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Durante il viaggio Peter remava mentre Edmund manteneva il timone nella direzione giusta, Leysa dormiva e le due sorelle si persero a guardare il paesaggio attorno, cosí verdeggiante eppure morto, triste. Trumpikin non riusciva a scacciare quel dubbio che aveva per la testa riguardo la ragazza dai lunghi capelli, se non fosse stato per la sua pelle chiara l'avrebbe scambiata per una telmarina, ma guardandola notava, percepiva ci fosse qualcosa di più in lei.
<<Maestá posso farvi una domanda>> chiese rivolgendosi a Peter <<ti ascolto>>

<<Chi é la ragazza che viaggia con voi?>>

La domanda destó l'attenzione degli altri tre che lo guardarono increduli, non capendo come potesse averla dimenticata. <<Che domande fai?!>> Lucy incrociò le braccia davanti al petto cercando di capire perché non ricordasse Leysa. <<Lei é la Comandante dell'Esercito di Narnia, nostra consigliera e asso nella manica>> Decretó il Magnifico guardandola fiero di averla al suo fianco come guerriera e amica; quelle parole fecero brillare di speranza gli occhi dell'ormai stanco nano. <<La credevamo morta contro l'ultima battaglia contro Telmar, per questo ci siamo nascosti>> <<se non fosse giunta da noi probabilmente lo sarebbe di sicuro- continuó Susan guardandola dolcemente mentre dormiva -era in una pozza di sangue quando l'abbiamo trovata, l'aveva scampata per un soffio>> conluse stringendosi tra le braccia.

<<non vi siete mai chiesti perché avete potuto vivere nascosti cosí a lungo? Perché Telmar non varcasse la foresta? Avrebbero potuto prendere Cair Paravel e cancellare ogni ricordo della Narnia prima di loro ma non l'hanno fatto... Perché?>> La voce di Edmund fu piena e pacata, guardó il nano con gli occhi di uno che s'era sentito offeso. <<Perché oltre ad odiarci ci schifano e temono per questo>> <<non lo trovi banale? Perché temervi quando sono in superiorità numerica e non hanno mai avuto problema nell'uccidervi?>> Trumpkin non seppe come rispondere e cercó di capire a cosa si riferisse il suo sovrano. <<Telmar non teme voi di Narnia, ma quella furia assetata di sangue che sola li ha sterminati. Quella creatura coperta del sangue dei loro compatrioti che non poteva morire; Leysa.>> Non la conosceva bene e questo era certo, ma era sicuro che fosse riuscita a depositare il seme del terrore nelle loro menti... nella loro cultura <<eppure hanno varcato la foresta per inseguire un fuggitivo, ha suonato lui il corno>> gli occhi di Susan si illuminarono per qualche attimo. <<Portaci da lui, e i sacrifici di Narnia non saranno stati vani>> concluse Peter austero.

Edmund intanto abbassó lo sguardo e la sua mente, da quando aveva rimesso piede su quella terra non aveva fatto altro che pensare a quella strega e a quel maledetto errore. Il senso di colpa avviluppava sulle sue viscere, peccando di gola con il suo corpo. Le morti che aveva causato non facevan che sussurrare come gelidi fantasmi; sentiva di non meritare quel rispetto, riverenza e quel maledetto trono. Maledetta corona che non faceva che gravare sulla sua testa, rendendola pesante. Aveva imparato tanto da quell'errore, eppure il senso di colpa non faceva che banchettare delle sue cervella, legandolo a sé stesso, logorando mente e anima. Resisteva per il bene della sua famiglia, ma quel pensiero gli offuscava i pensieri.

[...]

La compagnia attraccó la barca a riva e scese senza troppi problemi e la più piccola inizió a passeggiar intorno ai lembi del fiume, adocchió un orso e gli si avvicinó dolce e felice di vedere un animale, ma non incontró ció che sperava. L'animale si alzò impiedi e il suo ruglio gorgogliante fece drizzare i peli alla Regina, indietreggiò con la paura nel cuore, incespicò e rovinò sulla ghiaia. Fu per attaccarla per un pasto ancora caldo, ma una freccia fermò l'orso.
<<Lucy va via da lì!>> Tuonò Peter preoccupato e la Comandante scattò come un fulmine a proteggere la sua Regina, a spada tratta fermò le possenti zampe, con un calcio lo spinse via liberando la lama per poter sferrare un profondo fendente all'orso che morì quasi istantaneamente; sventrato.
<<Susan perchè non hai scoccato quella freccia?>> Domandò Leysa controllando che Lucy stesse bene <<non lo so...- chinò il capo quasi pentendosi, rendendosi conto di non esser stata in grado di proteggere la sorella se fossero state sole; ma lei credeva fosse senziente - credevo...>> <<quando ti trattano sempre e solo come una bestia finisci per diventarlo>> le rispose Trumpkin con gli occhi di chi ormai s'era rassegnato a quell'infausto destino, poi s'avvicinò alla bestia e con un coltellino iniziò a tagliarne le carni: quella sarebbe stata la loro cena.

Proseguirono verso il Fiume Rapido e dopo ore di cammino si ritrovarono dinanzi uno strapiombo scavato dal fiume, si decisero a cambiare strada quando Lucy esclamó: <<Aslan! C'é Aslan!>> Il resto della compagnia si voltó sperando di vedere la possente bestia, ma non videro assolutamente niente <<dove? Non lo vedo?>> <<Era lí, oltre il fiume>> <<Maestá...>> mormoró Trumpkin quasi infastidito dalla gioia che aveva negli occhi la ragazza. <<Non sono pazza! Io l'ho visto!>> I ragazzi si guardarono cercando una soluzione, qualcosa da fare per sviare il problema <<l'ultima volta che non ho creduto a Lucy, ho finito per fare la figura dello stupido...>> s'intromise Edmund guardando la sorella più piccola con gli occhi di chi si fidava ciecamente <<Lucy non é mai caduta in errore, ha sempre saputo quali mosse fossero giuste, se muover guerra o stipulare accordi>> aggiunse la Comandante <<Non possiamo comunque passare di qui, proviamo da Beruna>> continuó Trumpkin ancora infastidito dalla cieca fiducia che riponevano in quell'Aslan che non li aveva mai aiutati, mai liberati, mai salvati da quella fine tanto ingiusta.
Seguirono il consiglio del nano ma dovettero tornare sui loro passi quando videro Beruna circondata da uomini di Telmar intenti a costruire un ponte. Seguendo Lucy scoprirono un passaggio che gli permise di attraversare il fiume e proseguirono per la loro strada per trovare questo Caspian.
Al calar del sole si sistemarono per la notte, preparando un accampamento campato per aria. Avrebbero di nuovo dormito stesi sulla nuda terra.

...

𝑺𝒐𝒍𝒖𝒎 𝒊𝒏 𝑴𝒐𝒓𝒕𝒆𝒎 𝑭𝒊𝒏𝒊𝒂𝒕 𝑶𝒇𝒇𝒊𝒄𝒊𝒖𝒎 ● abt Edmund PevensieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora