Capitolo 17 - Justice isn't just for heroes

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T/n's pov

I giorni seguenti non furono niente di così speciale da essere raccontati. Avevo passato due giorni chiusi in camera con Dabi, finché non arrivò un giorno in cui decisi di stare fuori da sola a fare un giro. Ne avevo bisogno.

Avevo bisogno di tempo per me stessa, tempo per pensare e tempo per cercare di riflettere a fondo su alcune questioni irrisolte.

Mia sorella, il mio passato, la mia attuale situazione, il mio posto nella società che non mi era ancora ben chiaro ed infine ma non per importanza Shigaraki.

In fondo ero completamente consapevole del fatto che non era stato un gesto premeditato, né tantomeno voluto da lui stesso. A volte semplicemente perdeva la calma e non riusciva proprio a controllarsi, ma in fondo non era colpa sua se era così, ma di un passato ed una storia orribili.

Dentro di me lo avevo già perdonato, tuttavia non volevo mostrarmi debole davanti agli altri, mostrarmi come "Quella che perdona facilmente", perché non era per niente così, anzi.

Ero una ragazza piuttosto permalosa e anche vendicativa, se subivo un torto più o meno grave da una persona che non era pentita di ciò che aveva fatto, non la perdonavo così facilmente.

Avrei atteso ancora qualche ora, forse qualche giorno, e poi gli avrei detto che lo avevo perdonato. Sapevo che si stava dannando l'anima per ciò che mi aveva fatto e non volevo che si sentisse troppo in colpa.

Camminavo sui tetti di alcuni palazzi di periferia e saltavo da uno all'altro per continuare il mio percorso. Non stavo seguendo una strada in particolare, andavo dove mi andava di andare.

Mi fermai infine sul bordo di un edificio mediamente alto per poter osservare il tramonto. Si, ero fuori dalla mattina, si, era ormai sera e si, avevo intenzione di stare fuori ancora.

Mi sedetti sul bordo e mi godetti quegli attimi di pace e quel piacere inconfondibile di una tiepida serata d'estate.

Il classico profumo estivo mi avvolgeva, il tepore del sole toccava la mia pelle, infine il tramonto rendeva tutto incredibilmente romantico.

Non che io fossi una ragazza particolarmente romantica, ma ogni tanto capitavano situazioni o momenti in cui riuscivo effettivamente a vedere del romanticismo.

Mi iniziai a guardare intorno e l'occhio mi cadde in un punto in cui assistetti casualmente ad una scena. Notai all'entrata di un vicoletto posto sotto l'edificio sotto di me, due ragazzi appoggiati al muro che fissavano attentamente il percorso di una ragazza che si avvicinava sulla strada vicina.

Appena ci passò davanti, in meno di 5 secondi la presero e la spinsero nel vicolo per poi bloccarla al muro bloccandole la bocca con una mano.

Sapevo già come sarebbe finita la questione. Situazioni del genere capitavano anche troppo spesso per i miei gusti. Non controllai più i miei movimenti e il mio istinto prese il sopravvento.

Ero un villain, la feccia della società? coloro che non meritano di vivere? Si. Avrei comunque aiutato quella ragazza perché era un'ingiustizia? anche la seconda risposta era affermativa.

Scesi saltando giù dall'edificio nel vicolo attuendo la caduta con l'energia. Mi incamminai verso la scena con ancora gli occhi rosa illuminati dall'energia nell'ombra, troppo arrabbiati perché potessero placarsi.

??: "Sta ferma!"  disse uno dei ragazzi verso la povera malcapitata.

T/n: "Ara Ara~ guarda chi abbiamo qui" dissi all'improvviso.

Enntrambi I due ragazzi si girarono verso di me di scatto.

?? : "Che c'è bambola eh? Vuoi venire qui anche tu?" disse sorridendo come uno schifoso pervertito.

Nevermind [Dabi x Reader] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora