Attenzione: in questo capitolo sono presenti scene di violenza e abusi.
TAE POV
Avevo dovuto aiutare a ritirare un carico di droga proveniente dal Giappone, per questo motivo avevo perso per la seconda volta l'occasione di fottermi il ragazzino dal tanto coraggio.
Ero incazzato da morire al fatto di essermelo lasciato scappare, non trovavo tanta bellezza in un ragazzo da tanto tempo e una sana scopata in tutta questa merda mi avrebbe fatto solo del bene.
Non avevo potuto contattarlo, non lo conoscevo, non gli avevo neanche chiesto il nome e quindi non potevo chiedere ai miei ragazzi informazioni su di lui.
Sbattei le mani contro il volante, ero proprio furioso.
Negli ultimi giorni il lavoro si faceva sempre più pesante e il Re mi stava con il fiato sul collo per un giro di soldi importanti che sarebbe dovuto arrivare ben presto al casinò.Ma come se non bastasse quella sera mi ero ritrovato a dover fare uno scambio di merce, che di solito non toccavo e non spettava me a farlo, in una festa piena di ragazzi ubriachi.
Posto perfetto per non essere beccati dalla polizia ma allo stesso tempo terrificante.
Odiavo le grandi feste, perché odiavo la gente.
I festini con poche persone facevano al caso mio.
Mi tolsi la giacca per non destare sospetti e uscii dalla macchina con il borsone in mano, superando la piscina e sapendo esattamente dove trovare il punto di scambio.
Ero stato lì di persona solo una volta avendoci sempre mandato gli altri del clan, ma essendo a capo della sezione di Seoul sapevo tutto degli spostamenti dei miei ragazzi e qualunque punto di scambio, in caso di problemi.
Purtroppo, quella sera avevo dato a tutti loro il compito di tenere sott'occhio un altro carico che sarebbe arrivato in un posto dove non potevo più mettere piede, non dopo aver scatenato una grande rissa.
Quindi il piccolo lavoro sporco toccava a me.
Arrivai tra i primi alberi e raggiunsi il decimo nella seconda fila di una lunga serie di ulivi.
Un ragazzo si avvicinò a due alberi di distanza e lasciò anche lui il borsone a terra.
Lui aveva i soldi, io la droga.
Con un cenno del capo aprimmo le borse e le mostrammo l'uno all'altro per far vedere il contenuto, dopo di che ognuno tirò la sua verso l'altro.
Avevo già finito il mio compito, un gioco da ragazzi.
Mi accesi una sigaretta e con il borsone in mano iniziai a passeggiare per il bosco, completamente al buio.Dio solo sa quanto amavo l'oscurità.
Mi dava senso di conforto, non avevo affetti nella mia vita, non da quando avevo litigato a morte con la mia famiglia a 16 anni ed ero scappato di casa lasciando i miei genitori privi del loro figlio unico.
Se lo meritavano, non mi avevano mai dato amore e mi trattavano come uno schiavo invece di trattarmi come un figlio.
Non avevano neanche mai provato a cercarmi e questa era un'altra prova del loro scarso amore verso di me.
Il Re era l'unico che aveva portato un po' di buono nella mia vita.
Inizio Flashback
Da Daegu, la mia città Natale, in quella paurosa notte piena di solitudine, mi ero spostato a Seoul.
Ma, non avendo più soldi dopo l'acquisto del biglietto del treno, avevo semplicemente deciso di dormire per strada fuori dalla stazione.
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Loyal Swan | Vkook
Fanfiction[COMPLETA] "Fammi entrare." "Mi dispiace, sono solo attivo." rispose divertito il Signor Kim. "Sono serio, voglio entrare a far parte della Loyal Swan." ATTENZIONE: -scene di violenza -utilizzo e scambi dì droga -presenti scene di sangue e morte ...