L’imperfezione è bellezza, la pazzia è genialità, ed è meglio essere assolutamente ridicoli che assolutamente noiosi.
-Marilyn Monroe✻
Il circolo era un posto strano, davvero strano.Non c'era persona a Parigi che non conoscesse il tipo di persone che frequentavano quel posto, e naturalmente la parte "per bene" della città lo evitava con cura.
A Chrissy invece piaceva molto il circolo e, anche se non l'avrebbe mai ammesso, era contenta di poterci andare con la scusa di dover raccogliere informazioni per il nuovo caso, perché lì di informazioni ne otteneva davvero tante.
Quando la ragazza entrò salutò Thomas al bancone con un cenno e si soffermò ad osservare il parquet lucido che ricopriva l'intero pavimento e le pareti bianche del locale, quasi completamente nascoste da numerosi scaffali contenenti vini e liquori pregiati.
Dopo una breve occhiata Chrissy si diresse spedita verso un tavolo di legno scuro nella penombra del locale.
« Buongiorno, posso unirmi a voi? » chiese mentre sorrideva alla piccola comitiva: Amandine, Fleur, Thierry, Nathan e Pierre.
Chrissy li conosceva tutti, più o meno superficialmente, ed era convinta che fossero le persone giuste con cui parlare in quel momento.
« Chrissy! Ma certo, vieni pure. »
Fleur stava per alzarsi e farle posto quando Fabien arrivò con in mano due sedie e una faccia imbronciata.
Tutti attorno al tavolo lo guardarono diffidenti perché tutti al circolo conoscevano il ragazzo e il rinomato odio che provava per quel posto.
« Questa volta giocherà anche lui » disse Chrissy con tono leggero.
« Come il damerino desidera. » commentò lascivo Thierry.
« Immagino sappiate perché sono qui » proferì Chrissy ignorando quanto aveva appena detto quell'uomo.
« Certo che sì, povera Vivienne. Veniva qui spesso » le disse Amandine.
« Davvero? Non l'ho mai incontrata. »
« Perché lei qui in genere ci veniva la sera » - spiegò la ragazza per poi cambiare argomento - « a cosa giochiamo? »
« Scala quaranta? Sarà una vita che non ci gioco » propose Chrissy.
Tutti annuirono, tutti tranne Thierry.
« Se il damerino lo conosce... »
« Certo che lo conosco. » rispose l'amico risentito.
« Ehm, come no. »
« Ora vedrai. »
« No, troppo facile. Ti sfido alla roulette russa. »
« Finitela voi due » - li rimproverò Chrissy - « E per quanto riguarda te, Thierry, la roulette russa è illegale ».
L'uomo scoppiò a ridere, era ovvio che non gliene potesse importare di meno.
Fortunatamente Fabien non replicò e Pierre iniziò a distribuire le carte.
« Che tipo era Vivienne Curie? » domandò Chrissy.
« Era una brava ragazza » rispose Nathan.
La detective strinse gli occhi.
« Brava secondo quali parametri, i vostri? » chiese ironica.
L'uomo di fronte a lei si prese più tempo del necessario per decidere quale carta scartare.

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Chrissy Miller, incubi dal passato
Mystery / ThrillerAnni '70, Parigi C'è chi dice che sia facile superare il passato, voltare pagina, che sia giusto pensare soltanto al presente e a noi stessi. Eppure non si può semplicemente cancellare ciò che è stato scritto con inchiostro indelebile o strappare un...