Capitolo 19 - Incomprensioni.

721 57 5
                                    

Pov Gulf

Ho cercato di passare la mattinata e il primo pomeriggio concentrandomi su quella conferenza e in parte ci sono anche riuscito se non avessi avuto addosso gli occhi di Suppasit per tutta la durata. Mi distraevano.
Quando li ho visti mano nella mano sorridersi avrei voluto dargli un pugno in quel preciso istante, non so chi Santo dovrei ringraziare se sono riuscito a controllarmi. A fine conferenza mentre riordino i vari appunti che ho preso domando a Pluem di uscire.
"Certo, ho bisogno proprio di distrarmi .. conosco un pub al coperto molto carino."
Accenno un assenso e decidiamo di incontrarci tra una quindicina di minuti, il tempo di sistemare le cose.
"Gulf, che hai?" mi domanda il prof. una  volta in camera. E LO DOMANDI PURE?
"Nulla, sto per uscire con Pluem"
"Non puoi uscire" mi dice con serietà.
"Eh?"
"Devo controllare gli appunti che hai preso."
"E controllali! Li ho appoggiati sul tavolo e già che ci sei fatti dare una mano dalla professoressa Lapassalan" dico prima di dirigermi alla porta per poi chiuderla alle spalle dopo uscito.

Pov Mew

Non ho tolto gli occhi da Gulf per tutta la giornata passata nella sala conferenza, sempre chino a scrivere non so nemmeno se mi abbia notato.
Più tempo passava e più il cipiglio non si toglieva. Era arrabbiato, lo avvertivo, ma per cosa?
Non penserà mica che provi qualcosa per Mild?
Che stupido che è!
Rido tra me pensando a quanto sia carino ... essere gelosi, giusto? Perché è di quello che si tratta.
Una volta in camera gli avrei spiegato tutto, non voglio che pensi che lo stia usando o che sia un passatempo.
E nel momento in cui mi dice che ha un appuntamento con Pluem, mi invento una scusa per farlo rimanere. Non può uscire, no con lui.
Ma non sentendo ragioni se ne va ugualmente facendomi una scenata alla pari di una moglie gelosa.

Non me ne frega un cazzo!
Decido di seguirlo, so che è sbagliato ma lo faccio ugualmente.
A debita distanza vedo che camminano vicini parlottando tra loro, ridono e si scambiano gesti affettuosi ... non posso essere io quello con cui ridi così?
Entrano in un locale stile pub scozzese, titubante se entrare o meno quando vedo che si accomodano ad un tavolo vicino alla finestra decido di andare ad un bar di fronte in modo da non perderli d'occhio.
Dopo una ventina di minuti vedo due ragazze avvicinarsi al loro tavolo e si siedono ... una proprio vicino, anzi addosso al mio Gulf.
Mi trattengo dal fare una rincorsa per tirarlo fuori da lì,  non sarebbe per niente professionale... anzi in linea generale nulla lo è.
Un leggero sconforto prende il sopravvento ... per quanto questa cosa tra noi sia stupenda e improvvisa allo stesso tempo, il pensiero che non stia facendo una cosa giusta non mi abbandona.
Alzo lo sguardo dal mio thé ormai freddo per vedere il tavolo vuoto.
Cazzo! Dov'è andato?
Mi guardo intorno ma nulla e se sono usciti con quelle ragazze? Prendo il telefono per chiamarlo e mi ricordo che non ho ancora il suo cavolo di numero. Ma che razza di persona sono? Gli invio un email? Per cosa poi?
Mi lascio cadere sulla sedia lasciando  che il freddo della giornata mi penetri nelle ossa.

Pov Gulf

Una volta al bar ci raggiungono le due ragazze della sera prima, quella che Pluem si è portata a letto e l'amica che  snobbai al tavolo. Sottovoce stavo maledicendo Pluem, se la voleva rivedere rifiutava il mio invito e non mi trascinava in questo appuntamento a 4.
"Alla fine ieri non ci siamo presentati", mi dice la bionda e vorrei risponderle che non mi interessa sapere il suo nome, ma continua a blaterare e blaterare facendomi venire mal di testa e per la seconda volta vado via lasciando quelle due a Pluem. Mentre sto rientrando gli mando un messaggio [Stronzo! Se volevi rivederla perché mi hai portato con te?]
[Nonostante il tuo carattere di merda quella biondina ha perso la testa per te!!]
Mio Dio! Ma perché?
Esasperato indosso le cuffie e ascolto un po' di musica, sperando di allegerirmi la testa.

Una volta rientrato in camera, Suppasit non c'è. Scendo nella hall per domandare e mi dicono che è uscito da molto tempo.
Stronzo di un Suppasit, non dovevi rivedere gli appunti?
Il pensiero che sia uscito con la professoressa mi fa rizzare i capelli.
Ritorno in camera e mi accendo una sigaretta in prossimità della finestra aperta.
Dopo quasi mezzo pacchetto che ho finito la porta si apre e il prof. fa il suo rientro, mi guarda con una faccia sorpresa come se non si aspettasse di trovarmi lì e mi sorride.
Mi sorridi?
Mi avvicino a lui e gli mollo uno schiaffo facendo voltargli il viso.
Tutt'e 5 le mie dita sono sulla sua guancia.
"Cosa cazzo ti prende?" mi urla.
"A me cosa prende? Tu ..." inizio anche io ad alzare la voce ma ...
Eh, cosa gli dico? Dove sei andato? Con chi stavi? Perché avevi le mani di quella tra le tue stamattina? ... le mie non ti andavano bene?
Quale di queste gli faccio per prima?
Non mi rendo conto che il tumulto di sensazioni che provo fa riempire di lacrime i miei occhi. Non voglio piangere, non davanti a lui.
"Scusa" dico con voce quasi incrinata e in un lampo mi ritrovo tra le sue braccia. Non mi dice nulla, semplicemente mi tiene stretto, mentre quelle traditrici mi solcano le guance.

AMORE (IM)POSSIBILE. {𝐌𝐞𝐰𝐆𝐮𝐥𝐟}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora