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JK POV

Dovevo smetterla di fare passeggiate, avevo sempre un pessimo tempismo.

L'immagine del Signor Kim con la pistola in mano era ancora vivida nella mia mente: lo trovavo davvero spaventoso, nonostante non l'avesse puntata sulla testa dell'uomo inginocchiato, l'aveva comunque minacciato di morte.

Ero sempre più terrorizzato da Kim: per l'ennesima volta non avevo saldato il mio debito, e come se non bastasse, mi aveva minacciato di non far parola con nessuno di ciò che avevo visto.

Non ero stupido, non volevo mettermi nei casini.

Non avrei mai aperto bocca, neanche con Jimin, dato avrei solo rischiato di creargli dei problemi.

Mi buttai esausto sul mio letto e per quanto volessi piangere a causa di tutti i drammatici eventi che erano successi nei giorni passati e solo poche ore prima, non avevo più lacrime da versare.

Fissai il soffitto cercando di prendere un po' di sonno, l'indomani avrei dovuto svegliarmi presto per raggiungere la chiesa.

Ma il pensiero degli uomini che erano davanti alla casa del signor Kim mi teneva sveglio.

Avevo notato come la giacca che avevano addosso era la stessa degli uomini che mi avevano aggredito nel bosco, e la stessa dei tre ragazzi che si erano presentati nell'hotel la prima volta che lo avevo incontrato.

Arrivai alla conclusione che dovevano essere dei nemici del Signor Kim ma quello che non riuscivo a spiegarmi era il perché.

Tutto quel mistero suscitava una grande curiosità in me.

Curiosità che però avrei dovuto tenere per me se non volevo morire.

Avevo provato a chiedere a Kim in auto chi fossero ma il suo silenzio mi aveva fatto capire che non mi sarei dovuto immischiare negli affari altrui.

Non mai avuto giornate così movimentate e turbolente in tutta la mia vita, ma sentivo che qualcosa stava per cambiare.

Dopo tutte le volte che, per una serie di sfortunati eventi, mi ero ritrovato in presenza del Signor Kim, qualcosa mi diceva che quello di stasera non sarebbe stato l'ultimo incontro.

Finalmente mi addormentai con l'immagine dell'uomo oscuro che suscitava in me tanta paura quanto un grande interesse.

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"Signorino! Deve alzarsi o arriverà in ritardo!"

La voce di Mina mi aveva costretto ad aprire gli occhi, ma mi sembrava non essermi mai addormentato.

Ero rimasto in un dormiveglia continuo ed esasperato.

Data la condizione delle lenzuola, era chiaro che non ero riuscito a trovare una posizione comoda per dormire.

Il pensiero del signor Kim mi aveva tenuto sulle spine, come in un limbo, tutta la notte.

Ripensai alla sua frase 'in caso contrario il tuo debito sarà l'ultimo dei tuoi problemi', forse il mio inconscio voleva dirmi che saldare il mio debito non sarebbe stato poi così male.

Donare la mia prima volta ad un uomo terrificante quanto affascinante poteva essere l'errore di una vita.

O forse una benedizione.

Il signor Kim svegliava la parte più oscura di me, la parte spericolata che non avevo mai avuto l'occasione di tirare fuori.

La mia vita, malgrado la ricchezza, non era mai stata rose e fiori.

Loyal Swan | VkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora