Sto per entrare in studio per la decima puntata del pomeridiano, potrebbe essere l'ultima e quindi me la voglio godere. Oggi è il 16 gennaio e la mia ansia inizia a farsi sentire, ora più che mai.
Con Luca, bhe, non parliamo da diversi giorni però nel compenso sono diventata molto amica di Gio, da poco si è messo con Giulia ed io non potrei essere più felice per lei, se lo merita."buon pomeriggio, buon pomeriggio a tutti" dice Maria entrando.
"bene ragazzi, allora partiamo sempre dalla prova tim, oggi tocca ad Alessandro"
Si esibisce con una variazione classica poi Maria prosegue la puntata, finché non arriva il mio turno resto china sul banco e qualche volta guardo il pubblico salutando o accennando un sorriso.
"Cam, tocca a te"
"oh miseria" dico a bassa voce, solo che il microfono accesso fa si che tutti lo sentano, lo studio ride e anche la Celentano che mi guarda in modo pretenzioso. Mi affretto a scendere ed a consegnare la maglia.
"ok Camilla, balli "Il conforto" afferma la Calentano.
"vuoi dire qualcosa su questo pezzo, Ale?" le chiede Maria
"mh, si che è un pezzo contemporaneo, quindi ancora una volta vediamo Camilla in una sfaccettatura diversa, non è facile come coreografia è molto dinamica ma lei la può fare benissimo!" afferma la Maestra sorridendomi, io faccio un inchino per ringraziarla poi Maria mette la base.
Finito il pezzo, sono completamente in lacrime, mi ero emozionata così tanto da dover scaricare le mie emozioni.
"Cam, ti sei emozionata?" afferma Maria, io la guardo ed accennado una risata le rispondo si.
Dal pubblico qualcuno grida il nome di Luca, ma cerco di non farci caso, sapevo cosa volevano lasciar intendere ma è finita tra noi, qualsiasi cosa ci fosse.
"Camilla" dice la Celentano richiamando la mia attenzione.
"prenditi la maglia, suu, ti do un 8, brava veramente" afferma lei sorridendo, mi affretto a risalire ed asciugare le lacrime, Rosa seduta di fianco a me mi porge un fazzoletto e la sua felpa.
"proseguiamo, tocca a te Aka"
"Maria, permettimi di dire due cose" afferma Anna.
"allora oggi Luca canta una canzone dove ha ricreato la melodia differenziandola da quella originale con l'aggiunta delle barre, non aggiungo altro, AKA7EVEN" afferma Anna soddisfatta.(pezzo che canta Luca, le barre sono un pezzo di una canzoni, NON sono di Aka veramente)
Siamo stati tipo tutto ma ora siamo niente
Ho corso dietro a quest'amore come un deficiente
Credo ancora che alla fine ne valga la pena
Perché sei stata l'emozione più bella di sempre
Ho riempito mille pagine
Ho pianto mille lacrime
Ho capito che l'amore alla fine uccide
Ma da fuori sembra facile
Dentro hai un cuore fragile
Siamo come un film però senza una fine
Baby tu sei tutto quello che volevo lo sai
Certi tuoi sorrisi non li dimenticherò mai
Mi rimani dentro la testa un soffio d'aria fresca e siamo foglie che cadono a terra
E ormai c'ho l'ansia pure quando devo uscire di casa
Perché so che il destino ci fa incontrare per strada
E tu sei la cosa più bella che mi sia capitata
E qua la musica più bella resta la tua risataFinite le barre il pubblico lo accoglie con un caloroso applauso.
X: "Cam è per te" grida una ragazzina dal pubblico, io le sorrido ancora con gli occhi lucidi.
Lui riprende la maglia e voltandosi mi lancia un occhiata, non sapevo se fosse per me ma in qualsiasi caso sono felice che lui stia ricevendo tutto questo affetto dal pubblico e soprattutto sono fiera delle belle parole che aveva scritto per chiunque fossero.****
"chissà cosa hanno fatto vedere nel daytime" dico parlando con Giulia.
"amo non lo so, anche a me in puntata chiedevano di Sangio"
Poi Lola mi abbraccia e si dirige in cucina.
"Cam, devo cucinare, dopo finiamo la conversazione." afferma lei uscendo dalla stanza.
Mi preparo per mangiare, sistemo il letto e porto in cucina la tazza del tè bevuto la sera prima; faccio una doccia per rinfrescarmi le idee, non sapevo più come comportarmi, inoltre mi stavo preoccupando per la visita, mancava sempre meno, domani sarei dovuta partire per raggiungere Milano in tempo. Esco dalla doccia ed in accappatoio inizio a preparare le valige in caso avessero dovuto spedirmele, preparo lo zaino con le cose indispensabilii e poi mi sdraio nel letto.
Poco dopo mi dirigo in camera di Aka, lui è seduto sul suo letto e davanti a sé ha il suo computer, sta sicuramente studiando un pezzo, mi avvicinò e lui sposta il portatile facendomi spazio; senza dire niente mi sdraio con la schiena al muro e la testa sul suo petto, accarezzandolo dolcemente.
"che ci fai..?" inizia lui ma ancor prima che possa concludere la frase alzo il viso e lo bacio, per pochi secondi lui trattiene il fiato e poi avvolgendomi con le mani ricambia. Mi addormento di fianco a lui, quando mi risveglia sono le 4.
"Cami, scusami ma la produzione mi ha contattato, devi andare in camera tua" dice lui dolcemente per poi prendermi in braccio e portarmi nel mio letto...È la mattina seguente, la mattina tanto attesa, come tutti i giorni faccio lezione, mangio qualcosa e poi di fretta nel presto pomeriggio lascio la casetta.
Sono le 14:45 e mi sto dirigendo in alla fermata più vicina e con le cuffiette nelle orecchie prendo il primo tram raggiungendo la stazione di Roma dove timbro il biglietto per raggiungere Milano, fortunatamente la produzione mi aveva aiutata e mi aveva prenotato un badandbreakfast non troppo lontano dall'ospedale.Pov's Luca
Sto rientrando in casetta dopo una giornata di lavoro intenso, ho lavorato a diverse cover oltre che all'inedito nuovo.
Stremato entro e mi siedo sulla sedia all'ingresso, prendo dalla giacca una sigaretta ed esco sedendomi come mio solito sulla panchina bianca, aspettando che gli altri rientrino.
"Aka, hai visto Camilla?" afferma Giulia salendo gli scalini per rientrare in casetta, accenno un no con la testa per poi fare un tiro di sigaretta. Che strano, in effetti era da tutto il giorno che non la vedevo, sicuramente sarà in sala a provare!
STAI LEGGENDO
lui..
RomancePiacere sono Camilla, ho 17 anni, ne devo fare 18 a marzo. Siamo a fine novembre, è un giorno grigio, cupo; uno di quei giorni che ti trasmettono quella sensazione di malinconia, una lieve felicità. Seduta sulla poltrona della mia sala, mi stavo sop...