Capitolo 47 - Sono stati dei giorni difficili

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Pov Gulf

Se fossi in vacanza potrei dire che l'Italia è un bel posto, o almeno a Milano dove mi trovo.
Siamo in pieno inverno e la neve e la pioggia sono le uniche cose che mi circondano, perfettamente in abbinamento con il mio umore.
Penso di aver finito tutte le lacrime per quanto io abbia pianto, mi sento spossato e senza forze ... il volto in lacrime di Mew mi ha perseguitato per tutta la durata del viaggio e oltre.
I cugini di secondo grado di papà sono gentili e mi hanno accolto con affetto, non so se siano al corrente del perché mi trovi qui, ma non mi interessa più di tanto, anche perché non mi hanno domandato mai nulla.

All'università mi trovo bene, cerco di passare inosservato, non ho voglia né tanto meno la necessità di stringere amicizia, l'unica cosa che faccio è rifugiarmi nelle lezioni, passo tutta la giornata dopo i corsi in biblioteca o in aule studio, torno 'a casa' solo in serata per la cena e poi mi dirigo in camera ... ogni giorno i miei hanno chiamato, ma io mi sono sempre rifiutato di parlare con loro ... e nel silenzio della notte che molte volte piango ... mi manca Mew, mi mancano i miei fratelli e anche i miei amici.
Amore mio cosa stai facendo ora?
Come stai? Ti manco? ... mi ami ancora?

Siamo a metà febbraio e fa ancora freddo come se fossimo a Natale, vedo già negozi e locali addobbati per San Valentino ... mi si stringe il cuore quando vedo le varie coppie camminare mano nella mano per le strade. Chissà cosa avrebbe organizzato Mew per questa festa ... magari saremo ritornati in montagna o conoscendolo avrebbe prenotato un viaggio. Purtroppo, non lo potrò mai sapere.

È quasi sera quando esco come sempre dall'università, il cielo è nero, sta diluviando e mi stringo ancora di più nel cappotto.
Aspetto la fermata del bus come ogni giorno e una volta sopra indosso le cuffie, ho iniziato ad ascoltare il pop e le canzoni preferite di Mew ... come se  me lo facessero sentire più vicino.

Pov Mew

Sono passate quasi 48 ore da quando sto al Policlinico di Milano con la famiglia di Gulf. Nel momento in cui ci hanno chiamato, abbiamo preso il primo volo per l'Italia.
Il bus dove si trovava aveva sbandato per evitare di scontrarsi con un auto che gli stava venendo di fronte, e successo ciò perché l'auto, causa della forte pioggia, è scivolata andando a finire nell'altra corsia.
In sintesi è stato un brutto incidente.

Gulf ha avuto una commozione cerebrale in quanto ha sbattuto forte contro il finestrino, da una prima analisi del medico non è grave, ma devono passare le 48 ore di prassi.

Le 48 ore più brutte della mia vita.

Muoio ogni quando lo vedo lì in quella stanza con tutti i macchinari che lo circondano e con la testa fasciata. Kao e Mild, che ho conosciuto purtroppo in questa circostanza, mi stanno vicini, molto più a me che ai loro genitori.
Più volte gli ho detto di stare vicino a loro e che non è colpa loro se Gulf è in quelle condizioni, ma non c'è stato verso, in particolare Kao.
Ad ora il padre di Gulf ancora non mi ha rivolto parola a differenza di sua moglie che ogni tanto mi fa dei sorrisi d'incoraggiamento, che sinceramente non capisco. Ma non ha detto nulla sulla mia presenza qui.
Cosa che se facesse, gli e ne suonerei veramente di santa ragione.

Pov Gulf

Un dolore allucinante provo in tutto il corpo, in particolare alla testa.
Ma cosa è successo?
Faccio fatica ad aprire gli occhi, mi pulsano ... inoltre non riesco a muovere le braccia ... ma ... ma perché?
Sento chiamarmi ma non riconosco la voce, è ovattata e non riuscendo ad aprire gli occhi non vedo chi è.
Poi ... la sua voce ... la voce di Mew.
Impossibile... è un sogno... sto sognando per questo non riesco ad aprire gli occhi .. Oh Mew, ancora una volta ti impossessi dei miei sogni

"M ..m-mew"

ma è la mia voce questa ...?

"Amore mio, sono qui ... Gulf svegliati ... il .. il t-tuo sole è qui"
Mio ... sole?
Mew ... sei veramente qui?
Voglio vederti Mew ... voglio vedere se sei reale o sei nella mia testa.
Mi sforzo di aprire gli occhi ... ci devo riuscire ... devo, devo, devo.

Pov Mew

"Mew ... vieni ... si sta svegliando" dice Kao che quasi grida mentre lo sento chiamarmi. Entro nella camera, vedo la sua fronte corrucciarsi, e quel cipiglio tra gli occhi che mi era terribilmente mancato. Ascolto vagamente Kao quando dice che va a chiamare i suoi genitori perché mi sto avvicinando lentamente ... vedo che muove le dita della sua mano ... arrivo al suo lettino "Gulf ..." dico e gli prendo la mano.
"M ... M-mew" sento dire debolmente, con una voce rauca che non sembra la sua. "Amore mio, sono qui ... Gulf svegliati ... il .. il t-tuo sole è qui" riesco a dire tra le lacrime che mi rigano il viso, alzo la mano e accarezzo la sua guancia che è fredda, quasi scavata, e ora da vicino lo vedo anche dimagrito ... ho il cuore lacerato nel vederlo così... riprenditi amore mio che ti faccio rimpizzare di dolci, penso tra me.
Poi finalmente due occhioni scuri si aprono davanti a me ... mi ci perdo nella loro bellezza, nella loro profondità.
"Sei qui ..." mi dice guardandomi in viso, mentre anche i suoi occhi si riempiono di lacrime.
"Si amore mio ... s-sono qui ... io ... non ti l-lascerò più... andare" dico avvicinandomi a lui.
"Scus-sami.."
"Shh .. non serve che ti s-scusi" poi asciugandomi gli occhi e riacquistando un contegno continuo a parlargli "io ti amo Gulf, non ho mai smesso di amarti, neanche per un singolo istante ..." continuo ad accarezzare la sua guancia, lo vedo aprire e chiudere gli occhi, altre lacrime stanno scivolando sul suo viso e io ogni volta gli e le asciugo.
"Ti amo anche io Mew ... ti amo tanto" mi dice per poi alzare lentamente il suo braccio e mettere la sua mano sulla mia.

***
E nulla ... io mi sono sciolta.
Finalmente si sono ritrovati.❤

AMORE (IM)POSSIBILE. {𝐌𝐞𝐰𝐆𝐮𝐥𝐟}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora