제 36 장

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Se non impugno una spada non posso difenderti, se impugno una spada non posso abbracciarti...

[Sogno]
Continuavo a correre, una voce mi chiamava, un pianto, un urlo, ero disperato, un bambino, io, cosa ci facevo lì esattamente?

X:Hyung ti prego aiutami!

"non ti vedo, dove sei?!" più correvo ed ero convinto di avvicinarmi, più mi allontanavo dalla meta , non sapevo nemmeno io cosa fare, in mezzo a quegli alberi, ero da solo anch'io.

X:ho bisogno di aiuto!

Ripresi a correre invano, tornavo sempre al punto di partenza

" riesco a sentire solo la tua voce, come ti chiami?"

X:i-io non lo so

Mi guardai attorno, gli alberi erano abbastanza alti, era impossibile che fosse lassù eppure qualcosa mi diceva di arrampicarmi , non me lo feci ripetere due volte, iniziai a scalare il tronco , caddi due volte facendomi male alle mani, ma ritentai...

X: ti prego fai in fretta...

[fine sogno]

>~<

"Hai avuto un incubo, parlavi nel sonno" avevo il fiatone, San accese ma luce del comodino "scusami se ti ho svegliato" ero agitato e sudavo nonostante stessimo in inverno "non scusarti, vado a prendere un po' d'acqua calda così ti faccio una tisana" prese una bottiglia posando un piccolo bacio sulla mia fronte "non aver paura, ricordati che io ci sono sempre al tuo fianco" udite quelle parole strinsi il tessuto del pigiama di San, lui mi accarezzó la schiena per qualche istante giusto il tempo per calmarmi "torno subito" uscii dalla porta sparendo dalla mia vista, rimasto solo sospirai profondamente, presi gli occhi dal mio comodino e accesi la luce prendendo qualche volume di One Piece, erano le uniche cose in grado di calmarmi veramente. Chi era quella voce? Era di un bambino sicuramente, perché mi sentivo come se in quel momento stessi rivivendo un dejavù? Allontanai i pensieri e iniziai a leggere fino all'arrivo di San.

"prendi è ancora caldo" mi diede la tazza sedendosi davanti a me, sembrava triste? O dispiaciuto? "che c'hai?" sorseggiai quella bevanda amara "nulla" rispose abbassando gli occhi sulle sue dita "se hai sonno vai a nanna" lo incitai vedendo le sue profonde occhiaie "non sono stanco" la sua voce era diversa, più calma, insolita, presi un goccio di quella tisana e avvicinai le mie labbra alle sue per rilasciare la bevanda su di lui, lo colsi all'improvviso, sussultó tenendo gli occhi aperti mentre io li avevo chiusi, mi staccai "i-io non lo so cosa mi è preso, scusa" tornai a bere ma San bloccò la mia mano per portare il mio viso su di sé,posò tanti piccoli baci umidi sulla mia faccia, prendendomi per i fianchi mi spinse a sé, non toccò le labbra, non capii il perché, stavo diventando dipendente di San, morivo per astinenza delle sue labbra su di me "non guardarmi così" dissi all'improvviso "non riesco a trattenermi, mi fai sentire goffo e non sono abituato" posai la tazza e vidi San avvicinarsi ancora di più, lo fermai posando le mie mani sul suo petto "sei così piccolo e indifeso che avvolte mi chiedo come urleresti il mio nome se ti facessi mio, questa notte, la prossima e la prossima ancora, aishhhh mi farai impazzire" indietreggió tornando nel suo letto "devo cercare di trattenermi" parlava da solo? O forse ne era convinto? "San?" il confetto si voltó nella mia direzione sorridendo "se tu un giorno dovessi star male, che senti che crolli, ti prego, vieni da me" sentivo di doverli almeno quello "va bene piccolo mio" si alzò nuovamente dal letto e venne verso di me, mi guardó per qualche istante come per chiedere il permesso, prese le mie labbra e le assaporó, mi strinsi a lui portando le braccia intorno al suo collo "dormi con me, ti prego" avevo bisogno di lui, della sua presenza accanto a me "d'accordo" si infiló sotto le coperte e prendendomi per i fianchi mi avvicinó a sè, potei sentire il suo odore, il suo respiro, mi sentii a casa dentro quelle possenti braccia, gli baciai il mento e stringendomi a lui mi addormentai sulle braccia di Morfeo.

Tu sei un po' come un gatto randagio: vivi come ti pare, libero e orgoglioso, ma in realtà nascondi una ferita che sanguina ancora, vero? A una sventata come me anche quello sembrava molto cool, ma non sapevo quanto dolore ti provocasse

Il mattino seguente fui il primo a svegliarmi in anticipo, decisi di fare come mi era stato suggerito, scrissi un bigliettino a San lasciandolo sul cuscino con la speranza che se ne accorgesse e vestendomi con le prime cose che mi sono capitate davanti all'armadio, mi avviai verso la cucina. "Siamo mattinieri a quanto vedo" mi voltai e vidi Wonho il professore di educazione fisica anche allenatore di Seongwha "buongiorno anche a te Hyung, avevo fame quindi eccomi qui" il ragazzo palestrato sorrise portando accanto a me una tazza di latte "è caldo, bevilo prima che si freddi" lo ringraziai "non ci siamo visti da un po' e soprattutto non sei più venuto in palestra" forzai un sorriso amaro "avevo promesso a Seongwha che ci saremmo allenati assieme ma sono molto pigro, siamo su due lunghezze d'onda ultimamente" sospirai "avete litigato? Siete giovani, alla vostra età è normale, lascia passare un paio di giorni e ti cercherà lui vedrai" posò una mano sulla mia spalla "tu ne hai passate tante Wooyoung, ma anche Seonghwa non è di roccia" ragionai sulle sue parole "Hyung, posso chiederti un favore? potresti parlargli? sai, ultimamente non parliamo molto io e lui e credo che se parlasse con qualcuno che lo conosce poco si aprirà " Wonho annuii "lascia fare a me, ci becchiamo" mi salutò con la mano sparendo. Posai i vari ingredienti nel ripiano e iniziai a cucinare, la mensa era uno dei miei luoghi preferiti in quell'istituto, chi voleva poteva cucinarsi a tutte le ore, solo a pranzo dovevi accontentarti del cibo di mensa solo perché c'erano le cuoche.

Preparai degli Uramaki, ricetta Giapponese e un po' di Zuppa di Miso. "mmm cibo giapponese, io amo" un paio capelli tirati all'indietro da un po' di lacca mi vennero incontro, era facile capire di chi fosse, San mi venne incontro posando la testa sulla mia spalla mentre tagliavo un po' di verdure "carino da parte tua,il biglietto" notai che lo teneva in mano "Sannie io sto andando in cucina, quindi al tuo risveglio se non mi trovi non ti spaventare" lesse sul mio orecchio facendomi sussultare "è la prima volta che qualcuno mi chiama così, posso sposarti?" lo scansai con una gomitata "non scherzare" andai verso il forno seguito da lui "dillo" mi fermai "cosa?" testa rosa fece due passi avanti e con la fronte toccò la mia "chiamami così" indicò il nome sul fogliettino "l'ho scritto di fretta stamattina, smettila di farti le pippe mentali" San sorrise "sarà, però questo ti rende ancora più in mio possesso" ignorai le sue parole "smettila se non vuoi che dia fuoco a qualcosa, in cucina ci vuole concentrazione" il ragazzo che notai fosse vestito diversamente, continuó a sorridere "spero di sentirlo ancora quel nomignolo, magari dalle tue labbra e in posizioni un po' più diverse... Sai cosa intendo, con quel richiamo credo che andrei sulla Luna" mi voltai per fulminarlo "esci da qua su, pervertito" gli diedi il piatto pieno di cibo "mangia di più e parla di meno".

"Ma quindi il progetto è finito?" Mingi agitato chiedeva "manca solo la tua parte finale, credi che come power point sia accettabile? " il ragazzo annuii prendendo la chiavetta "Grazie ancora"

Quel giorno durante l'ora di fisica decisi di prendere appunti e stare attento durante la lezione, per una volta in vita mia, io e San non frequentavamo gli stessi corsi apparte arte e la cosa stava iniziando a dispiacermi, lui aveva scelto letteratura e tutto ciò che riguardava le materie classiche. "Vieni con noi?" Yunho ventolava la sua mano "ehm io devo andare da una parte,prendo un block notes per annotare le cose essenziali che mi servono all'arrivo di Yeosang, manca sempre meno al suo arrivo, vi raggiungo dopo" dovevo parlare con Hong-joong, mi avviai verso l'ultimo anno ma non lo trovai da nessuna parte dei capelli blu, andai a chiedere in classe sua "Hongjoong? Ha preso l'influenza, da ieri non viene" ringraziai un ragazzo e me ne tornai indietro, a metà strada incontrai due caposcuola "scusatemi, mi sapreste dire dov'è Hongjoong?" uno di loro mi guardava in modo sospetto "tu devi essere Wooyoung? Lui è in camera, continua fino alla fine e poi gira a destra e lì trovi la porta, se dorme tu bussa più forte, Hong-joong ha il sonno pesante" ringraziai entrambi e mi avviai, in quell'istante mi squilló il cellulare.

Hyeongjun :Hyung oggi non vieni a vedere le competizioni?

"No, oggi non posso, devo vedere un mio amico che non sta molto bene "

Hyeongjun :ah capisco, fammi sapere se ti serve qualcosa

Chiusi la chiamata e arrivato davanti alla porta bussai.

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