Don't lie, you just hurt yourself {WOOSAN} 🪐♡

제 16 장

Quando sono sopraffatto dalle preoccupazioni, ripenso a un uomo che, sul suo letto di morte, disse che tutta la sua vita era stata piena di preoccupazioni, la maggior parte delle quali per cose che mai accaddero.
SIR WINSTON CHURCHILL

Il giorno seguente quando mi svegliai avevo un forte mal di testa, la sera prima non ero riuscito a dormire granché, avevo anche avuto un incubo e questo mi aveva tenuto sveglio tutta la notte fino alle sei del mattino, quindi avevo ancora tanto sonno, l'unica soluzione sarebbe stata quella di saltare la prima ora per recuperare le ore perse, i miei pensieri furono interrotti dalle urla di Sanha "AAAAAAAAAA MOONBIN DOVE CAZZO SEI FINITO?! HAI BUTTATO TUTTA L'ACQUA PER TERRA DISGRAZIATO!!" mi stropicciai gli occhi per vedere meglio quella figura snella che correva con solo un paio di boxer "Oh buongiorno Wooyoung, dormito bene? Hai per caso visto quello stronzo?" si sedette ai piedi del mio letto "ti vedo un po' pallido, sicuro tu stia bene?" annui abbassando la testa "non ho dormito, quindi se trovi Moonbin digli di lasciare la stanza così io posso recuperare le ore di sonno" il ragazzo annuii alzandosi a chiudere le tende "credo che tu faccia bene a riposare, hai delle occhiaie spaventose" rise mentre canticchiava qualcosa "non andare in bagno, prima devo farglielo pulire" mi immaginai la scena dove Moonbin puliva, probabilmente avrebbe iniziato ma poi avrebbe lasciato che il lavoro lo finisse Sanha , iniziai a ridere "non riesco ad immaginarlo" il ragazzo si vestì "appena lo vedo lo meno" prese le chiavi e uscendo scrisse qualcosa sulla porta e uscii.

|sogno|
"ti prego non lasciarmi! Non mollare la mia mano, sei l'unica persona che rende migliore questa schifo di vita!ho bisogno di te!"
X:"quindi ti servo solo come oggetto? E poi mi getterai come gli assorbenti una volta che mi avrai usato?
W:" ma cosa stai dicendo? Lo sai che non ti ho mai considerata un oggetto, quindi ti prego, non fare la stupida e vivi"
X:io sono stanca, sono stanca di far finta che vada tutto bene, SONO STANCA DI ESSERE GIUDICATA PER OGNI COSA! PERCHÉ TU LO SAI ANCHE SE SEMBRA NON MI IMPORTI DENTRO CI SOFFRO, ARRIVO A CASA E SCOPPIO IN LACRIME. QUESTA VITA FA SCHIFO, IO FACCIO SCHIFO! "
la ragazza davanti a me aveva iniziato a piangere e continuava a sporgersi al margine di quello che era il palazzo di casa sua, non volevo che finisse così, non doveva...
X:Wooyoung, tu sei l'unico che mi è stato veramente vicino, ma adesso ho preso la mia decisione, non è colpa tua, ma ti prego, lasciami, questa è la mia scelta...
Mi stava pregando, ma io sapevo che significava lasciarla andare ma non ero pronto "ti prego... SE TU NON CI SARAI PER ME SARÀ IMPOSSIBILE ANDARE AVANTI! QUINDI TI PREGO SCENDI!" cercai di avvicinarmi, ma come accade spesso nei sogni non riuscivo a muovermi, cercai di urlare ma la voce non usciva, ero paralizzato, volevo urlare, salvarla... senza calcolare il tempo nella distanza, la ragazza davanti a me piangeva, mi faceva male il cuore, si girò dopo avermi salutato con un sorriso e si lanciò. "NOOOOOOO!!!!!"
>~<

"Wooyoung! Wooyoung!WOOYOUNG svegliati!" continuavo a piangere, mi faceva male il cuore, cercai di muovermi inutilmente, dentro di me avrei voluto cambiare tutto, perché io, perché, perchè?
Wooyoung?! Wooyoung! SVEGLIATI CAZZO!
"PERCHÉ!?" aprii gli occhi alzandomi col busto, la persona che notai davanti a me non era quella che avrei voluto vedere, San indossava una giacca di pelle nera con dei jeans strappati davanti, ma la cosa che non lasciai trascurata era la camicia mezza sbottonata dal dove si intravedevano tutti i tatuaggi, inoltre feceva intravedere le sue clavicole, se fosse stato mio figlio l'avrei sculacciato per il modo di vestirsi, indossava anche un paio di occhiali da vista, era divino, mi guardava preoccupato "hey, calma, hai avuto solo un brutto incubo, ho visto che ti agitavi e piangevi urlando, quindi ti ho svegliato" non gli dissi niente, mi avvicinai a lui e lo abbracciai, il ragazzo non oppose resistenza, mi accarezzò la testa sussurrandomi "piano piano lo spavento andrà via, immagina di essere sulla spiaggia a guardare l'orizzonte, quell'immagine ti darà tranquillità, immagina che io stia accanto a te e entrambi guardiamo l'orizzonte " immaginai la scena, ma nella mia mente non era San ad essere accanto a me, ma lei, la mia migliore amica "h-ho pa-ura" strinsi il tessuto della sua maglia e mi sfogai in un pianto strozzato. Non so in quale modo ci riuscì, ma iniziai a calmarmi solo quando iniziai ad ascoltare la poesia Guerra e pace libertà e schiavitù di Percy Bysshe Shelley: