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Questo capitolo finale è dedicato a tutti voi che siete ancora qui, grazie mille del vostro sostegno e per aver seguito Loyal Swan fino all'ultimo. Vi amo.

In più vorrei menzionare quattro persone che sono state di vitale importanza e che mi hanno sempre sostenuta nonostante tutto: Li4129 , xrosiex22 , BeaSos95 , jkookiss .
Vi amo, senza di voi Loyal Swan non avrebbe mai avuto una fine.





Terza Persona






Era freddo. Mentre sfrecciava via con la sua moto non poteva fare a meno di sentire le lacrime bagnare ripetutamente le guance. Il vento tagliava i suoi capelli e la giacca di pelle che aveva indosso era l'unica cosa che gli dava conforto. Jungkook si sentiva perso, disperato. Scoprire la verità sui suoi genitori gli aveva mandato in tilt il cervello. L'aria arrivava a sfiorare il suo viso alla stessa velocità a cui stava andando e asciugava la sua pelle bagnata. Il sole era quasi calato, le giornate si erano accorciate e l'autunno aveva già fatto il suo completo arrivo. Mentre sorpassava il catrame con le ruote della moto non poteva fare a meno di notare la quantità di alberi che già si accingeva a perdere le foglie. Quest'ultime atterravano sull'asfalto, liberandosi in aria ad ogni passare del vento. Almeno loro non erano sole, pensò Jungkook.

Aveva lasciato a casa sua il migliore amico dopo che lo aveva rincorso urlando con un matto e pregandogli di fermarsi. Poteva essere una missione suicida, lui lo sapeva ma non si sarebbe fermato di fronte a nulla. Si sentiva tradito dal suo vero amore ma soprattutto dalla sua famiglia. Il nonno l'avrebbe pagata per questo, sempre ammesso che riuscisse a tornare vivo a casa.

Ma non gli importava più di nulla ormai. Ricevere una tale notizia aveva sconvolto la sua esistenza e per lui la vita ormai sembrava aver perso il suo senso. Mentre con la moto raggiungeva i centoventi chilometri orari, lui guardava solo la strada. Si era sfogato, aveva pianto, urlato, cercato di capire il motivo per cui gli avevano nascosto la straziante verità. Non riusciva a capire come nasconderla avrebbe potuto tenerlo al sicuro. Non gli importava di star facendo la cosa sbagliata perché sentiva, in cuor suo, che quello era l'unico modo per liberarsi del peso che portava indosso da tutta la vita.

I suoi pensieri erano solamente rivolti alla sfida a cui avrebbe dovuto partecipare anche se di tanto in tanto la sua concentrazione veniva rotta dalle immagini dei suoi genitori che la sua mente si sforzava di non pensare. Il ricordo preferito che aveva era sempre presente davanti ai suoi occhi: la mamma e il papà che danzavano davanti a lui con dei sorrisi brillanti stampati sui loro volti. Le loro risate che riempivano la stanza e ora i timpani e la mente di Jungkook che versava lacrime al solo pensiero di quanto erano realmente felici ai tempi.

La testa lo riportava alla realtà solo quando doveva svoltare strada. Velocemente si stava facendo sempre più vicino al punto d'incontro. Il molo era distante solo cinque minuti ed era sicuro che prima di mezz'ora il posto sarebbe stato vuoto per cui avrebbe avuto il tempo di pensare a come agire, a dove nascondersi e capire quale sarebbe stato il punto perfetto per sparare. Mandò giù il groppo in gola che gli si era formato pensando a quanto difficile sarebbe stato premere il grilletto. Una parte di lui non vedeva l'ora di farlo mentre l'altra aveva paura delle conseguenze. Magari i rimorsi sarebbero stati talmente forti da trascinarlo nell'oblio più assoluto oppure, quello che più lo spaventava era che potesse trovare godimento nell'ucciderlo. Era combattuto ma non sarebbe tornato sui suoi passi. Era sicuro di sé, era assetato di sangue e il dolore si fondeva alla rabbia che provava rendendolo ancora più ferito e pericoloso.

Loyal Swan | VkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora