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-Dedico questo capitolo a -sarawhite

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-Dedico questo capitolo a -sarawhite .
Grazie per essere stata al mio fianco dall'inizio di questa storia e per aver lasciato commenti costruttivi che mi hanno aiutato a capire dove e cosa potessi migliorare. È un onore averti tra i miei lettori, giuro.
Grazie.-


-Vi consiglio di leggere il capitolo con la canzone allegata per rendere di più l'atmosfera-









JIMIN POV


Lo avevo seguito dubitando ad ogni mio passo.

La mia mente mi implorava di fuggire, correndo e sfrecciando il più possibile lontano da lui ma il mio corpo seguiva ogni suo movimento fregandosene delle conseguenze che potevano essere dannatamente pericolose.

Lo scrutavo in silenzio, camminando alla sua stessa velocità, e lasciando che i miei occhi catturassero ogni dettaglio possibile della figura davanti a me seppure lo stessero ammirando da dietro.

I suoi Jeans ricadevano perfettamente sulle sue forme, e la maglietta bianca che gli avevo visto pochi instanti prima indosso, era coperta dalla giacca di pelle che avevo già avuto modo di notare per la stravagante figura dell'aquila sul retro: se non fosse stato un incontro così inaspettato, un po' inquietante e fuori luogo avrei potuto tranquillamente pensare che fosse esattamente il mio tipo.

Notai come, dietro alla velata minaccia di doverlo seguire, uno sguardo impassibilmente implorante che si celava all'interno di quelle parole pronunciate con autorità.

La sua presenza mi intimoriva, ma in piena luce del giorno, il suo sguardo sembrava essere meno minaccioso, meno potente, più ferito.

E le parole di Taehyung mi tornarono in mente nell'esatto instante in cui avevo incrociato i suoi occhi: forse non aveva avuto scelta, forse non voleva essere trascinato nel fondo di quel giro di merda, forse quel clan lo intrappolava.

Ma non potendone essere sicuro, mi limitai a godermi il silenzio interrotto dal rumore dei nostri passi e dei nostri respiri mentre ci avvicinavamo sempre di più al grande parco a soli pochi minuti dalla scuola.

Alzai la testa verso il cielo per tranquillizzarmi: se non mi aveva toccato o ferito il giorno prima, non lo avrebbe fatto adesso, in mezzo alla strada e sotto gli occhi indiscreti di mille passanti.

Le nuvole bianche illuminate dal sole prendevano diverse forme astratte mentre i miei occhi le guardavano distrattamente per non incrociare lo sguardo di una chioma verde menta che ogni tanto si girava per vedere se lo stessi ancora seguendo.

Eravamo in pieno autunno, le foglie secche attaccate disperatamente ai rami stavano cambiando colore, trasformandosi dal verde primaverile a dei colori caldi che richiamavano le sfumature del fuoco.

Loyal Swan | VkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora