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TAE POV

Ero tornato a casa piuttosto scombussolato dalla quantità di informazioni che avevo scoperto.

Il ragazzino era il nipote del Re, non lo realizzavo.

Ancora non riuscivo a credere che non sapesse niente riguardo agli affari del nonno.

Il Re mi aveva pregato di tenere lontano dai guai il nipote, ma non sapeva che ero stato io il primo a mettercelo.

Fortunatamente lo avevo già conosciuto prima della notte in cui ci aveva sorpreso a minacciare un uomo nel bosco, e avevo avuto così l'occasione di salvarlo.

Se non l'avessi incontrato prima, ora sarebbe morto.

E, le conseguenze, sarebbero state catastrofiche anche per me.

Le regole che avevo imposto come capo della mia sezione erano semplici: l'omicidio è l'ultima soluzione a cui si deve ricorrere, ma non se qualcuno è testimone dei nostri affari.

Insegnavamo alle nuove reclute l'importanza dell'essere cauti durante il lavoro proprio per non avere nessun tipo di problema.

Infatti, ne avevamo avuti veramente pochi nel corso degli anni, anche quando non ero io a capo della sezione.

Questo fino a quando il ragazzino era venuto a rovinarmi la festa.

La serie di sfortunati eventi che avevano portato ad incontrarci, mi avevano fatto provare pena per lui in diverse situazioni.

Proprio per questo avevo deciso di sparire dalla sua vita, per non peggiorare le cose.

Ma a quanto pare il fato e le diverse circostanze continuavano a non permettermelo.

Pedinarlo senza intromettermi nella sua vita sarebbe stata di sicuro la mossa migliore.

Avrei potuto farlo prendendomi delle pause dai miei incarichi in ufficio.

In fondo, era pur sempre un compito che mi era stato affidato dal Re.

Mi sfilai le scarpe lasciandole all'ingresso e andai al piano di sopra per farmi una doccia calda.

Speravo mi aiutasse a rilassare i nervi tesi e ad assimilare le diverse notizie della giornata.

Ma, invece di pensare a farmi scivolare di dosso i tanti avvenimenti, l'immagine del ragazzino in ginocchio sul freddo asfalto e con le lacrime agli occhi, si fece largo nella mia mente.

Lo avevo lasciato lì, senza risolvere nessuno dei suoi dubbi: sicuramente la domanda a cui non avevo risposto, era la prima delle tante che avrebbe voluto pormi.

Da una parte iniziavo a provare dispiacere per non avergli rivelato niente, perché secondo me, era suo diritto sapere di che cosa si occupasse il nonno.

In più, ero certo che non sapesse la vera causa della morte dei suoi genitori.

In fondo, fino a qualche ora prima, io stesso sapevo fossero morti in un incidente stradale.

La chiamata da parte del Re era stata la prima volta che avevo avuto l'occasione di sentire la disperazione nelle parole dell'uomo che mi aveva salvato.

Ero confuso ed arrabbiato con me stesso.

Stare in mezzo a due fuochi era logorante.

Ero devoto al Re, ma allo stesso tempo iniziavo a sentire dei piccoli sensi di colpa invadere la mia testa: se fossi stato nella situazione del ragazzo, avrei voluto sapere ogni dettaglio.

Scacciai quei pensieri dalla mia mente scuotendo la testa lasciando che alcune goccioline dei capelli umidi bagnassero la parte superiore della doccia.

Loyal Swan | VkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora