~10~

3.2K 261 200
                                    


Era di nuovo quel ragazzino.




TAE POV

"Penso io a lui. Voi andate ad occuparvi dell'altro. Fate in modo che non parli."

"Okay capo."

Si allontanarono lasciandomi da solo con il ragazzo.

Ero incredulo, come poteva quel ragazzino trovarsi sempre in mezzo ai guai?

Come poteva presentarsi di nuovo davanti ai miei occhi?

Le coincidenze erano veramente tante.

"Cosa dovrei farci ora con te, ragazzino?"

Si era messo in ginocchio e aveva alzato le mani incrociandole come per supplicarmi.

Stava piangendo di nuovo, avrebbe dovuto smetterla.

"N-Non uccidermi... T-Ti prego"

Riusciva ad essere bello pure con le lacrime agli occhi e le guance rosse inginocchiato in uno stupido bosco.

Quel ragazzo sarebbe stata la mia rovina.

"Penso sia ora di saldare il tuo debito."

Sarebbe stata veramente eccitante una sveltina in mezzo alla natura, ma sapevo che non poteva essere il posto giusto.

"Q-Qualunque cosa, ma non uccidermi... n-non ne farò parola c-con nessuno, lo g-giuro."

Mi piaceva vederlo succube ai miei piedi ma avrei voluto insegnargli a farsi rispettare, vederlo supplicare per la sua vita era tanto gratificante quanto penoso.

"Oh, di questo puoi starne certo."

Lo alzai per un braccio e lo trascinai alla mia macchina, un'altra volta.

Una volta arrivati davanti all'auto, sotto la luce dei lampioni, avevo potuto notare meglio il suo viso: non c'era più traccia delle botte che aveva preso la settimana passata, ma aveva il mento sporco di terra.

Mi avvicinai a lui per toglierla ma lo vidi ritrarsi sotto il mio tocco: aveva paura di me.

Come potevo biasimarlo, in fondo mi aveva visto con una pistola in mano che minacciavo una persona.

Gli feci cenno di salire in macchina e mi misi alla guida sfrecciando verso casa più veloce possibile, non vedevo l'ora di fottermi quel ragazzo.

Ora che le ferite erano scomparse, non mi sarei più sentito tanto in colpa, la voglia di prenderlo sotto di me era salita svariate volte nel corso della settimana.

Il ragazzo mi aveva fissato di nuovo per tutto il tragitto, come l'ultima volta, ma decisi di non dirgli niente.

Non mi serviva intimorirlo ancora di più o a letto non ci sarebbe stato divertimento.

Svoltai l'angolo in direzione del cancello di casa.

Proprio quando pensavo di aver in pugno la mia prima notte di fuoco con lui, dopo tanto che la bramavo, dovetti accelerare sorpassando la mia dimora, imprecando a voce alta.

"Cazzo!"

Sbattei le mani sul volante inferocito come non mai facendo sobbalzare il ragazzo sulla mia destra.

Quegli stronzi dei Golden Eagle erano davanti alla porta di casa mia armati di coltelli, avevano scoperto la mia posizione.

Che merda di situazione.

Loyal Swan | VkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora