Capitolo 9

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Harry mi accompagnò a casa alla fine. Per tutto il tragitto non aveva fatto altro che starsene zitto a sbuffare, con la radio in sottofondo che parlava di come fosse soleggiata Londra - nel pomeriggio il cielo si era riempito di nuvole un'altra volta e aveva piovuto, come sempre.
Sapevo di dargli fastidio, da come mi aveva risposto in camera, così incazzato e irritato, eppure aveva accettato di accompagnarmi. Forse gli importava almeno un po' di me. Mi aveva rivalutato la sera precedente ed io avevo giocato inconsciamente al suo gioco. Mi ero piegato - non solo fisicamente - alla sua volontà, avevo messo da parte l'amor proprio e mi ero lasciato toccare e baciare come voleva lui. E come volevo io.
Mi vennero i brividi ripensando alle sue mani sul mio corpo, alla sua lingua ruvida che sfiorava la mia pelle sensibile.
Dio.
«Quindi ci hai scopato la sera del tuo appuntamento con Dan, se Niall lo scopre sei morto» Liam ridacchiò seduto a gambe incrociate sul mio letto.
«Dici che non dovrei dirglielo?» mi morsi il labbro.
Liam aveva ragione, il biondo mi avrebbe tolto la vita. Pur non avendo chissà quale rapporto con Dan, Niall mi aveva espressamente richiesto di non combinare casini con il suo collega.
Ehi Niall indovina, l'ho lasciato in discoteca per scopare con il vecchio e pensa un po' mi ha anche visto!
Potevo tenere la bocca chiusa e minacciare Liam di fare la stessa cosa, ma Dan non potevo di certo fermarlo. Ero sicuro che mi odiasse dopo ciò che avevo fatto. Gli piacevo davvero troppo e lui piaceva a me, lo avevo ferito ingiustamente per una persona che mi aveva trattato male.

Ma era Harry.

Sospirai.
«Ti direi di no se fosse un'altra persona, ma è Niall, il tuo migliore amico» prese un cuscino e lo strinse al petto.
Annuii, consapevole.
«Lasciami solo un po' di tempo, va bene?».
«Stai tranquillo Lou, non hai ucciso nessuno. Non è poi così grave».
Sospirai per la milionesima volta spostando lo sguardo da una parte all'altra della stanza.
Poi mi ricordai.
«Un uccellino mi ha detto che ti sei fidanzato» mossi le sopracciglia.
A quanto pare non fu il momento migliore per chiederglielo, perché il castano abbozzò un sorriso fissando il cuscino.
«Già mh, più amanti che fidanzati. Ho scoperto che deve sposarsi» tirò alcuni fili del cuscino.
«Che pezzo di stronzo!».
«Già» sospirò tristemente alzando lo sguardo. I suoi occhi color nocciola si erano spenti, a quanto pare gli piaceva davvero tanto Zayn.
«Ma non ne voglio parlare. Tra noi è finita» serrò la mascella guardandomi. Deglutii e mi sforzai per reggere il suo sguardo talmente duro e ferito da influenzare anche il mio stato d'animo. Liam era capace di trasmettere le emozioni che stava provando a chiunque incontrasse quello sguardo.
«Se volessi, non lo so, un giorno, parlare o non lo so io...» balbettai.
«Lou, davvero, sto bene e so che posso contare su di voi».
Posò una mano sul mio ginocchio per tranquillizzarmi e trovai quella scena alquanto bizzarra, dato che sarebbe dovuto essere il contrario.
Ma alla fine mi limitai ad annuire per non aggiungere altro.

«Smettila di tirarmi quelle dannatissime palline di carta Horan!» sentii qualcuno bisbigliare poco lontano da dove ero seduto io. Girai lo sguardo e sorrisi realmente divertito dalla scena che mi si presentò davanti: Niall, che aveva appallottolato circa venti palline di carta e le aveva messe in fila indiana, giocava a tirarle con delle schicchere al compagno davanti a lui, Lucas.
La risata di Niall mi arrivò dritta nelle orecchie seguita dagli sbuffi e le imprecazioni del povero Lucas, che muoveva il cappuccio della felpa per togliere le palline di carta di Niall.
Scossi la testa voltandomi nuovamente e riportai l'attenzione alla lavagna piena di scritte strane e segni e numeri. Mi arresi in partenza, sbuffando, consapevole che avrei passato altri trenta minuti a non fare niente a parte sentire le imprecazioni di Lucas. La matematica era fuori discussione.
Ma la vibrazione improvvisa del banco mi riportò alla realtà. Mi preoccupai di togliere la vibrazione dal telefono per non essere beccato, poi lessi sullo screen del telefono "messaggio da un numero sconosciuto".
Aggrottai le sopracciglia e sbloccai il telefono, poi lessi il messaggio.

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