Capitolo 18 - Gelosia

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Pov Mew

Il suono della sveglia, mi fa aprire gli occhi e per un attimo mi sento intontito, avverto su di me il calore di un corpo, abbasso lo sguardo e vedo il capo di Gulf dormire sul mio petto e il suo braccio sullo stomaco, un sorriso mi illumina il volto ripensando alla sera prima, cerco di svegliarlo dolcemente ma a quanto pare, come quella volta in biblioteca, ha il sonno pesante.
"Gulf, svegliati! Faremo tardi" dico con un tono leggermente più alto mentre ho la mano nei suoi capelli, come un gatto si strofina sulla mia maglia prima di alzare la testa e guardami negli occhi "Sto sognando?" Rido alla sua domanda "Certo che no ... gattino" e lo bacio sulla punta del naso, lui rendendosi conto che non è un sogno, si alza di scatto e guarda il modo in cui siamo nel letto.
Apre e chiude la bocca più volte cercando di dire qualcosa, io continuo a guardarlo con un espressione tra il divertivo e ... preoccupato. E se non si ricordasse nulla della sera precedente?
"Gulf, ricordi cosa è successo ieri, si?"
"..."
"Gulf dì qualcosa ..."
"Quindi non è stato un sogno ...?!" mi dice a bassa voce.
"No ... te l'ho appena det-" non termino di parlare che mi bacia all'improvviso, prende tra le mani il mio volto e mi riempe di piccoli baci a stampo per tutto il viso, posso vedere i suoi occhi che sorridono e quel cipiglio che lo caratterizza... volatilizzato.
"Sì che ricordo... ed era troppo bello per essere vero, per questo pensavo che stessi sognando" mi dice alla fine.
Sono indeciso se dirgli o meno del nostro primo bacio, lui crede che sia stato un sogno, quando poi sono stato io a baciarlo ... alla fine decido di non dire nulla, sarà una cosa che custodirò nel mio cuore.
"Dobbiamo alzarci, anche se, a dirti la verità non vorrei proprio" gli dico mentre lo sto abbracciando.
"Mhh ... infatti, non vorrei fare tardi il primo giorno e poi ho una gran fame" dice mentre si alza, e va a prepararsi, non prima di darmi un frettoloso bacio.

Pov Gulf

Quando svegliandomi l'ho visto davanti a me che sorrideva con i capelli scompigliati e bello da togliere il fiato, per un attimo credevo che stessi veramente sognando. Gli eventi della sera prima erano vividi nella mia mente e preso dall'euforia l'ho riempito di baci.
Felice ... ecco come mi sento.

Quel primo giorno indossai la camicia nera con un pantalone scuro e Suppasit mi prestò un maglioncino grigio da mettere sopra, guardandomi allo specchio non sembravo io, scendemmo nella sala da pranzo a fare colazione e incontrai Pluem con una mega tazza di caffè in mano.
"Ehi amico, che brutta cera che hai" gli dico come appena mi avvicino.
"Ahh Gulf, ho un mal di testa atroce. Già ho preso un antidolorifico, aspetto solo che faccia effetto"
"Ore piccole?"
"Lo puoi dire forte .." e mi fa un ghigno malizioso. Io rido prendendolo in giro.
"Te invece ... hai un'aria diversa da come l'avevi ieri sera"
"Nhaa sono solo emozionato per questa conferenza ... è la prima a cui partecipo" dico sperando di risultare credibile ... cioè alla fine sono contento di stare qua, ma di certo non è il motivo principale. Mi giro per cercare Suppasit e lo trovo a parlare con la professoressa Lapassalan.
Una gelosia che non pensavo di possedere si annida in me, inizio a stringere i pugni... il modo in cui lei flirta con Suppasit, non mi piace per niente e lui che la sorride, lo stesso sorriso che mi ha fatto stamattina, giro la testa per non guardare più quella scena ... se fino a ieri non mi interessava ora non più ... non so neanche se stiamo insieme, è successo tutto così alla svelta.
E se per lui sono stato un passatempo?
Alla fine non l'abbiamo neanche fatto ... ma se mi volesse solo per quello?

Pov Mew

Una volta scesi nella sala da pranzo, vedo Gulf allontanarsi da me per andare da Mr. Purim, cerco di convincermi che sono amici ma il modo in cui scherzano e ridono ... il modo in cui stanno in confidenza nonostante si conoscono da poco, fa crescere in me uno strano sentimento a cui non so dare nome.
"Mew ... buongiorno" mi saluta Mild. La guardo e vedo che oltre ad essere bella come sempre è come se fosse in imbarazzo. "Buongiorno a te".
"Senti ... per quello che è successo ieri .. io .."
"Non devi dire niente Mild, per me non è cambiato nulla e mai cambierà. Sei una mia cara amica" le dico prima che lei possa dire altro, non voglio vederla in imbarazzo né preoccupata. Prende la mia mano tra le sue stringendola poi mi guarda e sorride, un sorriso vero e sincero, a mia volta le sorrido perché capisco che lei ha finalmente deciso di guardare avanti.
Un colpo di tosse ci fa guardare alla nostra destra "professori scusateci se vi interrompiamo ma ci hanno avvisato di entrare nella sala conferenza, tra meno di 10 minuti iniziamo" dice Mr. Purim, tolgo la mano tra quelle Mild rendendomi conto dello sguardo di Gulf su quel gesto. E prima che io possa dire qualcosa vedo Gulf girarsi e avviarsi seguito da Mr. Purim.

AMORE (IM)POSSIBILE. {𝐌𝐞𝐰𝐆𝐮𝐥𝐟}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora