Capitolo 10 - Sensazioni inaspettate.

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Pov Mew

Alle 8 mi presento fuori l'appartamento di Gulf e aspetto. Mi devo ricordare di farmi dare il suo numero, perché non penso che potremo continuare a parlare tramite email.
Lo vedo scendere con un borsone sulle spalle e un cappellino di lana, non l'avevo mai visto con un cappello,  sta molto bene e vedo come continua a spostarsi il ciuffo che gli cade sulla fronte. Oggi fa particolarmente freddo, essendo agli inizi di dicembre c'è da aspettarselo.
"Buongiorno professore" mi saluta. Apro il bagagliaio della macchina e posso il suo borsone vicino alla mia valigia.
"È tua l'auto?" mi domanda.
"Di chi altri se non?" gli rispondo scherzando.
"Mhh."
Dopo che entrambi siamo entrati in auto, mi dirigo verso l'aeroporto.
Noto Gulf particolarmente strano, come se avesse la testa tra le nuvole.
"Tutto bene Gulf?"
"Eh? .. sisi tutto ok"
"Se hai bisogno di parlare, puoi farlo con me, lo sai?"
Non mi risponde, ha la testa girata verso il finestrino, non mi piace questo silenzio, così decido di collegare il cellulare per ascoltare della musica.
"Ti piace il pop?"
"Si, ti sorprende?"
"Pensavo che fossi più un tipo da musica classica"
"Musica classica? Dio mio, no" rido mentre canticchio la canzone " a te che genere piace?"
"Il jazz"
Mi giro un attimo a guardarlo, non me l'aspettavo, a quel punto decido quindi di mettere alcune canzoni jazz, voglio vederlo sorridere, non mi piace la faccia che ha.
"Non c'era bisogno che cambiassi per me"
"Mi andava di farlo" e lo sorrido.
Vedo il suo volto arrossarsi e si abbassa ancora di più il cappello nascondendosi le orecchie.

Arrivati all'aeroporto, parcheggio l'auto e ci dirigiamo verso il check in, una volta saliti, vedo Gulf togliersi cappotto e cappello per poi passarsi le mani nei capelli cercando di aggiustarli, da qui mi sembrano lisci e morbidi .. e vorrei toccarli pure io.
Eh? Come mi è venuto questo pensiero?
Gli passo il programma dei giorni del seminario, con gli orari e i vari interventi di professori e dottorandi.
Lo prende e lo osserva con molta attenzione.
"Che tipo di abbigliamento serve?"
"Non troppo elegante, delle semplici camicie vanno bene .. perché?"
Si morde il labbro di nuovo.
Non farlo.
"Beh vedi, non le ho con me .. cioè non le ho proprio"
"Non ti preoccupare, è una cosa che si può risolvere. Andremo a prenderle oggi pomeriggio, visto che inizierà tutto domani"
Fa un accenno di assenso, poi si mette le cuffie e appoggia la testa all'indietro, mentre io apro un libro che ho portato e inizio a leggerlo.
Poco dopo la testa di Gulf cade sulle mie spalle, si è addormentato ... e, come se la mia mano avesse vita propria, si infila in quelle ciocche corvine che gli incorniciano il volto.
Sono proprio morbidi, come sospettavo.

Per tutta la durata del viaggio Gulf non si è svegliato ed io non ho smesso di accarezzargli i capelli.

Un poco prima che iniziassimo l'atterraggio decido di svegliarlo.
"Dormito poco stanotte?" gli chiedo dopo che ha aperto gli occhi.
"Mhh .. scusami se mi sono poggiato su di te"
"Non scusarti, non mi hai dato fastidio" ed è la verità.
Se il prezzo da pagare fosse stato questo, averti su di me, avrei preferito che il volo fosse durato di più.

Pov Gulf

Sabato notte non ho chiuso occhio, l'immagine di Noon vagava per la mia testa, avevo passato una bella serata con lei ma quando mi baciò ... è come se avesse scatenato qualcosa dentro di me, non so neanche definirlo positivo o negativo. E cosa ancora più strana la mia mente metteva a paragone i momenti con lei con quelli di Suppasit.
Ma che cazzo! Perché?
Quando mi arrivò l'email con l'orario che passava a prendermi, il mio cuore batté all'impazzata.
Davvero non vedevo l'ora di andare in Francia ... o c'era altro sotto?

Quando scesi dal mio appartamento, per poco non mi venne un mancamento. Era bellissimo.
Indossava un cappotto nero con una sciarpa di cachemire dello stesso colore, il maglioncino a collo alto che aveva sotto era rosso vino, i pantaloni scuri con gli stivaletti completavano questo splendido quadro.
Un rossore mi pervase e aggiustandomi il ciuffo, sperai che non se ne accorse.
Quando salii in macchina, facevo di tutto per distrarmi, il suo profumo mi era entrato nelle narici. E quando cambiò musica per mettere il jazz, il mio cuore perse un battito.
Cosa mi sta succedendo?

Una volta saliti sull'aereo, cercavo di aggiustare questi maledetti capelli, con la felpa che indossavo mi sentivo a disagio vicino a lui.
Ero veramente stanco, non mi resi conto quando mi addormentai, ma nel momento in cui la mia testa cadde sulla sua spalla mi svegliai.
Ma non mi mossi.
E quando iniziò ad accarezzarmi i capelli, brividi di piacere attraversarono il mio corpo.
Mi stavo inebriando del suo tocco, morbido e delicato come se toccasse qualcosa di fragile.
Chiusi gli occhi ma non dormii.

Tutto ciò era troppo bello perché potessi perdermelo.

AMORE (IM)POSSIBILE. {𝐌𝐞𝐰𝐆𝐮𝐥𝐟}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora