Capitolo 46 - Confronto

524 47 8
                                    

Pov Mew

Ciò che dissi a Miss Sutthipha sulle mie dimissioni, non è una bugia.
Infatti ora mi trovo davanti allo studio del direttore, voglio parlargli chiaramente sulla situazione in cui mi trovo.

"Mi dica Suppasit" mi dice il direttore una volta che mi sono accomodato sulla poltrona.
"Voglio ... consegnare le mie dimissioni direttore"
"E perché mai se posso chiedere? È uno dei più brillanti e rispettati docenti che abbiamo ... è da quando è stato una matricola che si trova qui, perché vorrebbe andare via?"
"Quest'ultimo periodo ... è stato difficile per me. E avrei bisogno di staccare."
"Allora prenda delle ferie Suppasit, non c'è bisogno che dia le dimissioni"
"Vede direttore ... non so quando potrei fare ritorno ... mi potrebbero servire settimane cosi come mesi"
"Facciamo così Suppasit, accetto le sue dimissioni ma nel caso voglia ritornare ... qui c'è sempre un posto libero per lei"
"Grazie direttore ... ma non credo possa essere possibile."
"Come vuole lei Suppasit"

Ora mi trovo nel mio appartamento e sto facendo le valigie, ho intenzione di andare in Italia a riprendermi il mio uomo, prima di farlo devo parlare con la seconda persona responsabile del suo allontanamento. Mr. Kanawut.

Ho chiamato Kao per informarlo di tutto, ancora una volta mi ha detto che Gulf non risponde alle chiamate dei suoi, ma tramite quei famosi parenti sanno che va tutto bene.

Seguendo l'indirizzo datomi dal fratello del mio fidanzato, mi ritrovo fuori casa sua, una villetta a due piani circondata dal verde, molto semplice ma anche ben fatta.
Nel vialetto vedo la macchina di Gulf parcheggiata e un magone inizia a salirmi alla gola.
Busso il campanello e aspetto.
Alla porta mi trovo Kao che mi intima di aspettare e poi si dirige in casa.
"Buongiorno ... lei è?" mi chiede una signora sulla quarantina alla porta, se in foto pensai che somigliava a Gulf, ora vedendola da vicino posso confermare ciò. Ha gli stessi lineamenti degli occhi oltre ad averli neri come quelli del figlio.

"Buongiorno signora, sono il professore Mew Suppasit e vorrei parlare con lei e suo marito" dico con tono fermo e deciso, non voglio che mi vedano come una persona titubante e insicura.

Posso vedere la sua faccia sbiancarsi e Kao rispondere al suo posto  "papà è nel suo studio" poi si rivolge alla madre "Mamma questa situazione deve finire, lo sai anche tu ... sono andato io da lui a spiegargli tutto. Mamma ... lui ama tantissimo Gulf, non è come crede papà ... o tu." guardo Kao parlare con il cuore in mano ... Gulf è così fortunato ad averlo come fratello.

"Kao, ti ringrazio per difendermi, ma non ne ho bisogno, sono venuto qui per questo." dico rivolgendomi contemporaneamente sia a lui che alla madre.
"Entra ... caro" mi dice improvvisamente Mrs. Kanawut, sia io che Kao la guardiamo sorpresi. Entro e mi fa strada in cucina, mi mette davanti un bicchiere d'acqua.
"Io ... " si schiarisce la gola "non so cosa dire" e mi guarda "... mi dispiace" dice poi avvicinandosi e mettendosi davanti a me "non sono stata d'accordo sulla decisione presa da mio marito ... ma non ho avuto neanche il coraggio di oppormi ... ogni singolo giorno da quando il mio Gulf è andato via, è stata una tortura ... è stata una tortura vivere e vedere lo sguardo di odio e indifferenza dei miei due figli nei nostri confronti ..." poi si siede e alcune lacrime iniziano a scendere dai suoi occhi "non ho mai messo in dubbio ciò che disse Gulf, potevo vedere nei suoi occhi che tutto ciò che ci ha detto era la verità. Conosco mio figlio, l'ho partorito e l'ho cresciuto io ... se non fosse stato sicuro dei suoi sentimenti ... e dei tuoi, non ci avrebbe detto nulla"
"Signora, sono venuto qui per parlare con suo marito, ho intenzione di andare da Gulf, ora che so tutto .. ora che tutto è risolto, nessuno me lo impedirà. Ho solo bisogno di sapere dove si trova.." dico guardandola negli occhi.

"Come osa presentarsi qui?" una voce scura entra nella stanza, mi giro e mi trovo di fronte quello che dovrebbe essere suo padre. Mi avvicino a lui infuriato, vorrei prenderlo a cazzotti, ma così peggiorerei la situazione.

"So tutto, so quello che lei ha detto a Gulf ... sono venuto per dirle non solo che tutte le supposizione che ha fatto sono sbagliate, ma che ora non ha più in mano nulla per ricattarlo. Ho dato le dimissioni e il responsabile delle foto è stato scoperto, mi sono assicurato personalmente di eliminare qualunque copia abbia fatto ... io amo suo figlio. E ciò che ha fatto è imperdonabile. Sono qui per dirle che andrò in Italia da lui e se non mi dice il posto poco importa, sono disposto a viaggiare in ogni singola regione, in ogni singolo capoluogo per trovarlo." mi fermo prendendo fiato "a nessun altro permetterò di dividerci" dico infine concludendo il mio discorso.
Ho le mani strette a pugno che sudano, il mio petto di alza e si abbassa velocemente, i miei occhi scattano scintille verso l'uomo ora senza parole di fronte a me.
Hai perso.

"Caro, penso che tu la debba smettere ora, ne va della felicità non solo di mio figlio, ma anche della famiglia" dice Mrs. Kanawut con un tono che mi sorprende.
Quel vecchio davanti a me ancora non dice nulla ma non smette di fissarmi negli occhi e nel momento in cui sta per parlare, il telefono di casa squilla.

'Pronto?' 'Si sono io' '....' 'C-cosa ...?'

D'improvviso il telefono cade dalle mani della signora e vedo Kao raggiungerla prima che possa cadere e prende il telefono da terra.
"Cosa è successo?" parla finalmente il padre.
A rispondere è Kao che una volta chiuso il telefono lo sbatte a terra.
"LA COLPA È TUA!" grida vicino al padre, copiose lacrime scendono dai suoi occhi, mi avvicino e me lo abbraccio "Shh, calmati ... " dico mentre accarezzo la sua schiena "Mew ... Mew" dice singhiozzando.
"Gulf ... ha avuto un incidente"

AMORE (IM)POSSIBILE. {𝐌𝐞𝐰𝐆𝐮𝐥𝐟}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora