XXXVIII

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《AVANTI EUSTACE!》"Gridò Ripiceep in groppa al drago che volava tremolante."
《fai vedere a questa cosa con chi ha a che fare!》
"Il drago si gettò contro quel serpente gigante e gli rigurgitò una fiammata in pieno viso.
Quasi lo scalfì, ma Eustace non demorse. Avrebbe dimostrato ai suoi cugini quel che valeva.
Si scaraventò ancora su quella bestia, la prese per il collo e cominciò a morderla.
Ripiceep scese dal suo dorso e infilzò la testa di quell'animale, che gridò ancora gettandosi a capofitto in acqua portando con sè Eustace e Ripiceep."

《EUSTACE!》"Gridò Lucy vedendo svanire in quell'acqua melmosa il cugino.

Poco dopo spuntò fuori dall'acqua e scaraventò il povero drago sul veliero, rompendo parecchie corde e lanterne. Successivamente rigettò Eustace sott'acqua.
Infine il serpente riemerse lanciandolo su uno scoglio, si procinse ad attaccarlo ma il drago sputò ancora fiamme roventi sul serpente che questa volta prese fuoco."

《VATTENE BESTIA MALEDETTA! LASCIACI IN PACE!》

"Gridò Lord Rhoop scaraventando la sua spada contro Eustace, colpendolo a una spalla."

《maledetto vecchio!》"Gridò Leysa tramortendolo con una gomitata.
Si voltò verso la ciurma."

《ARCIERI IN POSIZIONE!》"La sua voce tuonò, facendo eco in tutto il mare.
Drinian fu sul punto di ristabilir la catena di comando come era solito fare, ma forse ora avrebbe dovuto lasciar fare il furore della Comandante.

Eustace intanto, ferito da quella spada scappò esausto, nonostante la spada servisse a loro, non avrebbe sprecato la sua vita, avrebbe trovato un modo per portarla a Ramandù e togliersela di dosso, ma non avrebbe perso la vita colpa di un vecchio ingrato.
Lucy lo chiamò svariate volte ma lui non tornò, lasciando il povero Ripiceep zuppo e svenuto sul veliero."

《torniamo indietro, dobbiamo trovare Eustace!》"Disse Caspian avvicinandosi al ponte di comando."
《Eustace sa che fa. Troverà un modo per portare la spada a Ramandù. Aslan ci aiuterà se ce ne sarà bisogno.》"Ribadì Lucy."
《se Aslan ci può aiutare, perché non elimina questa bestia?!》"Farfugliò Drinian dal timone."
《dobbiamo affrontarlo, in ogni caso non ci lascerà andare comunque.》
《Lucy ha ragione, meglio star qui e ucciderlo.》"Disse portando a Lucy l'arco e le frecce di Susan."
《e come avete intenzione di affrontarlo e soprattutto ucciderlo?》
《proprio come uccisi i giganti del nord. Ha pur sempre dei muscoli questa bestia》"Rispose Leysa in un soffio mentre prese ad osservar quella creatura malsana.
Ella era ancora lì a dimenarsi fra il fuoco e a leccarsi le ferite inferte da Eustace, era più furiosa di prima.
Saettò in quelle acque e si gettò a capofitto sulla nave in un tentativo di avvolgerla.
Fu un successo.
Avviluppò nel suo corpo la nave facendo saltar via i rematori dai lati dell'imbarcazione che implosero.
Stridente e aggressivo si sarebbe divorato quella nave come un grissino."

"Caspian osservò la situazione, cercò con gli occhi un modo per infliggergli abbastanza ferite perché si ritirasse.
Volse lo sguardo in ogni direzione finché non trovò uno di quelli scogli acuminati che caretterizzavano il posto.
Nella sua mente baluginò un idea.
Saettò al timone e cercò il compagno."

《EDMUND!》
"Il ragazzo in preda al panico si voltò terrorizzato."
《SPINGIAMOLO CONTRO GLI SCOGLI!》"Gridò mantenendo saldo il timone fra le mani.
Edmund annuì e mise da parte la paura."
《VIRA A BABORDO IO LO MANTENGO DAVANTI LA PRUA!》"Fece per scattare ma Leysa lo prese per il polso."
《sei impazzito?! Potresti mori-》
《è colpa mia se questa cosa è qui e rischia di ucciderci tutti》"Lasciò la mano di Leysa che melanconicamente gli stringeva il polso e corse verso la bocca del drago che decorava la prua del Veliero dell'Alba.
Accese la sua ormai fidata torcia e tentò di attirare quegli occhi cupi, neri come quei fondali."

《SONO QUI BESTIA! UCCIDIMI!》

"Molteplici eran i pensieri che gli balenavan nella mente, eppure la sua mente strategica riusciva a mantenerli distanti, lontani dalla distrazione che rappresentavano."

"Il serpente se ne accorse e fu felice di aver servita quella succosa preda su un piatto così elegante e ben rifinito.
Spalancò le oscene fauci e addentò la prua come un grissino."

"Per la seconda volta in quello stramaledetto viaggio, a Leysa crollò il mondo addosso.
Per un attimo smise di respirare quando vide quelle fauci inghiottire il suo Re.
Fu una fitta al cuore, dolorosa e rovente.
Volle gridare ma le parole si bloccavan nella gola stretta e asciutta."

《SONO ANCORA QUI!》"Quella voce la richiamò alla realtà, lasciandole un forte dolore al petto. Era ancora vivo.
Pareva ancora intero."

"Lucy incoccò una freccia.
Lasciò la mano sulla freccia morbida, così che quell'infallibile arco potesse far ciò per cui era progettato.
Sentì la magia di quell'arco entrar in sintonia con i suoi polpastrelli come piccole fastidiose formiche.
Quella freccia schioccò nell'aria come una saetta rossa in quel lugubre cielo.
Colpì l'occhio del serpente che gridò con quel suo verso velenoso."

"Edmund notò quella freccia rossa e si sentì avvolto per un attimo dai caldi abbracci della sorella maggiore.
Più determinato di prima, attese il momento giusto per saltar giù dalla prua. Un salto pericoloso che fece balzar il cuore in gola a Leysa e Lucy."

"Il povero Eustace intanto, coperto di candida sabbia tropicale e colpito dal forte sole del mattino; schiuse gli occhi che provaron dolore nel vedere il sole.
Un sole molto vicino, caldo e stagliante.
Appena i suoi occhi s'abiruarono a quella luce che mai aveva visto in vita sua, riconobbe la figura oscura di un leone, grosso di stazza, alto forse un metro e cinquanta o di più.
Emanava un aurea sicura e arcana.
Quella mistica creatura dal volto austero s'avvicinò con passo calmo ed elegante verso quella bestia ferita.
Vide la zampa anteriore del leone sfoderar gli artigli lucenti e graffiar la sabbia candida.
Quando quella zampa possente accarezzò il suolo, Eustace percepì uno strano calore, che si tramutò presto in dolore.
Volle urlare ma non riusciva, poteva solo tentar di grattar via quella pelle che cominciava a bruciare dall'interno.
Il possente leone graffiò la sabbia ancora una volta e quel calore e dolore amumentarono, pensò stesse andando a fuoco ma, non era ancora arrivato il momento per quello.
Lungo il suo petto di drago uno squarcio s'aprì alleviando quel dolore che provava, diventando piacevole, buono.
L'animale imponente ruggì.
Talmente fu potente quel ruggito che l'oceano lo ripetè svariate volte.
Quando quell'arcano suono raggiunse il suo corpo, quella pelle di drago andò a fuoco, bruciò fino a diventar cenere e svanire nel vento fresco di Ramandù.

Aslan lasciò il povero Eustace adagiato su un letto di foglie secche sull'isola di Ramandù. Confidando nella lealtà di quel giovine ragazzo scettico e maldestro, lasciò nelle sue mani il destino di tutti coloro che affrontavan quel serpente frutto della paura di Edmund."

" Frutto delle sue paure, sua la colpa. ,,
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Lisa~

𝑺𝒐𝒍𝒖𝒎 𝒊𝒏 𝑴𝒐𝒓𝒕𝒆𝒎 𝑭𝒊𝒏𝒊𝒂𝒕 𝑶𝒇𝒇𝒊𝒄𝒊𝒖𝒎 ● abt Edmund PevensieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora