Felicità

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Il rientro in casetta è traumatico, c'è chi si lamenta, chi ancora litiga per la proposta richiesta da Rudy, chi è felice e saltella per casa, c'è chi mangia, c'è chi commenta la puntata e chi si da consigli, c'è chi è sfinito ed è già sdraiato a letto, c'è chi è arrabbiato o triste, c'è chi ha paura e chi invece è sereno, c'è chi ride, c'è chi invece è chiuso in stanza, e poi ci sono io. Io che non so come mi sento, non ho paura ma non sono serena, non mi viene da piangere ma nemmeno da ridere, non ho fame e non sono stanca... Ho un milione di sentimenti dentro e l'unico che avrebbe potuto colmare tutto quel casino è Aka, con lo sguardo lo cerco tra tutti i presenti ma non riesco a trovarlo, così, mi faccio spazio tra la musica e qualche risata per poter raggiungere le camere; nel frattempo mi complimento con alcuni di loro.
Mi avvicino alla porta di Aka e prima di aprire busso, nessuno mi risponde così piano abbasso la maniglia ed entro; vedo Luca seduto sul suo letto, ha le cuffiette nelle orecchie ed il suo viso è colmo di lacrime, mi avvicino e poi schiarendomi la voce gli chiedo:"posso?" lui mi fa cenno di sedermi e così mi sdraio sul suo petto.
"che succede Luca?" gli domando guardandolo negli occhi, lui non risponde, forse perché la risposta è palese quella che ho posto era una domanda piuttosto retorica.
"ascoltami amore, tu la prendi quella maglia, sei fortissimo, tu prendi la maglia ed arrivi anche in finale, smettila di piangere." affermo sicura di ciò che sto dicendo.
"no Camilla, non è così, non è detto che una delle maglie sia mia..." afferma lui con la voce spezzata dal pianto.
"guardami" dico facendogli alzare lo sguardo "ascoltami" gli accarezzo ripetutamente la guancia asciugandogli le lacrime "smettila di buttarti giù, ti prego, io e te sappiamo quanto vali e sono sicura lo sappia anche il pubblico, per non parlare della Pettinelli che ti amo, secondo te non ti poterebbe al serale?" affermo per poi baciarlo, lui mi prende i fianchi e mi attira a sé, quando ci stacchiamo rimango impietrita un paio di secondi a fissare i suoi occhi.
"che c'è?" chiede lui sorridendo.
"c'è che sei bellissimo quando sorridi, tranquillo sei bellissimo anche quando piangi" affermo alzando gli occhi al cielo, lui sorride.
"cosa ti ridi furbetto?" affermo accompagnando la frase con una smorfia.
"nono niente" dice lui facendo un sorrisetto malizioso.
"ti odio" esclamo mettendomi a ridere, lui mi scanza leggermente e poi alzando il tono di voce afferma:"l'avete sentita? L'avete sentita la più grande cazzata del mondo?" dice lui alzandomi il mento per poi baciarmi.
"oh no, non è una cazzata è la verità, ti odio assai" dico sorridendo per poi stampargli un altro bacio.
"oh se la mettiamo così anch'io ti odio allora" afferma lui per poi farmi il solletico, sto per cadere dal letto quando lui mi afferra la vita e mi riporta sdraiata, a pancia in su, sopra al letto.
L:"volevi scappare furbetta, ma non la farai franca"
"smettilaa di farmi il solletico, ti prego" affermo soffocata dalle risate, lui smette e poi si china, spostandomi i capelli mi bacia.
L:"ti amo da morire Cami"
"anch'io lù" affermo prendendo il suo viso tra le mani. Ci sdraiamo ed io mi allungo per spegnere la luce, poi lo abbraccio e mentre lui gioca con una ciocca dei miei capelli ci addormentiamo.
"Camilla, scusami devi andare nel tuo letto" afferma la produzione svegliandomi, alzo il braccio facendogli segno di aver sentito e pochi minuti dopo mi alzo, sono le 5 in punto, copro Luca con la coperta e poi gli do un bacio; sto per andarmene quando mi prende la mano e mi riattira a sé, sento il suo fiato lento sul collo e le farfalle che ormai hanno riempito tutta la stanza non solo il mio stomaco.
"amore non andare eddai" afferma lui sottovoce.
"non posso restare, mi ha chiamata la produzione, dormi che sei stanco!" dico per poi baciarlo, lui si è già riaddromentato, così, esco dalla stanza.

*****

Caro diario,
Oggi è il 9 marzo tra poco meno di 3 giorni è il mio compleanno, sono le 4 di mattina ed io non riesco a chiudere occhio; da un po' di giorni l'unica cosa che domina le mie giornate sono gli incubi, non so se chiamare Giorgia e raccontarle che sono tornati.. Sogno di nuovo le stesse cose, sempre uguali, solo in circostanze diverse.
Ancora non mi è arrivato il referto del medico, da quello che so dovrebbe arrivare proprio il giorno del mio compleanno, ossia il 12 marzo; un altro problema è il fatto che non l'ho detto a nessuno, non voglio festeggiarlo. Non l'ho mai festeggiato, l'ho sempre passato in sala e vorrei fosse così anche quest'anno, non ho mai capito cosa avrebbe di così speciale questo giorno, è uno come tanti altri; non capisco l'utilità dei compleanni...
Con Luca? Dobbiamo davvero parlarne?
Solo a scrivere il suo nome il mio stomaco si riempie di "farfalle". Sta andando tutto bene, ho paura di non raggiungere il serale perché vorrei continuare questa "corsa" con lui; ultimamente si butta giù ed ho il timore che non colga questa possibilità a pieno, non si lamenta, almeno non con me, però spesso la sera è triste, quando sta con me non lo da a vedere, come se volesse fare un po' quello forte; ma si vede che ha paura, la percepisco anche solo quando durante le ore buche si mette al piano in sala e canticchia qualcosa. L'altro giorno mi ha detto che è felice ma sinceramente non capisco questa sua affermazione, in realtà penso parlasse del nostro rapporto visto che ha accennato alla visita con Giorgia, alla fine torniamo sempre lì; a proposito di questa questione, sai che hi ricominciato a compilare le schede. Per ora ne ho fatte poche, però per lo meno, una casellina è barrata su tutti i giorni.
Maria ci sta assegnando le maglie, sai, Rosa è riuscita a prenderla, sono felice perché anche se prima di Amici non la conoscevo, però, ricordo l'unica conversazione che avemmo anni fa, quella volta in cui lei si chiuse in bagno piangendo, mi la ricordo semplicemente per il fatto che anch'io piangevo sempre in quel bagno, aveva la porta color verde e questo mi rassicurava, come se quel colore potesse significare la speranza, ossia il fatto che un giorno non sarei più entrata lì solo per piangere; ricordo ancora il suo sorrido quando poi riuscii a consolarla.
Parlando di amicizie, è entrata un'altra ragazza, in realtà è qui da qualche settimana, si chiama Serena; è davvero dolce, Maria mi ha chiesto se potevamo stare insieme in camera, così di tanto in tanto, di solito la sera, quando rientriamo nelle camere, chiacchieriamo un po'.

****
È il giorno del mio compleanno e come ogni giorno mi preparo per andare a lezione, per caso incontro nel corridoio Giulia, l'unica persona, qui in casetta, a conoscenza del mio compleanno, mi saluta abbracciandomi.
G:"auguri Cami"
"grazie lola, ma abbassa la voce, non voglio che si sappia" dico sussurrando.
"va bene, anche se non condivido questa idea" ribatte lei.
C:"ne abbiamo già parlato!"

Pov's Luca
"oii, Luca" afferma Maria dagli autoparlanti.
L:"ciao Maria, dimmi"
"Camilla è a lezione no?" afferma lei sussurrando.
"si, ma perché bisbigliamo?" chiedo io incuriosito.
M:"okok, oggi è il compleanno di Camilla ed insieme a te e Giulia volevamo prepararle una sorpresa....."
Rimango stupito del fatto che lei non mi abbia detto nulla, però nonostante ciò, ascolto le indicazioni di Maria con attenzione.
Proprio in quel momento vedo Giulia rientrare in casetta, mi affretto a correrle incontro.
"Giulia, sapevi del compleanno di Camilla?" le chiedo un tantino alterato.
"si, tu come fai a saperlo?" mi chiede con fare nervoso.
"me lo ha detto Maria, ma non è questo l'importante, perché non me l'hai detto, anzi, perché lei non me l'ha detto?" chiedo incuriosito.
"perché lei non vuole che si sappia.. Non dirlo agli altri!" afferma spazientita.
"Maria ha organizzato una festa, le servivamo io e te..." dico titubante.
"cosa? Come? Una festa? Nono siete impazziti! Io non ne prendo parte, non voglio che si arrabbi." dice lei sedendosi ed aprendo un pacchetto di biscotti, poi innervosita inizia a mangiarli e bisbiglia qualcosa tra se e se.
"allora, aiutami e ti prometto che in caso servisse mi prendo io tutte le colpe." affermo implorandola, lei accetta e così mentre Cami è a lezione noi allestiamo e prepariamo il tutto.

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