Capitolo Speciale - The monster of the story

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! Spoiler warning!
Questo capitolo contiene spoiler del manga, chi non vuole spoilerarsi vi invito a non leggere, grazie UwU.


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Il mostro della storia

l'essere che tutti ripudiano, che tutti scherniscono, forse in fondo è solo

estremamente solo.

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Il lupo cattivo di Cappuccetto Rosso, un qualcumo che cerca di vivere la vita, di sfuggire alla solitudine e affrontare a modo suo il mondo che lo circonda.

Da bambino nella mia testa era fissa l'idea che esistesse una grande differenza tra il bene ed il male più profondo.

"Esistono i buoni, esistono i cattivi, niente di più"

Per tutta la mia infanzia fui spinto ad essere parte di quel bene di cui io stesso volevo fare parte. Quella maledetta convinzione che una persona nasce in un determinato modo, cattiva o buona, e niente avrebbe potuto cambiarlo. La convinzione che in fondo fosse tutto parte di una grande selezione naturale.

"Il male non potrà mai cambiare, perché le persone nascono già con un destino predefinito, più o meno radioso"

La realtà mostrava i Villain, quelli più spietati, quelli più crudeli, nell'atto di compiere azioni malvagie, ma nessuno si è mai posto la domanda sul perché lo avessero effettivamente fatto.

La storia che i Villain siano tanto crudeli in fondo non è del tutto errata, ma non tutti i cattivi sono dei mostri senz'anima e non tutti gli eroi sono angeli dal cuore nobile.

Ma questo l'ho imparato solo vivendo.

"Devi essere perfetto, devi essere il mio capolavoro!"

Se ad un bambino viene insegnato che è giusto fare una cosa, quel bambino crescerà con quella convinzione. Lo stesso vale per la popolazione di tutto il mondo. Se ai notiziari fanno passare solo notizie comode ad alcuni, le persone crederanno a quello, perché è ciò che vedono con i loro stessi occhi.

La mia intera esistenza doveva essere dedicata ad un unico vero scopo, quello di compiacere mio padre.

"Allenati di più! Sbagli sempre! Non puoi semplicemente impegnarti di più?!"

Ho cambiato vita, ho cambiato casa, aspetto, vestiti, ho lasciato la mia famiglia, ma tutte le cose che lui mi ha detto ancora ronzano per la mia testa e non mi danno pace.

Le urla, i litigi, le sofferenze e le fatiche subite, per non renderlo comunque mai soddisfatto.

"Sei un fallimento! Non sarai mai ciò che voglio!"

Mi sono vendicato. Si, l'ho fatto. Me ne sono andato, ho finto la mia morte, anche se la realtà era che già da diverso tempo prima il me stesso che conoscevo era morto dentro. Mi ero spinto oltre, non potevo più tornare indietro ormai.

Avrei dovuto sentirmi in colpa, forse un codardo, forse uno stronzo. Ma la verità è che mi sono sentito libero, libero da una casa che ormai mi reprimeva e mi feriva fisicamente e mentalmente.

"Tu che a differenza di Fuyumi e Natsuo hai un Quirk decente almeno impegnati! Devi essere perfetto!"

Avrei dovuto evitare di fuggire per alleviare la sofferenza dei miei fratelli? Probabilente si. Mi sento un fallimento su questo punto di vista, come in tutto il resto in fondo. Ma ho sopportato per loro anche troppo, non riuscivo più a reggere quella situazione.

Ogni cosa accanto a me appassisce. Me stesso, i miei fratelli minori, mia madre, tutte le persone su cui ho vendicato la mia rabbia.

Il vero sentimento che so che è presente dentro di me ma non voglio ammettere è la paura. Piena e folle paura di perdere tutto ciò che sono riuscito a ricreare nella mia vita.

La lov. Certo, non si può dire che sia una "normale famiglia felice". Ma se come famiglia felice si intendono le famiglie perfette che si vedono in Tv, allora sono felice di non averne una e di avere quello che ho adesso.

Non lo ammetterò mai, ma in fondo sono affezionato molto a loro e li considero proprio come una famiglia.

E poi c'è lei. Lei che riempie le mie giornate, che le rende migliori, che mi fa sorridere come non ho mai fatto. La mia T/n.

Quel sentimento comunemente chiamato paura mi consuma le ossa ogni giorno. Ho paura di poterla ferire in qualche modo, che qualcuno la porti via da me. Ne sono così terrorizzato, perché so di non riuscire a stare senza di lei nemmeno per poco. Potrà sembrare esagerato, e forse lo è davvero, ma l'amore che provo per lei lo è.

"Ferisci tutto ciò che tocchi! Sei un fallimento, mi provochi solo dispiaceri!"

Dispiaceri. Di dispiaceri, ferite, sconfitte ne ho subite tante in questa vita. La cosa che mi ha tenuto vivo è stata l'apparente apatia e noncuranza verso qualsiasi situazione.

Il non mostrare emozioni può essere però un'arma a doppio taglio. Da una parte ti protegge da qualsiasi ferita che tu possa ricevere e ti salva da situazioni scomode. D'altra parte non ti godi le cose a pieno e non hai niente con cui sfogare le emozioni represse, cosa che ti fa uscire di testa.

"Sei malato! Ogni volta che usi il tuo Quirk ti ferisci, non servi a niente!"

Molte volte mi sono reso conto di non essere neanche lontanamente normale. Il mio Quirk mi sta consumando, le bruciature sulla mia pelle aumentano, i dolori anche. È instabile, incontrollabile, proprio come le mie emozioni.

Molte volte sento di star perdendo il controllo di me stesso, come era già successo in precedenza. Da bambino sono stato avvolto e aiutato dal nuovo me stesso e sento che sta succedendo di nuovo.

Se questo potrebbe aiutare ad alleviare il dolore e la sofferenza mentale e fisica, allora lascerei che le cose andassero così, che il nuovo ne stesso ancora a me sconosciuto mi aiuti.

Il vero motivo per cui non mi fermo mai a pensare e riflettere sulle cose è che non voglio sentire ciò che hanno da riservarmi i pensieri e ricordi.

Non affrontare la situazione nella mia testa peggiora solo le cose, ma in fondo credo che per ora vada bene così.

Nessuno è nato perfetto, nemmeno gli eroi che da piccolo tanto ammiravo.

Nessuna azione crudele viene da un odio che esiste sin da quando si nasce e soprattutto una persona può cambiare, in meglio o in peggio.

Odiavo i cattivi perché non riuscivo a Comprenderli. Li chiamavo mostri, perché non sapevo cos'era davvero un mostro e non mi rendevo conto di averne uno proprio accanto a me.

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Li odiavo, odiavo tutti i cattivi, odiavo il male. Volevo essere l'eroe, il paladino della giustizia, odiavo il cosiddetto  mostro della storia.

Ma in fondo ora mi rendo conto

che il mostro della storia

ero proprio io.

Angolo autrice
Ciao a tutti! Scusate se ho pubblicato tardi ma eccomi qui finalmente! Ebbene si, un capitolo speciale focalizzato sui pensieri di Dabi. Spero vi sia piaciuto!
Come sempre grazie per aver letto la storia fino a qui e grazie per tutti i commenti e i voti, mi rendono davvero felice <3
Tu che stai leggendo ricordati di amare te stess* perché vali tanto e sei stupend* <3
Alla prossima!

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