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Nota: ad inizio storia avevo nominato gli euro come valuta ma ovviamente, essendo in Corea, ho deciso di mettere i Won per rendere più "reale" la storia.
Non spaventatevi, 20mila won sono pari ai nostri 15 euro.
Provvederò a modificare anche gli euro nei capitoli precedenti :)
Buona lettura vvb!
Ps. Sta per arrivare a 5 mila! Tenetevi pronti per il capitolo extra, GRAZIE DI CUORE



JK POV

Spensi la moto nel parcheggio e legai il casco al manubrio.

Indeciso, feci alcuni passi sulla ghiaia del viale verso il locale, carico di aspettative e speranze, quando notai la grande quantità di persone che portavano la stessa giacca.

Erano veramente tanti, doveva essere un raduno.

Nonostante il grande numero di persone vestite in maniera normale, la figura dell'aquila reale si trovava in ogni angolo del giardino del pub, illuminato da delle lucine calde, appese con un filo tra i vari lampioni.

Erano tutti molto ubriachi, lo si notava dal chiasso e dai vari bicchieri che tenevano in mano.

Mi feci forza e attraversai il giardino per poi entrare nel pub.

La struttura era quasi completamente in legno scuro e l'aria all'interno era piuttosto pesante: l'odore dell'alcol inebriò le mie narici non appena feci il primo passo feci il primo passo all'interno del piccolo pub, in cui regnava la confusione, per via della musica alta e la quantità di gente che c'era.

Andai a sedermi al bancone cercando di sembrare quanto meno nervoso possibile, dovevo restare calmo.

Sentivo di essere nella tana del lupo.

In qualche modo avevo capito che queste persone erano contro il Signor Kim, oppure non avrebbero cercato di attaccare lui nella suite o me nel bosco solo per avermi visto in sua presenza.

Lo sgabello su cui ero mi ero appena seduto e il bancone davanti a me erano di un tono più chiaro rispetto alle pareti e alle travi dell'ambiente circostante.

Appoggiai le mani sul legno davanti a me e scoprii con dispiacere di averle messe sopra un liquido appiccicoso, probabilmente erano dei residui di un drink che fino a pochi istanti prima era appoggiato proprio in quel punto.

Sospirai prendendo dei fazzoletti dalla scatolina di plastica vicino a me, urtando per sbaglio il braccio di una persona che mi era seduta accanto.

Quel ragazzo indossava la giacca di pelle nera, quella che sembravano indossare tutti quella sera, e per un attimo mi sentii messo in soggezione.

Aveva i capelli color menta, un colore piuttosto insolito ma che stranamente, trovai piuttosto bene sulla sua figura.

Era bianco latte, per cui il colore acceso dei suoi capelli gli donava.

Ero sicuro fosse poco più basso di me, nonostante anche lui fosse seduto sullo sgabello, eppure il suo sguardo mi intimoriva e non poco.

"S-Scusami."

Fu l'unica cosa che riuscii a pronunciare sotto il suo sguardo infuocato probabilmente infastidito dalla piccola botta che gli era arrivata.

Fortunatamente si girò di nuovo verso il compagno con cui stava parlando prima della mia interruzione.

Cercai di tranquillizzarmi, il mio cuore aveva perso un battito nel momento in cui si era voltato verso di me.

Mi ero fatto vedere piuttosto smarrito, quindi cercai una soluzione per evitare di sembrare, alle persone intorno a me, un piccolo ragazzino fuori luogo.

Loyal Swan | VkookDove le storie prendono vita. Scoprilo ora