Mick Schumacher

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Storia per
alex_charlie_baker
❤🍁

Mi chiamo Charlotte Bianchi e sono la sorella dell'ex pilota di F1.
Quando Jules è morto avevo 13 anni e l'unica persona che mi è sempre stata accanto è Charles Leclerc, quello che adesso è il mio migliore amico.
Per lui sono come una sorella e infatti mi ha sempre permesso di seguirlo per il mondo durante le sue gare.
"Charlotte....ti devo presentare una persona" mi dice il monegasco venendomi in contro. "Chi??" chiedo curiosa "Un nuovo pilota...viene dalla F2" mi risponde per poi mettermi un braccio sulla spalle e portarmi fuori dal box della Rossa.
Camminiamo lungo la pit-lane fino ad arrivare al penultimo box, quello della Haas. Mi volto verso Charles "Alla Haas?" gli chiedo non capendo "Si...hanno preso due nuovi piloti e io voglio fartene conoscere uno in particolare" mi rispose lui, io annuii semplicemente e lo seguii.
"Ehy Mick" dice Charles rivolto ad un ragazzo di spalle. "Ehi Charles" lo saluta girandosi. È alto, con i capelli biondi e gli occhi azzurri. Viene verso di noi e il monegasco me lo presenta "Char... lui è Mick, Mick Schumacher"
dice indicando il ragazzo. A sentire quel cognome mi blocco...non può essere, non può essere il figlio del Mito, della Leggenda. Lo guardo meglio ed effettivamente assomiglia a Michael.
Solo ora mi accorgo che mi sta tendendo la mano e che mi guarda confuso. Torno in me. "Charlotte" dico finalmente.

Dopo essere rimasti ancora un po' li con Mick, io e Charles torniamo verso il box.
Charles rimane a parlare con i suoi ingegneri e io me ne torno verso l'albergo.

La sera, non vedendo Charles da ore, decido di andare a cercarlo.
Mi auguro per il motorhome quando sento qualcuno chiamarmi "Ehy" mi giro e vedo Mick, il ragazzo biondo che mi ha presentato stamattina Charles.
"Ehy Mick" rispondo io "Come va?" mi chiede lui, non so perché ma sembra un po' imbarazzato "Tutto bene, tu?" gli rispondo cercando di capire come mai è così...teso. "Ehm sisi bene pure io" mi risponde abbozzando un sorriso "Senti ti andrebbe di...che ne so...uscire qualche volta...non è un a-appuntamento...solo una conoscenza ecco" continua grattandosi la nuca "Perché no" rispondo tranquilla sorridendo e questo mio gesto lo fa tranquillizzare e ricambia con un sorriso sincero. Continuiamo a parlare per un po' e Mick sembra aver superato l'imbarazzo iniziale, sorride e scherza di più. Ogni volta che sorride rimango incantata da quel luccichio che gli si forma negli occhi.
Fin quando non arriva Charles. "Ehy ti stavo cercando" mi dice interrompendo la conversazione "Ah si pure io ti cercavo" gli rispondo "Lo vedo come mi cercavi bene" dice guardando prima me e poi il tedesco, tentando di trattenere una risata e facendomi arrossire. Mi mette un braccio in torno alle spalle e vedo che Mick, dopo questo gesto, cambia espressione. "Beh allora io vado" mi dice per poi allontanarsi senza neanche salutare. "Che gli è preso?" chiedo al mio amico "Non lo so...forse lo ha infastidito la mia presenza" mi risponde lui alzando le spalle "Si, a questo ci arrivavo pure io" dico sarcastica "Ma perché?" continuo "....forse è geloso" esordisce il monegasco e vedendo la mia faccia poco convinta aggiunge "Parlavate tranquillamente e poi sono arrivato io e lui ha cambiato espressione" mi dice e ora mi sembra tutto un po' più chiaro, spero solo che Charles si sbagli perché voglio davvero conoscere Mick. "Cosa ti ha chiesto?" mi chiede poi lui "Se mi andava qualche volta di uscire con lui" dico "E tu cosa hai risposto?" dice lui incoraggiandomi a parlare "Ho detto di sì, che mi va" rispondo e lo vedo sorridere "Ti ho cresciuto bene" conclude fiero facendomi ridere.

*il giorno dopo*
Vedo Mick passare per la pit-lane e allora gli corro in contro "Ehy" dico toccandogli la spalla per farlo girare "Oh ehm ciao" mi dice "Come va?" gli chiedo per tentare di portare avanti la conversazione "Bene" mi risponde "Comunque potevi dirmi che stai con Charles...avrei evitato di invitarti ad uscire" mi dice spostando lo sguardo verso il basso. Non riesco a trattenermi e scoppio a ridere sotto il suo sguardo confuso "Che hai da ridere" mi chiede probabilmente irritato dalla mia reazione. "N-nulla" dico tentando di smettere di ridere "Comunque io e Charles siamo migliori amici...lui mi è stato accanto dopo l'incidente e per me è come un fratello" dico e lo vedo rilassarsi e tirare un sospiro di sollievo. "E comunque avevi detto che non era un appuntamento" aggiungo guardandolo. Lui sbianca "E-hm...n-no io intend-" inzia ma non lo lascio finire "Sta tranquillo stavo scherzando...mi fa piacere uscire con te" dico passandogli una mano sul braccio. "Basta farmi prendere infarti" dice lui sorridendo e facendo ridere anche me. Rimaniamo insieme tutto il pomeriggio. "Sono stata davvero bene" dico alla fine "Pure io" mi risponde lui mettendosi le mani nelle tasche dei jeans. Tra di noi ce un momento di silenzio che non c'era mai stato durante il pomeriggio. Poi lui dice qualcosa ma non lo sento "Scusa non ti ho sentito" gli dico, vedo  he prende un gran respiro "Penso che tu mia piaccia Charlotte" dice alzando lo sguardo e facendo incatenare quei suoi occhi azzurri nei miei. "Anche tu" dico io subito . Lo vedo stupito da questa mia affermazione.
Gli lascio un veloce bacio a stampo "Ci vediamo" gli dico salutandolo con un gesto della mano e avviandomi verso il mio albergo, consapevole del fatto che d'ora in poi avrò un motivo in più per amare la F1 ma anche per temerla.

Spazio me:
Ecco il tuo capitolo, spero ti piaccia!

-Gi🌺

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