XXXVII

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[vi consiglio di leggere il capitolo con questa canzone in sottofondo per un'esperienza migliore nella lettura]






"Caspian salì sul castello di prua e in quel momento divvenne Re per davvero."

《abitanti di Narnia!
Indipendentemente da ciò che accadrà in questo posto, sappiate che ogni anima di fronte a me s'è guadagnata il suo posto nella ciurma del Veliero dell'Alba.》

"Nell'aleggiante silenzio della ciurma, si potevan udire i mostruosi rumori di quell'isola che stavan per combattere."

《Insieme abbiamo navigato lontano, insieme abbiamo affrontato numerose peripezie, e potremo farlo ancora.
Non lasciamo che quest'isola ci vinca, non lasciatevi cadere nella falsa paura che questa landa ci mostrerà. Siate forti!》

"Edmund guardò la persona a cui aveva lasciato Narnia fra le mani, non se ne pentí. Era nato per fare il Re e ne fu sollevato, fu felice di aver combattuto al suo fianco e averlo aiutato a prendersi il trono.
Fu fiero di quelle parole severe che pronunciava, gli parve che quelle parole sull'isola del drago l'avessero fortificato nell'animo.
Lucy, accanto a lui era della stessa opinione, Narnia, la terra che l'aveva allevata era nelle mani giuste."

《Le vite dei nostri compatrioti dipendono da questo.
Pensate a coloro che siam venuti a salvare.
Ricordate Aslan, ricordate Narnia.》

《per Narnia!》"Fu Leysa la prima a gridare.
Sentir quel grido provenir dalle sue labbra colpì Caspian nel profondo. Sentì di aver colpito la sua ciurma con quelle parole, di averli incoraggiati tutti, ne fu felice e fiero."

"La ciurma rispose a quel primo grido con altri, più forti e focosi.
Quel grido suonava arcano e antico, colmo di memorie riguardo antiche battaglie.
Le armi alzate al cielo pronte a vincer quell'isola."

"Dal ponte di comando, Drinian al timone, guidava il veliero verso l'isola e preparava se stesso a quell'ignoto.
Ascoltò il discorso di quel giovane Re che serviva e si rese conto di quanto incoraggiante potesse essere, era solo un ragazzino infondo.
Quando la ciurma gridò quelle parole di battaglia, si sentì chiamato a urlare, ma si limitò a mormorar quelle parole che in realtà non gli appartenevano; lui era un telmarino e proprio come la Comandante diceva: aveva distrutto quella terra."

《accendere le lanterne!》"Gridò mentre la nave s'addentrava in quella nebbia fitta e plumbea."

"Eustace e Ripiceep seguirono la nave in volo, ma poco prima di entrare nella coltre di nebbia, Eustace indietreggiò intimorito da cosa gli sarebbe potuto accadere lì dentro."
《HEI!》
"Ripiceep scivolò sul suo muso di fretta e quasi cadde."
《NON TORNERÒ INDIETRO DI FRONTE AL PERICOLO》"Gridò in faccia a quel drago cagasotto, che sbuffò in risposta."
《Eustace tu sei un drago! Io un topo! LA TUA PELLE È COME UNA CORAZZA! Affronta le tue paure ragazzo!》"Esclamò e ricevendo poi un ruggito come risposta.
Eustace si gettò a capofitto verso quell'isola fatta di paure."

"Il veliero era immerso in quella nebbia maleodorante e fitta, talmente fitta da far difficoltà a respirare.
Circondato da chissà cosa in quelle dense e oscure acque, il veliero proseguiva lento e cauto, guidato da Drinian.
La ciurma scrutava, al meglio che poteva il circondario, in cerca dell'ultima spada e del suo proprietario.
Leysa era altrettanto in difficoltà, quella nebbia offuscava persino la sua vista di fata.
Intanto nei lamenti di quell'isola, la sua nebbia insieme alle paure della ciurma s'addentrava fra le travi della nave catturando le menti di rematori, soldati e Re.
" tu non sei mio figlio ,, Parole che Caspian continuava a udir da qualche minuto, una voce cresciuta che vagamente ricordava, forse.
Si voltò e vide il volto vago di suo padre.
Vago perché lui stesso non lo ricordava.
Il suo sprezzante volto sputava parole malvagie sul figlio.
" non sei degno di regnare ,, Scosse la testa, sicuro che quell'immagine e quelle parole eran semplici frutti delle sue insicurezze e di quella maledetta isola."

"Il signor Rees vide sua moglie, in un corpo fatto di nebbia densa e maleodorante, gettarsi dal ponte della nave in quell'acqua scura."

《Edmund》
"Riconobbe quella voce come fosse quella della madre.
Quel suono simile a un sibilo gli percorse il corpo in un brivido freddo.
Sarebbero potuti passare anni, decenni dalla morte di quella donna, ma mai sarebbe riuscito a dimenticar quel mostro, mai avrebbe smesso di temerla.
La vide aleggiare intorno al veliero, oltrepassare l'albero maestro e raggiungerlo come aveva fatto quella notte. Col suo corpo di nebbia melmosa e densa."

《ti farò diventare mio Re》

"La solita farsa che conosceva da troppo.
Eppure quella donna riusciva a intimorirlo come nemmeno un serpente marino sarebbe riuscito a fare.
Continuava a navigare in mezzo a quella puzza, chiamando il suo nome.
Leysa gli aveva ripetuto quelle sue parole, tentò di ricordarsele, la cercò con gli occhi, vide quella lancia sguainata.
Mai sarebbe potuta tornare."

"Leysa si voltò verso Edmund, sentiva il suo sguardo sul collo, incontrò il suo sguardo in cui vi riconobbe la paura. Gli si avvicinò e lo prese per le spalle."
《Edmund》
"Lui sembrò svegliarsi da un sogno quando lo toccò.
Prese un respiro di sollievo e la guardò negli occhi ancora una volta."
《come fai a non aver paura?》
《sono terrorizzata in realtà.》"Rispose secca."
《sen-》"Gli mise una mano sulla bocca e le sue orecchie parvero drizzarsi come quelle di un lupo.
S'avvicinò a un bordo del ponte e rimase ad ascoltare."
《che succede Leysa?》
"Domandò Caspian in un urlo mentre gli occhi di Leysa diventavan due fessure."
《credo di aver trovato il tuo Lord.》
《come fai a dirlo?》"Domandò avvicinandosi."
《somiglia a voi di Telmar, e ha una spada.》
"Edmund li raggiunse con la sua torcia e illuminò uno scoglio acuminato su cui vi era un uomo, scarno, vestito di stracci e dalla barba lunga e crespa. Gli era piuttosto vicina la nave.
Appena vide quella forte luce sui suoi occhi, l'uomo gridò e iniziò a sventolar la sua spada come un forsennato."

《VADERETRO MOSTRO! TU NON MI AVRAI!》

"Caspian aguzzò la vista e riconobbe il volto sciupato di quell'uomo."
《Lord Rhoop. CALATE UNA SCIALUPPA!》"Gridò, appena il minotauro ripetè l'ordine, l'uomo fu già a bordo grazie a Eustace."
《LASCIATEMI!》"Gridò sventolando la spada come se non la sapesse usare, Caspian si avvicinò."
《mio Lord, sono Caspian vostro Re, siete al sicuro ora.》
"L'uomo trasalì e prese Caspian per le spalle."
《COSA CI FATE QUI!? NON DOVEVATE VENIRE QUI! INVERTITE LA ROTTA PRESTO!》
《abbiamo la spada, possiamo andare!》"Esclamò Edmund, Caspian annuì e guardò Drinian che girò il timone bruscamente."
《si torna a Ramandù!》"Gridò Drinian."
"La ciurma tirò un sospiro di sollievo prima di mettersi all'opera.
Intanto il Lord, palesemente uscito di senno continuò a farfugliare cose di dubbio significato.
Edmund lo guardava con un espressione quasi triste, e quando Lord Rhoop si voltò dalla sua parte, fraintese il suo sguardo per paura forse."
《FERMATE I PENSIERI! O LI TRASFORMERÀ IN REALTÀ!》
《TI PARE CHE POSSA FERMARE I MIEI PENSIERI IMBECILLE!》"Gridò Leysa che fu sul punto di colpirlo prima che Caspian la fermasse.
Per un attimo Edmund di fermò."

《oh merda》"Caspian rimase sbigottito da quella parola, non se l'aspettava da Edmund."
《cos'hai pensato Edmund?》"Domandò Lucy che tentò di raggiungerlo ma lui s'affacciò dal parapetto del ponte."
《scusate》
"Leysa scutò quell'acqua plumbea."
《possiamo ancora spuntarla Ed.》
《cosa?!》
《almeno non è Jadis-》"La nave venne colpita dal lato scaraventando Leysa, Edmund e Lucy dalla parte opposta della nave."
《LUCY PORTA GAEL NELL'UFFICIO DI CASPIAN!》"Gridò Leysa mentre una colonna d'acqua si issò davanti ai loro visi."

"L'acqua scivolò lungo quel corpo viscido coperto di strane protuberanze.
Era alto forse quattro metri, difficile a dirsi quando quella bestia melmosa simile a un serpente cominciò a gridare.
Simile al sibilar di un serpente ma era un urlo, straziante e acuto.
Aveva una testa imponente e il muso schiacciato contornato da acuminate fauci.
I suoi occhi eran minuscoli, neri e impercettibili in quell'oscurità."

"Leysa strinse la mano di Edmund che tremava come un ramoscello."
《batteremo anche questo mostro, nulla di diverso da quei mercanti di schiavi.》
"Edmund continuò a guardar quella bestia ma strinse ancora la mano di Leysa, come se potesse far svanire quella paura."
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Lisa~

𝑺𝒐𝒍𝒖𝒎 𝒊𝒏 𝑴𝒐𝒓𝒕𝒆𝒎 𝑭𝒊𝒏𝒊𝒂𝒕 𝑶𝒇𝒇𝒊𝒄𝒊𝒖𝒎 ● abt Edmund PevensieDove le storie prendono vita. Scoprilo ora