?》
《è pregno del sangue di Aslan, in mano alle persone sbagliate sarebbe un problema... finirebbero per far come facesti tu quel mattino alla Tavola di Pietra.》
"Caspian deglutì sonoramente e prese in mano quel pugnale dalla forma strana."
《va bene》
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Lisa~

𝑺𝒐𝒍𝒖𝒎 𝒊𝒏 𝑴𝒐𝒓𝒕𝒆𝒎 𝑭𝒊𝒏𝒊𝒂𝒕 𝑶𝒇𝒇𝒊𝒄𝒊𝒖𝒎 ● abt Edmund PevensieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora