Capitolo 24 - A casa.

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Pov Mew

Non so chi diavolo mi ha trattenuto a non farlo mio in quel preciso istante. Era eccitante, passionale, voglioso ... la sua presa di iniziativa mi eccitò molto, il suo strusciarsi addosso ... non so veramente come cazzo ho fatto.
Una volta uscito dal bagno, stava ancora facendo colazione, e aveva della marmellata ai lati delle labbra ... non ce la potevo fare. Ma perché?
Lo guardo e mi avvicino, mi fermo a pochi centimetri dal suo viso, ha una fetta biscottata a metà tra la bocca e la mano "la smetti di comportarti così?" gli dico dolcemente "vorrei tanto che potessi vederti, come ti vedo io" e gli accarezzo la guancia. "Finisci che dobbiamo scendere tra poco" mi alzo e inizio a vestirmi sotto gli occhi di Gulf che ha ancora quella fetta biscottata intatta.

La giornata passa velocemente, vedo Gulf più rilassato e attento, è seduto nuovamente vicino a Mr. Purim, ma quella gelosia che provavo ora non la provo più, perché conosco i suoi sentimenti. Mild mi sta lontano e a me in un certo senso fa piacere.
La sera usciamo nuovamente a cena fuori, e passeggiamo lungo la via principale addobbata, parlando e parlando ... non immaginavo che fosse così chiacchierone, gesticolava mentre parlava, poi più volte si è fermato alle bancarelle prendendo dei dolcetti tipici del posto, mi meraviglio di quanto nonostante mangi molto sia ai miei occhi così bello, ogni tanto mi perdo a guardarlo quando ride perché dentro di me mi sta riempiendo di felicità.
La notte dormimmo nuovamente abbracciati, io l'ho abbracciato per tutta la notte, avrei dovuto avere le braccia doloranti al risveglio, ma non è stato così.
Passammo così gli ultimi giorni prima di ripartire di nuovo. E finalmente ci scambiammo il numero di cellulare, lo memorizzai col nome di ragazzino e di fianco gli misi l'emoticon del dolcetto, sembravo un idiota ogni volta  che sorridevo mentre leggevo il suo nome.

Il mercoledì sera come da programma   stavamo a casa, lo riaccompagnai nel suo appartamento, mi invitò a salire, ma rifiutai, in parte perché l'indomani tornavamo all'università e poi perché molto probabilmente questa notte non sarei riuscito a trattenermi. Fece una faccia delusa, ma cercò di camuffarla.
Una volta nel mio appartamento, la prima cosa che feci fu versarmi un bicchiere di scotch, volevo bere ... esagerare anche. Mi vibró il cellulare [Mi mancherà non dormire tra le tue braccia stanotte.]
Sorrisi al messaggio, ma non risposi. Ora che stavo lontano da lui, potevo riflettere a mente lucida. Eravamo ritornati alla realtà, la nostra bolla francese si era rotta. Adesso?
Una morsa mi si strinse il petto al pensiero di perderlo. In questi giorni mi ero affezionato ancora di più di quanto non lo fossi già ... se ora mi avesse posto quella domanda. La mia risposta sarebbe stata affermativa.
Quel ragazzino mi era proprio entrato dentro.

Pov Gulf

Perché non mi aveva risposto al messaggio? Cosa stava facendo?
Mi guardavo intorno e non mi sentivo a casa, come se mi mancasse qualcosa, anzi qualcuno, non percepivo il suo profumo perché non c'era e guardando il letto mi sembrava così vuoto e freddo. Ora?
Non abbiamo mai parlato chiaramente su ciò che ci aspetterà, non so nemmeno se stiamo insieme. Ci è parso così naturale continuare a fare quello che stavamo facendo che non ci siamo dati un nome.
Cosa siamo noi ora?
Decido di cucinarmi qualcosa, ho fame ... guardo l'ora e vedo che sono le 23 passate. Cazzo! Dovrei stare a dormire ma proprio non ho sonno. Prendo il cellulare e mando un messaggio a War sperando che sia sveglio, poi come un fulmine a cielo sereno mi ricordo di Noon ... quel fatidico messaggio che mi inviò ancora non l'avevo letto. Domani parlerò con lei, sperando che voglia essermi ancora amica.

La sveglia suonò alle 7 come impostata e scattai dal letto, alla fine quell'idiota di War non mi rispose. Ora lo chiamo.

'Alle 8 passo a prenderti che facciamo colazione.'
'Ma che cavolo Gulf!! .. era meglio se fossi rimasto in Francia'
'Fai poche storie e muoviti'

Chiudo la telefonata e mi preparo.
[Buongiorno prof!] Guardo il messaggio che ho inviato a Suppasit, dovevo metterci un cuore? Nhaa meglio di no. Mi sto avviando da War con il cellulare ancora in mano, sperando in un suo segno ... perché non risponde? Un'ansia inizia a invadermi, il cuore mi sta battendo all'impazzata... e se ... no, non ci voglio pensare, no dopo quello che mi ha detto.

"Gulf mi sei mancato in questi giorni" dice War abbracciandomi quando mi vede.
"Tu invece no" gli rispondo.
"Il solito romanticone, l'aria della Francia non ti ha ammorbidito? Hai visto la Tour Eiffel?"
"Sono andato a Lille no a Parigi" gli rispondo dandogli un colpetto alla testa.
"Ahia! E che ne so io?! Suppasit ti ha messo alle strette? Ti proibiva di uscire?"
"Stronzo! Suppasit non c'entra nulla" cerco di sviare il discorso, non vorrei che si accorgesse di qualcosa.
"Perché sei arrossito? Hai la febbre, per caso?" mi mette una mano sulla fronte, come non detto. "Che febbre! Su sediamoci che muoio dalla fame"

Pov Mew

Guardo il messaggio di buongiorno e sorrido come un abete al cellulare. Neanche a questo gli rispondo, solo perché ho in mente una piccola sorpresa.
[Dopo le lezioni vieni nel mio studio.]
Da 1 a 10 quanto sarà in ansia vedendo questo messaggio? Rido pensando alla sua espressione.

AMORE (IM)POSSIBILE. {𝐌𝐞𝐰𝐆𝐮𝐥𝐟}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora